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Nuoto, Finali ISL Las Vegas 2019: Caeleb Dressel contro gli Energy Standard, equilibrio totale nell’ultimo atto della competizione
Dopo una stagione costellata di elogi, critiche, apprezzamenti e contraddizioni, la neonata competizione dell’International Swimming League chiuderà, in questo fine settimana, la sua prima edizione con la finalissima del Mandalay Bay Resort di Las Vegas, Nevada.
Nata da un’idea del magnate ucraino Konstantin Grigorishin e garante di un livello di competitività e spettacolarità sempre elevato all’interno delle proprie otto corsie, la competizione, completamente esterna al circuito federale e desiderosa di creare un appeal sempre maggiore intorno al mondo della cuffia e degli occhialini, vedrà in acqua, in questo suo atto conclusivo, le quattro migliori squadre dopo le tappe di qualificazione: le europee London Roar e Energy Standard e le americane Cali Condors e LA Current.
Per quanto concerne le due compagine statunitensi, il grande vantaggio di non aver avuto atleti impegnati nei recenti Campionati Europei di Glasgow potrebbe risultare un fattore assai importante nell’economia di questa due-giorni di totale élite del nuoto globale.
Tra le due formazioni, i LA Current appaiono probabilmente leggermente meno competitivi, con la formazione a stelle e strisce che dovrà affidarsi ai tanti atleti esperti presenti in rosa al maschile (Nathan Adrian, Matt Grevers, Felipe Lima), alla rapidità della francese Beryl Gastaldello, che però era presente agli Europei scozzesi, e alla regolarità dell’americana Kathleene Baker.
In casa U.S.A., scenderanno invece in vasca con la consapevolezza di poter trionfare nella competizione i Calì Condors del fenomeno Caeleb Dressel che andrà a caccia del premio di MVP della manifestazione e della vittoria collettiva finale, coadiuvato dall’eterno Mitch Larkin, dal primatista mondiale dei 200 rana Andrew Wilson e da una squadra femminile di livello esagerato che potrà annoverare le statunitensi Olivia Smoliga, Kelsi Dahlia, Mallery Comerford e due fuoriclasse del calibro di Lilly King e Arianne Titmus.
Nel vecchio continente è finita invece la restante parte della selezione australiana che, unita con quella del Regno Unito, rappresenta il nucleo fondamentale della formazione dei London Roar. Per la formazione londinese, le aspettative saranno tutte sulle spalle dei britannici Adam Peaty, James Guy e Duncan Scott e molte delle speranze di vittoria saranno affidate alle prestazione degli aussie Kyle Chalmers e Cate Cambpell nelle fondamentali skin race.
La vera grande favorita di questa finale di Las Vegas sarà però la formazione degli Energy Standard, di proprietà di Grigorishin, dominatrice della tappa europea della competizione, che calerà in acqua i suoi assi, costituenti l’ossatura della selezione russa che tanto bene ha fatto ai recenti Campionati Continentali in vasca corta, con l’obbiettivo di centrare i bersaglio grosso. Il terribile Kliment Kolesnikov, l’imperscrutabile Evengy Rylov, il ranista Antony Chupkov, uniti a nomi del calibro di Chad Le Clos, Florent Manaudou, Daya Seto, Sarah Sjöström, Feemke Hemskerk e Penny Oleksiak, partiranno quindi con i gradi di favoriti in quest’ultima tappa nevadiana.
Per la prima finale della cosidetta “Champions League” del nuoto, l’appuntamento è quindi per le 21:00 del 20 Dicembre, con la solita formula di gare dell’ISL e con la curiosità di scoprire chi si aggiudicherà il primo trofeo di squadra di questa incredibile manifestazione.
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michele.giovagnoli@oasport.it
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Foto: katacarix / Shutterstock.com