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Nuoto, Pagelle Europei 2019 (5 dicembre). Quadarella: poker servito, Caramignoli: dal divano al podio

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Due medaglie nella stessa gara, gli 800 stile libero femminili, qualche controprestazione ma ancora tanta Italia nella seconda giornata degli Europei di Glasgow in vasca corta: meno spumeggiante della prima ma tutto sommato positiva per l’Italnuoto che festeggia soprattutto Simona Quadarella e Martina Rita Caramignoli, splendidi oro e bronzo nella distanza più lunga.

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI DELLA SECONDA GIORNATA DEGLI EUROPEI IN VASCA CORTA DI GLASGOW

MARTINA RITA CARAMIGNOLI 9: La storia forse più bella dell’Europeo targato Italia. Un anno fa era sul divano, lontana dalla piscina che aveva deciso di abbandonare e oggi sale sul podio europeo a cinque anni di distanza dal suo unico bronzo continentale in lunga a Berlino. Un capolavoro di caparbietà o “testardaggine” come lo chiama lei. Brava!

SIMONA QUADARELLA 9: Poker servito. Dopo i tre ori in lunga, si conferma “Regina di Scozia” andando a vincere nella poco amata vasca corta. Un oro che per qualcuno sarà scontato, per lei no e non nasconde un pizzico di delusione per il tempo non all’altezza delle sue aspettative. Ha fame, tanta, e un oro europeo in vasca corta la sfama solo in parte.

ELENA DI LIDDO 6.5: Una giornata in altalena per la farfallista numero uno azzurra. Bene in batteria nei 50, male in semifinale a tal punto da uscire di scena e bene ancora in finale dove strappa un sesto posto che la soddisfa e fa ben sperare in vista dei 100, la sua gara.

ILARIA BIANCHI 6.5: Non sono i 50 la sua gara prediletta ma strappa il pass per una semifinale insperata, sopravanzando di un centesimo la specialista Di Pietro. Al pomeriggio si migliora di un altro centesimo ma i miracoli li tiene per i prossimi giorni. Niente finale ma va bene così.

SILVIA DI PIETRO 5.5: Rientra in una manifestazione internazionale dopo due anni di calvario e per un centesimo resta fuori dalla semifinale. Un po’ di sfortuna e una prestazione al di sotto delle aspettative ma il percorso di rinascita è iniziato ed è già una buona notizia.

MATTIA ZUIN 5.5: Sa di non avere grandi speranze in chiave semifinale, cerca di combattere con le armi che ha, gli manca qualcosa nel finale.

MATTEO CIAMPI 5: Ha dato tutto ieri nei 400 stile e non è riuscito a smaltire la fatica. Gara incolore, senza crederci più di tanto.

STEFANO BALLO 7.5: Quinto in Europa, migliore degli italiani, con un altro miglioramento nettissimo, prima in batteria e poi in finale. A lui non si poteva chiudere davvero molto di più. Esce rafforzato da questo Europeo e in chiave 4×200 solo buone notizie da lui.

FILIPPO MEGLI 6: Si prende la finale dei 200 e non molto di più. La vasca da 25 non lo esalta e fra una settimana avrà l’esame più duro con il tentativo di qualificazione immediata a Riccione. SI fa comunque trovare pronto, per le medaglie in corta ci sarà tempo.

FEDERICA PELLEGRINI 8: Ancora in finale, ancora nei 100 come lo scorso anno in vasca lunga a Glasgow e stavolta non deve ringraziare nessuno (allora Blume fu protagonista di un vero suicidio sportivo). Non finisce mai di stupire e il lavoro svolto lo scorso anno sta pagando in termini di velocità.

MATTEO RESTIVO 5: Non è in condizione e non è neppure la sua distanza. Scende in vasca per onor di firma.

NICOLO’ MARTINENGHI 5: Da lui ci si aspetta molto di più del 26″22 lanciato non lontano dal tempo che ha fatto segnare nella gara individuale con partenza da fermo.

