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Le dimissioni di Rocco Sabelli: “Poca sintonia con il ministro Spadafora”. Malagò vincitore?
Storie di frizioni, storie di poca sintonia. Il mondo dello sport italiano, nella stanza dei bottoni, continua ad avere delle scosse non da poco. La tanto discussa riforma del sistema sportivo inizia un po’ a sgretolarsi dopo l’arrivo del ministro Vincenzo Spadafora.
“Una sintonia mai nata“, le parole di Rocco Sabelli, manager a capo di Sport e Salute e figura di riferimento scelta dalla gestione governativa precedente per cercare di dare un quadro diverso all’asseto politico/sportivo del Bel Paese, con il presidente del Coni Giovanni Malagò in uno stato di grande contrarietà. Le dimissioni di Sabelli potrebbero innescare delle reazioni a catena importanti, visto che il punto critico su cui il citato manager e Spadafora non sono riusciti a trovare un accordo è relativo ai finanziamenti delle due spedizioni olimpiche e paralimpiche di Tokyo 2020, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport. Il ministro avrebbe chiesto a Sabelli di farsi carico delle spese, ma questa richiesta secondo quest’ultimo non poteva essere soddisfatta per questioni di bilancio.
Altri aspetti annessi e connessi potrebbero essere ridiscussi nel decreto “Milleproroghe” che andrebbe a sdoppiare la carica di presidente e di amministratore delegato di Sport e Salute, aumentando anche il numero di consiglieri di amministrazione. Tutte ipotesi che dovranno essere verificate, ma la domanda vera è: Malagò può sorridere vista l’uscita di scena di Sabelli? Difficile rispondere a questa quesito, perché Spadafora potrebbe limitare anche il suo “protagonismo”. Non resta che attendere gli eventi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse