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Nuoto, Assoluti Invernali Riccione 2019, seconda giornata (13 dicembre). Miressi, Di Liddo, Burdisso: è caccia grossa al pass per Tokyo

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L’impresa di ieri di Nicolò Martinenghi ha scaldato gli animi di appassionati ma soprattutto di atleti che devono ancora tentare di qualificarsi per Tokyo 2020 al primo colpo perchè “si può fare!” come avrebbe detto Frederick Frankenstein, lo scienziato interpretato da Gene Wilder in Frankenstein Junior. Sono tanti i pretendenti al pass olimpico nella seconda giornata di gare, quasi uno per ogni sfida che poi farà parte della del programma di Tokyo 2020.

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Si parte con i 100 farfalla donne che vedono al via la vice campionessa europea in corta Elena Di Liddo che avrebbe voluto fare qualcosa in più a Glasgow ma ha incontrato la giovanissima bielorussa Shkurdai sulla sua strada e si è dovuta accontentare dell’argento. La pugliese ha le carte in regola per provarci sul 57″19 fissato come minimo per Tokyo, anche se la Di Liddo vista ieri nei 50 non ha strabiliato. Molto più difficile il tentativo per Ilaria Bianchi che punta tutto su marzo quando il crono per la conquista della sua quarta Olimpiade sarà più abbordabile.

Federico Burdisso ha saltato a piè pari Glasgow per poter essere a Riccione a giocarsi la qualificazione immediata ed evitare una rincorsa per lui complicata a marzo visto che a gennaio partirà per gli States verso Chicago dove proseguirà gli studi iniziati a Mount Kelly in Inghilterra. Ci proverà nei 200 farfalla dove tenterà di ostacolarlo Alberto Razzetti, reduce dal sesto posto europeo in corta e dal record italiano che lo pone e fra i grandi della specialità.

Non dovrebbe essere su livelli da minimo olimpico la battaglia nei 100 dorso donne che vede favorita Margherita Panziera (che invece ce la può fare sui 200) davanti a Silvia Scalia e Carlotta Zofkova (apparsa ieri in buona condizione sui 50) e nei 100 dorso uomini che hanno in Simone Sabbioni un riferimento dalle polveri un po’ bagnate al momento e ancora non hanno in Thomas Ceccon un protagonista assoluto: ci proveranno entrambi ma al momento sembra davvero una missione impossibile.

Non dovrebbero arrivare pass neppure dalle due gare dei 400 misti: in campo maschile il livello è medio-basso e il compito dello staff tecnico azzurro sarà quello di risollevare la specialità nei prossimi anni ma per Tokyo il treno sembra già ampiamente passato. In campo femminile ci sarebbe Ilaria Cusinato che è bronzo europeo in corta e argento continentale in lunga in carica: la condizione era saltellante a Glasgow e chissà che non piazzi la zampata della pantera anche se l’andamento del suo 2019 non lascia sperare granchè almeno in chiave qualificazione immediata alle Olimpiadi.

Nei 100 stile libero donne Federica Pellegrini può confermarsi numero uno in Italia anche se la qualificazione olimpica in questa specialità non è il suo obiettivo, mentre in campo maschile il Miressi visto a Glasgow può provarci e anche riuscirci. Il torinese è in forma ed è il favorito numero uno ma anche altri azzurri, in chiave staffetta, dovranno cercare di dare qualche segnale positivo. Dopo i 50 rana che, pur regalando spettacolo, non daranno pass olimpici per ovvi motivi, arriveranno gli 800 a chiudere la giornata: in campo maschile Gabriele Detti potrebbe riprovarci ma la condizione non è delle migliori, mentre in campo femminile con Quadarella già a Tokyo ci riproverà Martina Rita Caramignoli a strappare il pass olimpico.

Foto Lapresse

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