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Nuoto
Nuoto, Campionati Italiani 2019: batterie 14 dicembre. Federica Pellegrini passeggia nei 200 sl, Panziera convincente nei 200 dorso
Ultima giornata di batterie nei Campionati Italiani 2019 invernali di nuoto. Nella piscina di Riccione, ultime heat prima delle finali del pomeriggio che assegneranno i pass a Cinque Cerchi per Tokyo 2020.
Nei 200 dorso uomini il migliore della mattinata romagnola è stato Luca Mencarini in 2’00″76, che ha preceduto di 4 centesimi Christopher Ciccarese (2’00″80) e il primatista italiano Matteo Restivo (2’01″22). Si preannuncia una bella battaglia nel pomeriggio per il successo, anche se il raggiungimento del crono richiesto appare complicato (1’55″8). Discorso un po’ diverso nella medesima distanza al femminile: la campionesse d’Europa in vasca lunga e corta Margherita Panziera l’idea di staccare il biglietto per il Giappone ce l’ha e il 2’08″30 del mattino convince decisamente. La veneta dovrà nuotare, ovviamente, più forte, evitando alcune “sbandate” nel suo incedere in acqua, considerando il tempo di 2’07″50. Nei 50 farfalla uomini, dal sapore non a Cinque Cerchi, Piero Codia (23″74) ha messo la mano davanti a un buon Thomas Ceccon (23″81), gli unici due a infrangere la barriera dei 24″. Nei 200 farfalla donne Anna Pirovano ha ottenuto il miglior crono di 2’12″87 a precedere Roberta Piano Del Balzo (2’13″67), Marina Luperi (2’13″95) e Stefania Pirozzi (2’14″45). Difficile che le atlete in questione possano nuotare il 2’07″2 richiesto. Più probabile che l’intenzione sia quella della vittoria della gara in sé.
Lo stesso ragionamento può valere nei 200 rana uomini, con Luca Pizzini davanti a tutti con il tempo di 2’12″76, mettendosi dietro Edoardo Giorgetti (2’14″02) e Flavio Bizzarri (2’15″08). Nella medesima specialità al femminile, Francesca Fangio, reduce dal quarto posto europeo in vasca corta, è stata l’unica ad abbattere il muro dei 2’30”, realizzando un buon crono di 2’28″96. Nuotare il 2’22″5 (quasi un secondo in meno del record italiano di Ilaria Scarcella) è oggettivamente molto difficile, ma sarà comunque interessante annotare il tempo della nuotatrice del Bel Paese. Alle sue spalle, si contenderanno i restanti gradini del podio Natalia Foffi, Lisa Angiolini e la citata Scarcella. Buona la densità nei 200 stile libero: Matteo Ciampi ha fissato il riferimento in 1’48″96, ma dietro di lui Stefano Di Cola (1’48″99), Mattia Zuin (1’49″02), Filippo Megli (1’49″33) e Stefano Ballo (1’49″35) incalzano. Sarà una bella finale, senza però aspettarsi l’1’45″5 (limite FIN). Federica Pellegrini, come si suol dire, ha timbrato il cartellino stamane: 1’59″42 per lei, controllando la gara in lungo e in largo. L’azzurra ha spinto, di fatto, solo nel primo 50 metri, per poi andare molto sciolta. Nel pomeriggio si farà sul serio e sarà interessante capire la prestazione che verrà fuori, ricordando l’1’55″4 imposto dalla Federazione per Tokyo 2020. Inutile dire che sarà lei la “Stella Polare”, visto che alle sue spalle le rivali sono decisamente distanziate.
A chiosa di questa mattinata un po’ “soporifera” Lorenzo Glessi (2’02″38) ed Ilaria Cusinato (2’17″32) hanno ottenuto i migliori riscontri nei 200 misti maschili e femminili. Appuntamento nel pomeriggio, dunque, con la serie principale dei 1500 stile libero di Gregorio Paltrinieri che animerà la scena.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse