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Nuoto, ISL 2019: Energy Standard campioni a Las Vegas, Caeleb Dressel MVP delle Finali

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Le Finali della ISL 2019, la Champions League (vasca corta) del nuoto, sono andate in archivio. Nella piscina del Mandala Bay di Las Vegas (Stati Uniti) le prestazioni di livello non sono mancate e nella sfida per il successo finale tra Cali Condors, LA Current, London Roar ed Energy Standard sono stati questi ultimi ad imporsi con 453.5 punti. Una compagine nella quale il giapponese Daiya Seto, ieri autore del nuovo primato del mondo dei 400 misti, ha fatto valere le sue strepitose qualità acquatiche, aggiudicandosi i 200 farfalla (1’48″77) e i 200 misti (1’50″76) con crono degni di nota. Energy Standard che poi ha fatto la differenza con le prove a squadre, decisive nel computo complessivo della graduatoria finale. Premiata al termine della manifestazione come MVP della ISL la svedese Sarah Sjoestroem, vittoriosa a Las Vegas delle skins race, battendo in finale l’australiana dei London Roar Cate Campbell.

Sono state però anche di altri le prestazioni da annotare. Si parte dall’asso americano Caeleb Dressel, l’uomo capace di vincere 13 medaglie d’oro nelle rassegne mondiali in vasca lunga. Ebbene, il velocista statunitense ha posto il sigillo in questo day-2 nei 100 stile libero (45″22), nei 50 farfalla (22″06) e nelle skins race, prevalendo contro il francese Florent Manaudou nell’ultima run. Non è un caso che il capitano dei Cali Condors (giunti terzi nella graduatoria finale con 415.5 punti) sia stato premiato come MVP di queste finali per la portata delle sue gare, ricordando il primato del mondo di ieri nei 50 sl. Di altissimo livello anche le prove del fenomeno della rana Adam Peaty: l’alfiere dei London Roar (secondi con 444 punti) ha posto la sua firma nei 100 rana, vincendo con il crono di 55″92, non troppo distante dal record del mondo del sudafricano Cameron van der Burgh (55″61). Sempre in casa London Roar, di pregevolissima fattura i tempi del brasiliano Guilherme Guido nei 100 dorso (49″50) e dell’australiana Minna Atherton (55″09), vicini ai limiti mondiali della specialità.

LA CLASSIFICA FINALE
Energy Standard – 453.5 punti
London Roar – 444 punti
Cali Condors – 415.5 punti
LA Current – 318 punti

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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