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Sci Alpino
Sci alpino, Dominik Paris può lottare per la Coppa del Mondo generale? I 5 nodi da sciogliere
Dominik Paris è entrato ormai tra i miti dello sport italiano. Il pokerissimo in discesa griffato sulla Stelvio di Bormio ha issato il campione iridato in carica di superG in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo di sci alpino. Con 449 punti l’azzurro precede i norvegesi Aleksander Aamodt Kilde (394) ed Henrik Kristoffersen (379). Al giro di boa della stagione, il quesito sorge naturale: Paris può lottare sino a marzo per la vittoria della sfera di cristallo assoluta, provando a rinverdire i fasti di Alberto Tomba dopo 25 anni?
IL CALENDARIO SBILANCIATO A FAVORE DEGLI SLALOMISTI
Il calendario della Coppa del Mondo è sbilanciato nettamente a favore degli specialisti delle discipline tecniche. Al termine della stagione mancano 6 discese, 5 superG, 3 combinate (compresa quella di domani a Bormio), 10 slalom, 7 giganti e 1 parallelo. E’ evidente come Paris, anche vincendole tutte, non sarebbe padrone del proprio destino, dovendo al tempo stesso sperare che gli avversari si tolgano punti tra di loro.
L’IMPORTANZA DELLA COMBINATA ALPINA
La sproporzione del calendario obbliga Dominik Paris a portare a casa punti pesantissimi in una specialità dove, va detto, vanta appena un podio nel circuito maggiore, il secondo posto a Chamonix nel 2016. Peraltro due delle tre gare in programma si svolgeranno con la formula del superG + lo slalom, dunque un ulteriore svantaggio per i velocisti che avrebbero più chance di fare la differenza con la discesa. Il nuovo regolamento potrebbe però dare una mano: in slalom scatteranno per primi i migliori dopo la manche di velocità, che dunque potranno sfruttare una pista intonsa. Occorre tuttavia sottolineare come ogni prova di slalom di Paris assomigli molto ad una lotteria, con le probabilità di inforcata sempre molto elevate ad ogni porta: inevitabile per un atleta dotato di una tale mole fisica. Nel complesso, un centinaio di punti dalla combinata farebbero molto comodo al 30enne altoatesino.
KRISTOFFERSEN PUO’ FARE IL VUOTO A GENNAIO
Già nel mese di gennaio Henrik Kristoffersen potrebbe mettere la freccia e salutare la concorrenza. Con sei slalom ed un gigante in programma, il norvegese potrebbe persino avvicinare quota 1000 punti: a quel punto i giochi sarebbero ormai quasi scritti. Paris deve sperare che lo scandinavo non infili una striscia irresistibile di podi e vittorie, magari confidando in qualche alleato straniero che riesca a strappargli punti preziosi (su tutti il francese Clement Noel in slalom). L’obiettivo (o il sogno) dell’azzurro sarebbe chiudere il mese di gennaio non così lontano da Kristoffersen, magari intorno ai 200 punti di distanza: a quel punto potrebbe tentare la rimonta nell’ultima parte di stagione.
L’INCOGNITA PINTURAULT E GLI ALTRI RIVALI
Se Kristoffersen resta il grande favorito per la Coppa del Mondo generale, non va dimenticato il francese Alexis Pinturault, alle prese con una contrattura rimediata in Alta Badia ed in dubbio per la combinata di Bormio. Sin qui il transalpino ha offerto un rendimento molto altalenante, tuttavia se dovesse ingranare in slalom tornerebbe in pole per la sfera di cristallo assoluta, potendo contare su un numero maggiore di gare rispetto a Kristoffersen in cui macinare punti, come superG e combinata. Attenzione poi al norvegese Aleksander Aamodt Kilde, ormai un polivalente a tutti gli effetti che può ambire a piazzamenti di prestigio anche in gigante e combinata. Fanno meno paura i velocisti Matthias Mayer, Beat Feuz e Vincent Kriechmayr.
LE PISTE TRADIZIONALMENTE OSTICHE
Paris dovrà fare i conti con piste tradizionalmente ostiche, a partire dalla discesa di Wengen, dove non è mai salito sul podio in carriera. Se il pendio di Yanqing, dove si svolgeranno le Olimpiadi di Pechino 2022, è tutto da scoprire a febbraio, quando si disputeranno una discesa ed un superG, di sicuro l’azzurro non ama Hinterstoder: in Austria sono in programma una combinata, un superG ed un gigante, tuttavia si tratta di una pista molto tecnica ed angusta, nettamente favorevole ai gigantisti e dove i velocisti puri faticano. L’ultima volta vi si gareggiò nel 2016: Paris in superG giunse sedicesimo…
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federico.militello@oasport.it
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Foto: Lapresse