Sci Alpino
Sci alpino, i promossi e i rimandati del fine settimana: Kriechmayr e Kristoffersen su tutti, sprofondano i nostri gigantisti
Si è concluso un fine settimana quanto mai a singhiozzo della Coppa del Mondo di sci alpino 2019-2020. Le donne hanno visto la cancellazione totale del loro weekend della Val d’Isere, mentre gli uomini hanno potuto disputare solamente un SuperG in Val Gardena (sul quale ci sarà molto da dire) e il gigante della Val Badia di ieri, a sua volta menomato. Andiamo a vedere, ad ogni modo, chi merita un plauso e chi una bocciatura dopo questa tre-giorni.
PROMOSSI
Vincent Kriechmayr: migliore di tutti, anche della nebbia e di un tracciato che certo non lo esaltava nel supergigante di venerdì. L’austriaco si conferma uno sciatore di qualità eccelsa ed in ottima forma in grado di strappare lo scettro ai norvegesi che sulla Saslong hanno sempre dominato la scena. Potrà lottare per la Sfera di Cristallo? Se continuasse così…
Henrik Kristoffersen: ancora una ottima prova culminata con il successo in uno scenario come quello della Val Badia. Il norvegese dimostra di star gestendo le gare con classe e intelligenza e sta facendo la differenza. Sale in vetta alla classifica generale e il suo sogno iridato inizia a prendere forma.
Kjetil Jansrud: si mangia le mani per una ennesima vittoria che aveva già in tasca nel SuperG, ma si tiene stretto, comunque, la piazza d’onore.. Spreca tutto, non senza sorpresa, in uno dei suoi punti preferiti: il Ciaslat. Il norvegese cede nel duello con Kriechmayr e vede sfuggirsi dalle mani il successo per soli 5 centesimi.
Thomas Dressen: ancora un podio in SuperG per uno sciatore che è stato fermo quasi un anno. Un ritorno alle gare spettacolare e un terzo posto di livello sulla Saslong.
Cyprine Sarrazin: il giovane francese stupisce tutti con un secondo posto di platino (ad appena 31 centesimi dalla vittoria) sulla Gran Risa. Dopo il 22esimo tempo nella prima discesa fa il vuoto nella seconda e si segnala come un’altra freccia all’arco della squadra transalpina.
Dominik Paris: mezzo voto il più per la sfortuna che l’ha tenuto al cancelletto di partenza del SuperG in attesa per oltre mezzora. L’altoatesino non ha mai avuto troppa fortuna in Val Gardena, e anche venerdì la buona sorte non è stata ancora una volta dalla sua parte.
Marco Odermatt: lo svizzero conferma il suo ottimo avvio di annata con un quinto posto nel gigante della Val Badia, nel quale dimostra di sapersi districare in più discipline. Per sua sfortuna la gara sulle nevi italiani gli regala un infortunio che, a quanto pare, rischia di essere particolarmente grave. Un enorme in bocca al lupo al talento elvetico!
Christoph Krenn: non ci interessa il suo 25esimo posto in SuperG, ma merita un premio per avere dovuto aspettare un tempo infinito al cancelletto in attesa di poter prendere il via. Sfortunato.
RIMANDATI
I gigantisti italiani: dopo alcune speranze in questo primo scorcio di annata, sulla Gran Risa arriva una mezza figuraccia. Il migliore dei nostri è Luca De Aliprandini, solamente 16esimo, dopo aver chiuso la prima manche al nono posto, quindi Riccardo Tonetti 18esimo, quindi troviamo Manfred Moelgg addirittura 28esimo, con Hannes Zingerle out nella seconda manche. La situazione è quanto mai negativa, in un settore nel quale da troppo tempo non riusciamo a proporre un nuovo volto credibile. Così non va. Serve una scossa immediata per non riproporre una ennesima annata da comprimari.
Max Franz: solamente 36esimo in un SuperG nel quale si doveva fare solamente velocità. Pessima prestazione sulla Saslong per l’austriaco che deve rimettere in carreggiata alcuni aspetti della sua sciata.
Alexis Pinturault: nel gigante della Val Badia getta alle ortiche una chance notevole. Terzo dopo la prima discesa, non si ripete nella seconda e scivola fino all’ottavo posto, lasciando campo a Kristoffersen in un duello che, al momento, lo vede rincorrere.
Emanuele Buzzi: chiude 33esimo nel supergigante davanti a Matteo Marsaglia dopo una gara nella quale non ha mai dato sensazioni importanti. Servirà tempo per rivederlo ai livelli che tutti ci aspettiamo.
Direzione gara Val Gardena: Inconcepibile e vergognoso il comportamento tenuto per quanto riguarda il SuperG. Le previsioni erano chiare e lampanti: attorno alle ore 12.00 avrebbero dominato il maltempo e la nebbia e così è stato. Primo errore non anticipare alle ore 10.00 il via del SuperG. Quindi, dopo solo 4 atleti, prima sospensione di oltre mezz’ora sperando in un miglioramento. Dopodiché vengono fatti scendere una decina di protagonisti e, dopo il numero 20, di nuovo tutto fermo per un tempo infinito. Dopo decine di ulteriori posticipi, si riparte alle ore 14.30, salvo poi bloccare immediatamente Christoph Krenn. Vengono mandati allo sbaraglio una ventina di atleti dopo le ore 14.45, salvo poi bloccare di nuovo tutto dopo il numero 48. Gara portata a casa ma bisogna anche capire come. La discesa, invece, è stata cancellata con largo anticipo. Confusione assoluta.
Tracciatore del SuperG della Valgardena: il percorso non passerà di certo alla storia dello sci. Già si doveva partire più in basso rispetto al previsto, quindi la tracciatura presentava una discesa semplicissima. Nessuna curva complicata, nessun punto interessante, e tutto a bassa velocità. Ciliegina su una torta venuta malissimo.
[sc name=”banner-article”]
alessandro.passanti@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Lapresse