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Nuoto, Europei vasca corta Glasgow 2019: la legge della doppia P. Paltrinieri e Panziera fanno volare l’Italia

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Terza giornata di grande nuoto a Glasgow, Scozia, dove stanno andando in scena i Campionati europei in vasca corta 2019. È stata soprattutto la serata di Margherita Panziera, capace di sconfiggere i fantasmi e zittire le critiche conquistando con merito la finale dei suoi 200 dorso. La veneta ha replicato le ottime sensazioni già lasciate la mattina ed è andata a conquistare il suo primo titolo in una grande manifestazione internazionale in 2’01.45, migliorando anche di 11 centesimi il primato nazionale che già le apparteneva. Quando Panziera è questa non ce n’è davvero per nessuno. Secondo posto per l’ucraina Daryna Zevina (+0.80) e bronzo per l’olandese Kira Toussaint (+1.59).

Ma non c’è stata solo Panziera. Nei 1500m Gregorio Paltrinieri (14’17.14) brilla luminoso e si prende la rivincita sull’ucraino Mykhailo Romanchuk rispetto a due anni fa a Copenaghen, con il norvegese Henrik Christiansen a giocare il ruolo di terzo incomodo tra i due. I primi 3 sono restati appaiati fino ai 500 metri, poi l’emiliano ha deciso di cambiare passo e ha lasciato sul posto i due rivali, in particolare l’ucraino che ha accusato la progressione repentina e ha finito per crollare nel finale perdendo anche il podio (14’32.51). Gara favolosa dal punto di vista strategico, al di là del tempo. Christiansen alla fine è staccato di 1.01 ma solo perché Paltrinieri si è rialzato nel finale, terzo posto per il francese David Aubry a 8.52. Ottavo e doppiato invece purtroppo Domenico Acerenza (14’51.49)

Medaglia d’argento inoltre per una strepitosa Ilaria Bianchi nei 200 farfalla femminili, con nuovo record italiano annesso (2’04.20) che migliora di 2 centesimi quello che già deteneva. L’azzurra ha impostato una prova perfetta nella parte nuotata, anche se con qualche problema di troppo in un paio di virate abbondanti, subito aggressiva e scappata via per 150 metri. Alla fine è arrivata la rimonta dell’ungherese Katinka Hosszu (2’03.21) che ha approfittato del calo dell’azzurra negli ultimi 40 metri, trovando il primo successo in questo format in vasca corta. Terza l’altra magiara Zsuzsanna Jakabos (2’05″00). La Lady di ferro ha trovato il bis un’ora dopo anche nei 100 misti femminili (57″36), dimostrando ancora una volta la propria classe e battendo la russa Maria Kameneva (+0.23). Bronzo per la Finlandia con Jenna Laukkanen (58″62) che beffa di 6 centesimi una molto deludente britannica Siobhan-Marie O’Connor mai in gara. Costanza Cocconcelli non si migliora dopo le straordinarie semifinali ed è settima in 59″51.

La prima finale di serata era stata quella dei 100 stile libero femminili che vedevano protagonista la nostra Federica Pellegrini. La Divina non ha disputata una prova malvagia, chiusa in 52″30 non lontana dal personale e dimostrandosi pronta per la doppia distanza di domani, ma alla fine è solo sesta anche per via di un livello da medaglia troppo alto per lei soprattutto nei primi 50. L’oro è andato alla britannica Freya Anderson (51″49) che ha dominato un po’ a sorpresa la francese Beryl Gastaldello (+0.36) e l’olandese Femke Heemskerk (+0.39).

Altri due azzurri erano impegnati nella finale dei 100 dorso maschili. Simone Sabbioni (50″33) ha sfiorato l’impresa mancando il bronzo per 3 soli centesimi rispetto al rumeno Robert Glinta. Coraggioso Lorenzo Mora, bene in avvio poi purtroppo saltato nei 25 finali ed è arrivata un’ottava posizione che non gli rende giustizia (50″61). E’ piaciuto l’atteggiamento aggressivo. L’oro è andato senza storia al russo Kliment Kolesnikov (49″09) davanti al tedesco Christian Diener (49″94).

Non riesce l’impresa nei 50 stile ai due azzurri che si erano qualificati con grande carattere per la finale. Sia Federico Bocchia (21″19) che un sorprendente Alessandro Miressi 21″18, entrambi avevano raggiunto il proprio record personale in semifinale ma hanno alzato leggermente il ritmo nell’atto conclusivo. Devastante il russo Vladimir Morozov che bissa il successo nel veloce della rana dominando in 20″44 davanti al francese Florent Manaudou (20″66) e all’ungherese Maksim Lobanovskii (20″76). Miressi chiude sesto con un comunque ottimo 21″29, Bocchia settimo in 21″35.

Finale dei 200 misti uomini, senza azzurri, che hanno visto il successo del greco Andreas Vazaios che stabilisce anche il nuovo record europeo in 1’50.75. Secondo il norvegese Tomoe Zenimoto Hvas (1’51.74) e terzo il tedesco Philip Heintz (1’52.55). Delusissimo il favorito britannico Duncan Scott, irriconoscibile rispetto al mattino e quarto in 1’53.30. La staffetta 4×50 stile libero femminile ha offerto un grandissimo spettacolo e una competizione serrata: alla fine oro ex-aequo per Francia e Olanda 1’35.21 che precedono di soli 3 centesimi la Danimarca.

Ultima nota per le semifinali dei 100 rana dei due sessi. Record europeo tra gli uomini per Ilya Shimanovich (55″89) ma ottimi anche i due azzurri. Un grandissimo Fabio Scozzoli (56″81) passa infatti in finale col terzo tempo insieme al connazionale Nicolò Martinenghi (57″08) che scala un ulteriore gradino nel proprio personale. Domani può anche arrivare la medaglia. Molto bene anche la stessa prova al femminile con la finale centrata per entrambe le nostre azzurre: secondo tempo per Martina Carraro (1’04.63) in totale controllo e molto positiva anche Arianna Castiglioni quarta in 1’05.07.

L’Italia rafforza la seconda posizione nel medagliere (4-2-5) dietro solamente alla Russia (5-4-2) quando mancano due giornate al termine.

Foto: LaPresse

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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