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MotoGP: Andrea Iannone ha chiesto le controanalisi. Il test vi sarà il 7 gennaio?

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Non vi sono dubbi che la situazione per Andrea Iannone sia abbastanza particolare. La positività nel controllo antidoping nel corso del test effettuato a Sepang, in Malesia, (steroidi anabolizzanti) ha alimentato tante chiacchiere sul conto del centauro dell’Aprilia. Dal suo punto di vista, Iannone si è dimostrato particolarmente tranquillo e sicuro di non avere problemi nel dimostrare la propria innocenza. Ricordiamo, infatti, che “The Maniac” è sospeso, in attesa delle controanalisi, da tutte le competizioni motociclistiche.

L’alfiere della squadra italiana ha comunque effettuato il primo passo, ovvero chiedere che venga analizzato il secondo campione di urine prelevato in terra malese. Stando a quanto rivelato da legale di Iannone, Antonio De Renis (fonte: La Gazzetta dello Sport): “La richiesta delle controanalisi è stata effettuata, ora bisogna aspettare i tempi: la data presumibile dell’esito è fissata per il 7 gennaio. Solo allora sapremo il dato certo delle sostanze e il quantitativo rilevato, fondamentale per tutta la dinamica. Fino ad allora servono prudenza e cautela“, le parole dell’avvocato.

Nel caso in cui le controanalisi dovessero dare esito negativo, la vicenda si chiuderebbe qui. Discorso diverso se vi fosse ancora la positività. Vi sarebbe il ricorso alla Corte Disciplinare Internazionale e in questa sede il pilota italiano potrebbe rivendicare la presenza di steroidi nelle carni trattate in Asia. Il problema vero che la Corte avrà a disposizione fino a 45 giorni per rendere nota la sentenza e quindi la partecipazione del centauro nostrano ai test in Malesia è in pericolo. Nel peggiore dei casi, l’ultimo passaggio sarà il TAS, ma è evidente che in questa eventualità l’inizio dell’annata sarebbe seriamente compromessa.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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