Rugby
Rugby: da Pettinelli a Manfredi, i giovani italiani emergenti tra Pro14 e Top12
Si sta chiudendo l’anno e, come sempre, è il momento di bilanci. Anche nello sport. E nel rugby si chiude un 2019 difficile, con la nazionale che ha raccolto solo un paio di vittorie contro formazioni nettamente più deboli e con l’addio di Conor O’Shea. E’ andata meglio in Guinness Pro 14 con i playoff conquistati dalla Benetton Treviso, ma l’avvio di questa stagione vede i veneti e le Zebre in sofferenza. Tra le poche note positive, però, ci sono diversi giovani che si stanno mettendo in luce tra Pro14 e Top12.
Partiamo dalla lega celtica e partiamo proprio dalla Benetton Treviso. Negli ultimi 12 mesi, ma soprattutto in questa prima parte di stagione, sono tre i giocatori che hanno mostrato la maggior crescita e che sono già pronti a provare a giocarsi un posto anche in azzurro. Come spesso capita è la terza linea a dare maggiori garanzie, con Michele Lamaro che è diventato un giocatore completo dopo il periodo da permit player, mentre nelle ultime settimane Giovanni Pettinelli è diventato un punto fermo della mischia biancoverde. Ha tanta concorrenza, ma quando viene chiamato in campo dà quelle garanzie che un anno fa ancora non dava. Parliamo di Antonio Rizzi, mediano d’apertura giovane ma più che promettente.
Passando in casa Zebre, invece, le difficoltà nell’ottenere risultati di prestigio non ha impedito ad alcuni giovani di mettersi in mostra. In prima linea sono spesso utilizzati e si stanno dimostrando solidi e convincenti sia Daniele Rimpelli sia Danilo Fischetti, ma la vera sorpresa è il tallonatore Marco Manfredi, che doveva vivere una stagione di transizione dal Top 12 e, invece, ha già convinto e viene utilizzato con regolarità di Michael Bradley. Nella trequarti, invece, spicca Michelangelo Biondelli, jolly classe ’98 che viene utilizzato sia apertura sia estremo in questo avvio di stagione.
Scendendo nel Top12 sono, ovviamente, tanti i giovani impegnati settimanalmente sui campi italiani. Tante le giovani promesse, i giocatori appena usciti dall’Accademia e che bazzicano il giro dell’Italia Under 20 o dell’Italseven e che hanno le potenzialità per puntare al salto di qualità nel Pro14 nel 2020. Per fare qualche nome, sicuramente ha le potenzialità – e già le ha dimostrate sia come permit sia nella nazionale seven – Antoine Koffi del Calvisano, così come il suo compagno di squadra Paolo Pescetto, apertura di scuola francese dalle grandi potenzialità. Sempre guardando alla mediana – punto debole da anni dell’Italia – si è messo in ottima mostra Paolo Garbisi, apertura classe 2000. Infine, il figlio e nipote d’arte Matteo Moscardi – anche lui classe 2000 – centro di grandi qualità tecniche che si sta imponendo a Rovigo.
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Foto: Ettore Griffoni – LPS