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Nuoto, Europei 2019: duello Paltrinieri-Romanchuk, raniste ancora al potere? Pellegrini e Panziera da protagoniste

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E’ tempo di terza giornata nel Tollcross Swimming Center di Glasgow (Gran Bretagna), sede degli Europei 2019 di nuoto in vasca corta. Una giornata con attese importanti per i colori azzurri.

In primis la grande sfida nei 1500 stile libero tra Gregorio Paltrinieri e Mykhailo Romanchuk. L’ucraino, negli Europei in vasca corta a Copenaghen due anni fa e nei Mondiali ad Hangzhou (Cina), ha battuto l’azzurro in vasca corta. La piscina da 25 metri non è la preferita di Greg che, nell’alternarsi vorticoso di virate e subacquee, ha sempre fatto fatica. Tuttavia, lo spirito di rivalsa c’è. Il tema tattico della sfida è abbastanza chiaro: Paltrinieri cercherà di distanziare fin dalle prime battute l’ucraino, costruendosi un margine di sicurezza nei confronti del rivale, avendo una chiusura non eccezionale nelle ultime vasche. Difficile pensare che altri atleti possano inserirsi nella lotta tra i due nuotatori citati. Pertanto, attendiamoci un confronto molto serrato.

Un day-3 nel quale la rana tornerà protagonista. Martina Carraro, Arianna Castiglioni e Benedetta Pilato vogliono mettersi in evidenza anche in questa specialità e ne resteranno due dopo le battere. La selezione interna sarà durissima perché il tris è accreditato con tempi notevoli e il bronzo iridato è la guida con il suo primato italiano realizzato nella ISL a Londra (1’04″11). Attenzione però alla più giovane delle tre: l’azzurrina, con l’oro continentale dei 50 rana al collo, nuoterà senza avere il peso dei favori del pronostico e quindi si potrebbe assistere ad un ulteriore miglioramento da parte sua. Resta da capire se questo basterà per mettersi dietro Carraro o Castiglioni. Con ambizioni, probabilmente, un po’ diverse saranno sui blocchetti di partenza Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi. I 50 rana hanno evidenziato una condizione, probabilmente, non eccezionale di entrambi, che quindi cercheranno di ben figurare nei 100 metri. In particolare, il lombardo vorrà far vedere un tempo di spessore, dopo le controprestazioni passate.

La chiosa sarà per Margherita Panziera e Federica Pellegrini. La dorsista viene dalla deludente prova dei 100 metri (dorso), dove il podio non era affatto al di fuori della sua portata. Panziera non dovrà farsi prendere dall’importanza della posta in palio e nuotare come sa, visto che la condizione fisica c’è. Puntare al successo finale, tenuto conto anche dell’assenza di Katinka Hosszu, non è impossibile. Discorso diverso per la campionessa di Spinea: l’aver centrato l’accesso all’atto conclusivo è un ottimo riscontro per lei, da sempre in difficoltà nei 100 sl in vasca corta. Pertanto, Pellegrini gareggerà senza avere nulla da perdere, consapevole che tutto quel che verrà andrà bene.



giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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