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Nuoto
Nuoto, Campionati Italiani 2019: Panziera, Martinenghi, Quadarella e Paltrinieri a Tokyo 2020 in un contesto di alto livello
E’ calato il sipario sui Campionati Italiani invernali di nuoto che si sono tenuti a Riccione. E’ tempo di bilanci e l’Italia, al termine di questo evento, ha certezza di essere rappresentata ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 da Margherita Panziera (200 dorso), Simona Quadarella (1500 stile libero), Nicolò Martinenghi (100 rana) e da Gregorio Paltrinieri (1500 stile libero).
I limiti imposti dalla FIN erano molto impegnativi: crono di livello internazionale (quinto posto in una finale iridata) e dunque puntare al pass era complicato, tenuto conto anche di altre considerazioni, ovvero una preparazione in una fase primordiale e la vicinanza con gli Europei di nuoto in vasca corta sui quali alcuni nuotatori hanno deciso di puntare.
Tuttavia, il pungolo di un tempo da realizzare di alto profilo ha stimolato tutti a dare il 100% e la profondità del movimento ne è risultata esaltata. E’ il caso delle finali dei 100 stile libero e dei 200 stile libero maschili, con quattro nuotatori sotto i 49″ nel primo caso e sei atleti sotto l’1’48” nel secondo. Un dato di non poco conto per una realtà come quella del Bel Paese che, spesso, ha vissuto sui colpi di coda del singolo. Un’abbondanza che può portare nei prossimi Assoluti (17-21 marzo) senz’altro a un consistente numero di pass, anche perché i tempi richiesti saranno un po’ più “abbordabili”, e ad una crescita complessiva della squadra in vista dei Giochi.
Il ritorno di Martinenghi, primo azzurro ad abbattere il muro dei 59″ nei 100 rana (58″75), è un dato chiaro da questo punto di vista, che va ad associarsi ai record personali di Francesca Fangio nei 200 rana (2’24″26), di Stefano Ballo (1’47″22) e di Mattia Zuin (1’47″65) nei 200 stile libero e di Edoardo Giorgetti (2’09″73) nei 200 rana, per citarne alcuni, oppure alle miglior prestazioni in questo periodo dei big: l’1’56″36 nei 200 stile libero di Federica Pellegrini, pur non essendo valso il pass, è di livello vista la sua condizione. Un ragionamento simile riguarda anche Paltrinieri, perché nuotare 14’42″66 nei 1500 sl a dicembre, quando dei dubbi consistenti sulla sua partecipazione per uno stato di salute imperfetto c’erano, è tanta roba. E poi che dire di Panziera e Quadarella: la prima capace di siglare il crono di 2’06″59 nei 200 dorso, migliore della prestazione nella finale mondiale a Gwangju (con cui sarebbe stata bronzo) in un momento così particolare; la seconda in grado di assorbire le fatiche della rassegna continentale di Glasgow e di centrare un crono al di sotto dei 16′ nei 1500 sl.
Una Nazionale, quindi, in salute che vorrà arrivare pronta all’appuntamento a Cinque Cerchi, ben consapevole però di tutte le difficoltà del caso e di dover effettuare altri step in avanti per ambire a riscontri ambiziosi. Il livello sarà molto alto e d.t. Cesare Butini lo sa bene.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse