‘Saranno Campioni’: Sonia Inzoli, la grande promessa del kata azzurro

Il karate è una delle discipline di combattimento con più tradizione e più praticate a livello mondiale. Ciò nonostante, questo nobile sport apparirà per la prima volta nel programma a Cinque Cerchi solo a partire da Tokyo 2020, con il forte rischio di scomparire già dall’edizione di Parigi 2024. Tante sono le richieste da ogni parte del mondo affinché non si concretizzi un’esclusione che avrebbe del clamoroso e lascerebbe un grande amaro in bocca a tutti gli addetti ai lavori.

L‘Italia è da sempre una grande potenza europea (e, possiamo dirlo, anche mondiale) del karate, con un grande bacino d’utenza in tutta la penisola. Proprio dalle tante palestre sparse in tutto il Bel Paese nascono i grandi talenti, come nel caso di Sonia Inzoli. Nata quindici anni fa a Trescore Cremasco, Sonia è studentessa del liceo scientifico “Da Vinci” di Crema. Ha incominciato a praticare karate da quando era in quarta elementare ed è cresciuta nel CSK Master di Casaletto Vaprio. Attualmente è cintura nera, primo Dan, ed è specialista del kata. Ricordiamo che il karate a livello agonistico è suddiviso in due specialità, il kumite (combattimento) ed il kata (figure a simulazione di combattimento), ed entrambe saranno presenti a Tokyo 2020.

La 15enne cremasca inizia a dimostrare tutto il suo talento a giugno 2018, quando si laurea campionessa italiana di kata, categoria cadetti (fino a 16 anni). Da quel momento viene convocata dalla Nazionale azzurra, categoria cadetti, e fa vedere subito di che pasta è fatta: nella Youth League di karate (manifestazione mondiale giovanile itinerante con altissimo numero di Paesi partecipanti) ad Umago (Croazia) nel luglio 2018 sale subito sul gradino più alto del podio nel kata cadette. A fine 2018 arriva anche il terzo posto in suolo italico per Sonia nella Venice Cup (sempre per la Youth League).

In questo 2019 la Inzoli non smette di sorprendere e continua il suo percorso vincente, progredendo tecnicamente in ogni sua esibizione. Spiccano particolarmente la sua velocità di esecuzione e la precisione delle figure interpretate. A maggio, nella Youth League di Cipro arriva una stupenda piazza d’onore, preludio di quello che sarà il secondo semestre dell’anno: ai Campionati Mondiali Junior di Santiago del Cile Sonia fa il botto vincendo una stratosferica medaglia d’oro nel kata individuale cadette, prima con un percorso netto, dominando tutti i gironi eliminatori, e dopo in finale superando (grazie ad una perfetta esecuzione del Kata Papuren) la turca Damila Su Turemen con il punteggio vincente di 24.88. Incredibilmente, Inzoli è l’unica atleta convocata nella categoria cadetti per la manifestazione iridata. A coronamento della sua stagione agonistica, neanche quindici giorni fa, arriva la conferma per Sonia, che conquista un altro successo nella Youth League in casa, a Jesolo. Un dominio straripante per la cremasca.

Per premiare questa grande promessa del kata azzurro, la FIJLKAM ha consegnato proprio a Sonia una delle due borse di studio 2019, attraverso la Fondazione Matteo Pellicone (indimenticato storico presidente della Federazione Italiana), per continuare a crescere, e coltivare così (sperando in un ripensamento da parte del CIO) il grande sogno a Cinque Cerchi.

Maurizio Contino

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Seconda puntata: Nicolò Mozzato, un ginnasta di talento che guarda a Parigi 2024
Terza puntata: Nico Mannion, il play italo-americano corteggiatissimo in NBA
Quarta puntata: Giorgia Speciale, la 19enne predestinata del windsurf italiano
Quinta puntata: Sergio Massidda, la pesistica azzurra confida in lui per Parigi 2024
Sesta puntata: Larissa Iapichino, la figlia d’arte che vola nel salto in lungo
Settima puntata: Giorgio Malan, il futuro dello sport del soldato italiano è (anche) nelle sue mani

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Foto: FIJLKAM