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Nuoto, Europei vasca corta Glasgow 2019: Martina Carraro e Arianna Castiglioni stellari nei 100 rana, argento beffardo per Pellegrini

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Penultima giornata senz’altro positiva per la Nazionale italiana di nuoto impegnata a Glasgow nei Campionati Europei 2019 in vasca corta, che ha portato a casa la bellezza di quattro medaglie (1/2/1) sufficienti per rimanere in seconda piazza nel medagliere della manifestazione. Seconda doppietta consecutiva per la rana femminile italiana, che si conferma sul trono d’Europa in vasca corta anche nei 100 con Martina Carraro (argento nei 50 alle spalle di Benedetta Pilato) in trionfo davanti a Martina Castiglioni e alla finlandese Jenna Laukkanen grazie ad una gara praticamente perfetta a partire dallo start (0.53 di reazione) e conclusasi con una progressione inesorabile nelle ultime due vasche.

Grandissima delusione per una medaglia d’argento beffarda da parte di Federica Pellegrini, sconfitta nei 200 stile libero dall’outsider britannica Freya Anderson proprio negli ultimi dieci metri per appena undici centesimi dopo essere riuscita a sorpassare con grande fatica la rivale di sempre Femke Heemskerk (terza in 1:53.35). La veneta si deve accontentare di un secondo posto ottenuto con un tempo non esaltante (1:52.88) che le ha comunque permesso di sfiorare il titolo nonostante una condizione ancora lontana dal top. Dopo il terzo posto nei 50, Fabio Scozzoli si conferma sul podio anche nei 100 rana raccogliendo una bellissima medaglia di bronzo in 56″55 alle spalle dell’olandese Arno Kamminga, medaglia d’oro in 56″06, e del bielorusso Ilya Shymanovich, argento in 56″42 a causa di un crollo repentino nel finale. Prova molto incoraggiante anche per Nicolò Martinenghi, quinto in 56″70 con il primato personale grazie ad una rimonta pazzesca messa in atto negli ultimi 25 metri.

Si conclude ai 115 metri la speranza di podio nella finale dei 200 misti per Ilaria Cusinato, già bronzo nella doppia distanza in questa rassegna continentale, incapace di tenere il passo delle avversarie dirette Maria Ugolkova (argento in 2:06.59) e Siobhan-Marie O’Connor (bronzo in 2:06.74) nella frazione a rana per poi scivolare fino alla quinta piazza conclusiva in 2:08.42 in una gara dominata dalla fuoriclasse magiara Katinka Hosszu (2:04.68), imbattuta da sei anni in questa specialità. Prestazione maiuscola verso la fine del programma di giornata per Silvia Scalia, nuova primatista italiana nei 50 dorso con uno strepitoso 56″22 valevole per la quarta piazza a 6 centesimi dal terzo gradino del podio occupato dalla polacca Alicja Tchorz, mentre la medaglia d’oro è andata alla favorita olandese Kira Toussaint (25″84) davanti alla francese Beryl Gastaldello (26″03). Quinta piazza finale senza grandi rimpianti per la staffetta azzurra 4×50 stile libero mista formata da Bocchia, Miressi, Di Pietro e Pellegrini (1:30.37) in una gara vinta col record europeo dalla Russia (1:28.31) con Gran Bretagna e Francia seconda e terza.

Da segnalare il fantastico nuovo record italiano fissato da Alessandro Miressi in 46″03 (un centesimo meglio del limite precedente di Marco Orsi) che gli ha permesso di stampare il miglior tempo assoluto nelle semifinali dei 100 stile libero davanti ai temibili russi Vladislav Grinev (46″26) e Vladimir Morozov (46″42). Obiettivo raggiunto per l’Italia anche nei 100 farfalla femminili, con Elena Di Liddo (56″63) ed Ilaria Bianchi (57″37) qualificate per la finale rispettivamente con il primo e l’ottavo tempo. Niente da fare per i due azzurri impegnati nella semifinale dei 50 farfalla uomini, con Piero Codia primo degli esclusi dall’atto conclusivo in 22″82 e Thomas Ceccon undicesimo assoluto in 22″88. Quest’ultimo si è poi riscattato alla grande strappando il pass per la finale nei 100 misti con il quinto crono (52″09) valevole anche come nuovo primato personale, mentre Marco Orsi ha commesso un passo falso gettando alle ortiche le sue chance di qualificazione con un pessimo 52″35 (undicesimo).

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Foto: Lapresse

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