Nuoto
Nuoto, Alessandro Miressi e un argento che vale: il 2020 per consacrarsi anche a livello mondiale
Migliorare di un secondo in un 100 stile libero è difficile da quantificare, perchè è cosa rara. Alessandro Miressi è riuscito in questa impresa negli Europei di vasca corta 2019 e dal quel 46″88 è partito, sbriciolando bracciata dopo bracciata i propri limiti e realizzando il nuovo primato italiano di 45″90, primo uomo in Italia a realizzare un’impresa del genere nella gara regina in vasca corta. Questa prestazione è valsa l’argento continentale alle spalle del russo Vladimir Morozov (45″53), indubbiamente più adatto dell’azzurro alla piscina da 25 metri, che va ad esaltare le virate e le subacquee.
Sì, perché Miressi nella parte nuotata è stato impressionante con gli ultimi 50 metri in 23″81, aprendo letteralmente le acque, che valgono il prezzo del biglietto. Veniva da un’annata complicata il piemontese: tanti problemi fisici, in primis il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio.
L’azzurro è ripartito da quella Glasgow che lo aveva fatto conoscere al mondo, con quell’oro continentale nei 100 sl nella vasca lunga. Non si immaginava che il podio potesse essere alla sua portata. Il miglioramento esponenziale, invece, lo ha proiettato lì dove non si poteva immaginare e le aspettative in vista di quel che sarà sono importanti.
Come è noto, dal 12 al 14 dicembre, andranno in scena gli Assoluti Invernali nella piscina da 50 metri di Riccione e lì il velocista nostrano è atteso ad una prestazione di livello, considerato il pass olimpico in palio. Lui, il suo sub-48, se lo è già concesso. Ritoccare il primato italiano di 47″92? Perché no. Indubbiamente, la prestazione di oggi vale molto, perché può dargli tanta fiducia e, in una stagione che avrà come evento clou le Olimpiadi di Tokyo 2020, si può sperare in qualcosa di importante.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse