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Salto con gli sci

Salto con gli sci, 68^ Tournée dei 4 trampolini: cast stellare, ma solo uno avrà la gloria

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I FAVORITI DELLA 68^ EDIZIONE
La prima parte della stagione 2019-’20 è andata in archivio e il salto con gli sci si prepara al liturgico appuntamento della Tournée dei 4 trampolini, che dal 28 dicembre al 6 gennaio impegnerà gli atleti in una lotta serratissima per la 68^ edizione di questo prestigiosissimo evento. Viene, dunque, da chiedersi chi sono i favoriti per l’appuntamento? In base a quanto visto sinora, i saltatori più accreditati per il successo sono quattro.

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Il primo è, indubbiamente, Ryoyu Kobayashi. Il ventitreenne giapponese, vincitore della 67^ edizione, ha tutte le carte in regola per ripetersi anche quest’anno. D’altronde indossa il pettorale giallo di leader della classifica generale di Coppa del Mondo pur dando l’idea di avere ancora margine di crescita, soprattutto in fase di stacco. Sinora non ha mostrato lo strapotere di dodici mesi orsono, il che significa che non può permettersi alcun genere d’errore, tuttavia è apparso complessivamente il più forte.

Il secondo nome è quello di Stefan Kraft. Il ventiseienne austriaco, impostosi nella 63^ edizione, è invece probabilmente il saltatore più solido del momento. Il salisburghese generalmente sbaglia pochissimo e, risultati alla mano, ha dimostrato di essere il più vicino a Kobayashi. Peraltro Kraft è storicamente abituato a salire di colpi proprio a partire dalla Tournée.

Il terzo candidato al successo finale è Kamil Stoch. Il trentaduenne polacco, trionfatore nelle edizioni numero 65 e 66, finora in stagione si è espresso a corrente alternata, mostrando sprazzi di classe assoluta alternati a gare più opache. Ciò non toglie che a Engelberg è apparso in crescita e, considerato il suo pedigree, non sarebbe sorprendente vederlo al top proprio durante la Tournée.

Infine, il quarto papabile è Karl Geiger. Pur senza avere ancora vinto una gara, il ventiseienne tedesco ha messo in mostra un rendimento granitico, condicio sine qua non per trionfare nella Vierschanzentournee. L’incognita principale riguardante una sua candidatura al successo finale è rappresentata dalla disabitudine a essere considerato un favorito. Peraltro, se davvero dovesse essere in bagarre per l’affermazione, si troverebbe a gestire un’immensa pressione mediatica. Non va infatti dimenticato come la Germania non vinca la Vierschanzentournee ormai da 18 anni!

Il resto del mondo parte in seconda fila. Sicuramente Peter Prevc, vincitore della 64^ edizione, sogna di tornare ai fasti del passato. Il ventisettenne sloveno si è reso protagonista di un inizio di stagione convincente, mostrando una crescita di rendimento. Se dovesse salire ulteriormente di competitività, allora diventerebbe automaticamente un fattore per la vittoria. Dovrà però nececssariamente evitare le troppe incertezze in fase di atterraggio, con relative valutazioni stilistiche inferiori ai diretti avversari.

Difficile immaginare un vincitore diverso dai cinque appena citati. Certo, Philipp Aschenwald piuttosto che qualche norvegese potrebbero dire la loro, a patto però di trovare uno stato di grazia che duri una decina di giorni. Comunque sia, guai a ritenere scontata qualsiasi cosa. Nella Tournée, le sorprese (anche clamorose), sono dietro l’angolo. Thomas Diethart docet.

Ricapitolando, mutuando uno schema utilizzato per le gare ciclistiche, la situazione favoriti può essere sintetizzata come segue.

★★★★★ KOBAYASHI Ryoyu, KRAFT Stefan
★★★★ STOCH Kamil, GEIGER Karl
★★★ PREVC Peter
★★ ASCHENWALD Philipp, LINDVIK Marius, TANDE Daniel-Andre
★ TUTTI GLI ALTRI

STORIA – GENESI
L’idea di una manifestazione che comprendesse quattro gare in rapida successione su altrettanti trampolini diversi, con la classifica finale determinata dalla somma dei punteggi di tutti i salti, venne sviluppata già nel 1949 dagli sci club di Partenkirchen e Innsbruck.
Tuttavia la situazione politica dell’epoca (lo sport tedesco era oggetto di un embargo) impedì la realizzazione dell’evento che dovette attendere il 1952 per vedere la luce con il nome di “Tournée tedesco-austriaca di salto con gli sci”.
Le località prescelte per ospitare le competizioni furono Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen in Germania; Innsbruck e Bischofshofen in Austria.
La Tournée ebbe un immediato grande riscontro di pubblico, tanto che già nel 1956 le televisioni ARD e Bayerischer Rundfunk cominciarono a trasmetterla.
Nel corso degli anni ’60 e ’70 l’importanza e la popolarità dell’evento, unico del suo genere nel panorama degli sport invernali, crebbero esponenzialmente. D’altronde all’epoca la Tournée rappresentava una delle rare occasioni di confronto a livello internazionale fra tutti i saltatori (la Coppa del Mondo nacque infatti sono nel 1979).
Con il passare dei decenni il successo della Vierschanzentournee è rimasto inalterato, mentre il suo fascino è cresciuto, tanto da far considerare la sua conquista di prestigio pari a quella di un oro olimpico o della Sfera di cristallo.
Molti sono stati i tentativi di imitazione sia all’interno del salto con gli sci, sia nell’ambito delle discipline invernali tout court. Nessuno tuttavia è riuscito a replicare appieno il successo della Tournée. Perché? Difficile dirlo. Forse in questa manifestazione c’è qualcosa di irrazionale e mistico che non può essere clonato in alcun modo e che la rende unica per definizione.

