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Nuoto, buoni segnali per la 4×100 sl azzurra, ma servono progressi notevoli per ambire alla medaglia a Tokyo 2020

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Una giornata senza pass olimpici e con un po’ di delusione negli Assoluti invernali di nuoto a Riccione. Le prestazioni considerevoli, comunque, non sono mancate perché il crono di Federico Burdisso nei 200 farfalla è notevole, al pari di una finale dei 100 stile libero nella quale sono stati ben cinque gli atleti che hanno abbattuto la barriera dei 49″.

A guidare il fronte dei velocisti c’è stato Alessandro Miressi. Il piemontese, campione d’Europa della gara regina, si è imposto in 48″22, ma le sue aspettative erano altre. L’obiettivo era il 47″9, tempo necessario per staccare il biglietto a Cinque Cerchi. Ora, Miressi dovrà attendere il mese di marzo, quando si tornerà nuovamente in vasca per cercare la qualificazione. Un guizzo mancato, che è un po’ la cartina di tornasole di una specialità in cui gli atleti da 47″ servirebbero come il pane per lottare davvero per le medaglie alle Olimpiadi di Tokyo. Non si vuol recitare la parte degli incontentabili, ma per obiettivi ambiziosi serve una crescita globale notevole.

Certo, visto il periodo, nuotare a queste velocità, promette bene in vista di quel che sarà. Gli atleti dovranno partire da questo presupposto e lavorare duramente per avere una resa ancor più efficace perché a Tokyo sarà durissima. I grandi risultati ottenuti nelle manifestazioni internazionali recenti, infatti, non devono far credere che l’Italia sia diventata una potenza di questa specialità, quanto piuttosto una squadra solida che può avere non poche chance per ben figurare. Indubbiamente la staffetta veloce può offrire alcune possibilità. Non resta che attendere gli eventi, sperando di annotare quell’evoluzione tanto attesa.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse 

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