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Nuoto
Nuoto, Europei 2019 Glasgow, le pagelle degli azzurri (7 dicembre). Martina Carraro e Fabio Scozzoli: due cuori e due medaglie
Arrivano altre quattro medaglie, una d’oro, due d’argento e una di bronzo, per la spedizione italiana a Glasgow, con Castiglioni e Carraro che si dividono il podio numero 200 della storia negli Europei in vasca corta per l’Italia e l’Itanuoto che si porta a due medaglie dal record di Copenhagen e Netanya. Ecco i voti, atleta per atleta della quarta giornata di gare.
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI NELLA QUARTA GIORNATA DI GARE AGLI EUROPEI IN VASCA CORTA DI GLASGOW
SILVIA DI PIETRO 7: La miglior Di Pietro dal rientro. Prova a rimettere in carreggiata la squadra azzurra e si batte con grande caparbietà. Segnali positivi.
FEDERICO BOCCHIA 6.5: Lancio buono ma non straordinario e per la medaglia sarebbe servito qualcosa in più.
ILARIA BIANCHI 6.5: Fa il massimo perchè le 18 subacquee del giorno prima presentano il conto e non è facile essere veloci. Si prende un posto in finale e 24 ore di riposo, poi chissà: di stupire non si stanca mai.
ELENA DI LIDDO 7: Bella al mattino, un po’ meno al pomeriggio. La condizione di favorita non la fa impazzire ma deve imparare a gestire anche queste situazioni. Entra col miglior tempo in finale e ha tutte le carte in regola per dominare, ansia permettendo.
FABIO SCOZZOLI 8: Ancora sul podio. Il ranista romagnolo non smette mai di stupire. L’impresa è difficile, il campo partenti di qualità ma lui piazza sempre la sua zampata andandosi a prendere il secondo podio di questo Europeo nella gara che predilige. Applausi.
FEDERICA PELLEGRINI 6.5: Non era l’argento la medaglia che voleva ma la condizione è quella che è e la preparazione tutta finalizzata all’Olimpiade e in più ci mette un pizzico di ingenuità perdendo il contatto visivo con la Anderson che risale a velocità doppia nel finale. La delusione c’è ma quasi non si vede.
MARCO ORSI 5: Dispiace non vederlo ancora in finale nella gara di cui è vice campione del mondo in carica e sarà fino a oggi campione europeo. Commette diversi errori in semifinale e alla fine da campione con un cuore grande quale è si scusa con tutti. Non mollare Bomber!
ILARIA CUSINATO 5: Non è quella brillante dei 400 e si capisce subito dopo le prime due frazioni di gara quando non riesce a fare la differenza. Occasione persa ma esce da Glasgow con rinnovata fiducia, al di là della prova negativa dei 200 dove arriva solo il quinto posto.
THOMAS CECCON 7.5: Finalmente! Una giornata da leone, quello che gli si chiede. Fa il personale e conquista la semifinale nei 50 farfalla, centra la finale con il personale nei 100 misti, al termine di due sessioni da stakanovista della piscina. E’ questa la versione del Ceccon che piace vedere agli appassionati di nuoto.
SILVIA SCALIA 7.5: In bilico fra la soddisfazione per un record italiano sbriciolato e la rabbia per il podio mancato per soli 6 centesimi. Esce da Glasgow in una nuova dimensione, con due finali disputate e tanta esperienza che le potrà servire per crescere,
ALESSANDRO MIRESSI 8.5: Sfodera una prestazione da super campione e torna indietro di 16 mesi al livello dell’Europeo in lunga, migliorando il primato italiano di un centesimo. Si prende anche la soddisfazione di battere il califfo russo della velocità Morozov e somani può puntare al podio. Il gigante è tornato.
MARTINA CARRARO 9: Il primo oro non si scorda mai, soprattutto se arriva a completamento di un percorso di rinascita sotto tutti i punti di vista, partito un anno fa da Hangzhou con il bronzo mondiale e completato ieri non con la gara perfetta ma quella che serviva per vincere un oro europeo da favorita.
ARIANNA CASTIGLIONI 8: Non una gara straordinaria dal punto di vista cronometrico ma la ranista lombarda sfodera tutto il suo carattere al momento giusto e si prende un argento che allontana il “fantasma Pilato” che ha aleggiato sulla sua testa nell’ultimo periodo. Partecipa da protagonista alla festa della rana azzurra al femminile
PIERO CODIA 5: Finisce male un Europeo che non lo ha mai visto protagonista. Agguanta con le unghie la semifinale nei 50 farfalla e poi esce per una manciata di centesimi dalla finale. Non è questo il Codia dello scorso anno, uscito trionfatore da Glasgow
COSTANZA COCCONCELLI 6.5: Il suo Europeo infinito presenta una giornata complicata e lei l’affronta con il solito piglio, prendendo quello che si può, cioè una semifinale nei 50 dorso che non è certo poco. La stanchezza, anche fisica oltre che psicologica, le mille emozioni di qiesti giorni presentano il cono ma lei non perde mai il controllo.
MATTEO RIVOLTA 5: Non ama i 50 e lo dimostrò anche due anni fa quando era in condizione straordinaria. Adesso la condizione è un po’ meno buona e il suo Europeo, almeno a livello individuale, si ferma qui.
MANUEL FRIGO 6: Esordisce in una grande manifestazione e disputa una gara dignitosa. La vasca corta non è casa sua ma in futuro potrebbe crescere anche qui.
SANTO CONDORELLI 5.5: Non ci siamo. Nei 100 stavolta non riesce nemmeno a fare la differenza nei primi 50 per provare a resistere nel finale. Esce di scena subito nell’unica gara individuale a cui era iscritto. Si rifà nella 4×50 mista mista contribuendo alla qualificazione alla finale con una buona frazione.
GIOVANNI IZZO 6: Sembra essersi un po’ fermato alla medaglia di mercoledì. Con mezzo secondo in più rispetto al tempo che serviva per qualificarsi esce di scena ma merita la sufficienza perchè se non avesse avuto due italiani davanti, sarebbe stato in semifinale.
ALBERTO RAZZETTI 5: Un Europeo da dimenticare. Non erano i 100 misti la gara su cui puntava ma anche oggi non riesce a tirare fuori il guizzo che gli permetta di uscire dall’acqua sorridente.
ANNA PIROVANO 6: Combatte ancora alacremente per strappare quella finale che aveva sfiorato ieri nei 200 farfalla ma un po’ lo stile libero rivedibile, un po’ la stanchezza per il doppio impegno di ieri, le impediscono di staccare il pass per la sua prima finale in carriera. Appuntamento solo rimandato se continua di questo passo.
LEONARDO DEPLANO 7: Bel lancio nella qualificazione della staffetta 4×50. Tocca davanti a tutti e mette nelle condizioni i compagni di gestire un bel vantaggio.
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