I PROTAGONISTI STORICI
Le sessantasette Tournée andate in scena sinora sono state vinte da 49 saltatori, appartenenti a 8 diversi movimenti.
Il primatista in tema di successi nella classifica finale è il finlandese Janne Ahonen, unico atleta della storia ad avere conquistato 5 edizioni (1998-’99, 2002-’03, 2004-’05, 2005-’06 e 2007-’08).
Il tedesco Jens Weißflog si è “fermato” a 4, ma detiene il record di longevità poiché è stato capace di imporsi a 12 anni di distanza dalla prima affermazione. Ha infatti trionfato diciannovenne nel 1983-’84 e, dopo aver fatto proprie anche le edizioni 1984-’85 e 1990-’91, ha vinto da trentunenne la Tournèe 1995-’96.
Al norvegese Bjørn Wirkola invece appartiene il primato di vittorie consecutive. Lo scandinavo è il solo uomo ad aver conquistato 3 Tournée di fila (1966-’67, 1967-’68 e 1968-’69).
Fra i miti della Tournée va inserito anche il tedesco dell’Est Helmut Recknagel, primo saltatore della storia a bissare un successo nella manifestazione (1957-’58 e 1958-’59), nonché a raggiungere la quota di tre affermazioni (essendosi imposto anche nel 1960-’61).
Oltre ai quattro appena citati, nessun altro ha raggiunto le tre vittorie. In otto hanno vinto due edizioni e in trentasei ne hanno vinta una.
Infine non possono essere dimenticati il tedesco Sven Hannawald, il polacco Kamil Stoch e il giapponese Ryoyu Kobayashi, riusciti a realizzare il “Grande Slam”, ovvero a mettere le mani su una Tournèe vincendo tutte le 4 gare in programma. I tre hanno compiuto l’impresa rispettivamente nel 2001-’02, nel 2017-’18 e nel 2018-’19.

VINCITORI IN ATTIVITA’
Fra i saltatori in attività, sono in cinque ad aver già conquistato almeno un’edizione della Tournée:
2 – SCHLIERENZAUER Gregor (AUT) [2011-‘12, 2012-‘13]
2 – STOCH Kamil (POL) [2016-’17, 2017-‘18]
1 – KRAFT Stefan (AUT) [2014-‘15]
1 – PREVC Peter (SLO) [2015-‘16]
1 – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2018-‘19]

NAZIONI
Le superpotenze storiche del salto con gli sci spiccano, ovviamente, nella classifica dei Paesi con più vittorie. Per la verità fra di esse vi è grande equilibrio poiché a oggi la testa della graduatoria vede al comando un terzetto di nazioni.
16 – GERMANIA (12 DDR + 1 FRG + 1 GER)
16 – FINLANDIA
16 – AUSTRIA
10 – NORVEGIA
03 – POLONIA
02 – REP.CECA (1 CEC + 1 CZE)
02 – SLOVENIA
02 – GIAPPONE
01 – UNIONE SOVIETICA

* Nonostante le Tournée disputate siano 67 sono accreditati 68 successi. Questo perché nell’edizione 2005-’06 vi fu l’incredibile caso dell’ex aequo tra Janne Ahonen e Jakub Janda.
I due chiusero con lo stesso punteggio e vennero dichiarati entrambi vincitori.
Per quanto riguarda le tre nazioni al comando della graduatoria bisogna rimarcare come il movimento tedesco stia attualmente vivendo il digiuno più lungo della sua storia, poiché l’ultima affermazione è datata 2001-’02.
Negli anni successivi si è visto raggiunto dalla Finlandia, oggi sprofondata in una terribile crisi, e dall’Austria che grazie allo spettacolare filotto senza precedenti di sette vittorie consecutive tra il 2008-’09 e il 2014-’15 è passata dallo status di quarta forza storica a quello di potenza egemone nel giro di poco più di un lustro.

IL SISTEMA KO
Una peculiarità unica della Vierschanzentournee è quella di avere competizioni che, a meno di cause di forza maggiore, si disputano con il sistema KO. Questo format, ideato per dare maggior importanza alla qualificazione, è stato introdotto a metà anni ’90 e da allora mai più abbandonato.
La start list della prima serie di gara non è compilata invertendo la classifica generale di Coppa del Mondo, bensì basandosi sul risultato della qualificazione, il cui risultato è utilizzato per determinare 25 scontri diretti in cui ogni saltatore affronta un avversario secondo il tabellone:
26° vs 25°
27° vs 24°
28° vs 23°
29° vs 22°
e così via fino a…
48° vs 3°
49° vs 2°
50° vs 1°
Accedono alla seconda serie, e quindi alla zona punti, i vincitori di ogni scontro diretto più cinque ripescati (impropriamente chiamati lucky losers), ovvero i cinque atleti con il punteggio più alto tra gli sconfitti.
Pertanto teoricamente si può essere nei 30 senza avere una delle migliori trenta prestazioni assolute, o viceversa.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: LaPresse

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