THOMAS CECCON 5: Altra staffetta, altra delusione. E’ appurato che non è in grande condizioni e che nella vasca corta non rende quanto dovrebbe. Forse qualche alternativa c’era.

GABRIELE DETTI 5.5: Ritrova la distanza più lunga a distanza di tre anni dall’ultimo 1500 nuotato in una grande manifestazione internazionale e al momento non è competitivo ad alti livelli. Che non sia il miglior Detti, quello che si è presentato a Glasgow se ne sono accorti tutti ma ha il merito di lottare con impegno fino alla fine, anche quando sarebbe più facile tirare i remi in barca.

GREGORIO PALTRINIERI 7.5: Piace per atteggiamento e anche per nuotata. Chiude con un buon 14’18” che gli frutta la corsia quattro ma domani sarà dura.

DOMENICO ACERENZA 7: Va a prendersi un’altra finale europea con caparbietà e classe. Lascia sfogare Detti e poi lo infila a metà gara mantenendo il vantaggio fino alla fine, portando a casa un altro risultato di pfrestigio

LORENZO TAROCCHI 7: Sesto in Europa, dal nulla o quasi a livello internazionale. L’Italnuoto è anche questa e tira fuori ottimi atleti dal cappello a cilindro in grado di essere competitivi a questi livelli. Dopo le prime due frazioni è terzo e perder brillantezza nel finale della prima finale della carriera.

MARGHERITA PANZIERA 5: Un’altra finale gettata alle ortiche, stavolta con meno rimpianti rispetto a Gwangju ma, per quello che si è visto, il bronzo, ripetendo la prova di ieri, si poteva fare. Resta attaccata al device e il solco è davvero incolmabile rispetto alle rivali per il podio. I 200 serviranno proprio a superare questo scarso feeling con le finali.

SILVIA SCALIA 5.5: Affronta con un po’ di timore questa prima finale in carriera e anche nei primi 50, che sono il suo pane, non riesce a fare la differenza. Si deve accontentare dell’ottavo posto.

SIMONE SABBIONI 6.5: Si prende la finale e poco altro di una gara che denota qualche problema di troppo di tenuta. L’uscita anticipata nell’ultima subacquea è il segnale chiaro che qualcosa non va sia dal punto di vista tecnico che di condizione. Entra in finale dove difenderà l’argento di Copenhagen solo perchè secondo di una semifinale molto più lenta.

LORENZO MORA 7: Meglio, molto meglio nei 100 rispetto ai 200. Buon tempo, tanta voglia di lottare anche se di fianco ha due fulmini. Domani per un posto sul podio se la giocherà anche lui, nel frattempo si gode la condizione di migliore azzurro nei 100.

ILARIA CUSINATO 6: Il livello sui 100 misti, gara che non ha preparato, è questo. Entra in semifinale e poi non riesce a migliorarsi.

COSTANZA COCCONCELLI 8: Una delle buonissime notizie di giornata. Record italiano dei 100 misti che sono la gara disegnata su misura per una atleta eclettica e veloce come lei. Si prende anche la prima finale della carriera, lei che in tema di gioventù è seconda solo a Pilato. Un’altro bel prospetto per l’Italnuoto.

PIERO CODIA 5: Stavolta non gli riesce la magia che lo aveva issato sul tetto d’Europa sempre qui a Glasgow l’estate sxcorsa partendo dalla corsia esterna. Parte forte, poi cede alla distanza e chiude ultimo.

MATTEO RIVOLTA 5.5: Abdica in modo tutto sommato dignitoso. Lascia sul campo il titolo europeo, provandoci e lottando per quelle che sono le sue possibilità attuali e si conferma il più forte in Italia su questa specialità in corta. Il sesto posto europeo è un buon punto da cui ripartire.



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Foto: katacarix/shutterstock.com

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