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Sci Alpino
Sci alpino, la grande occasione di Federica Brignone. Perché si può credere nella Coppa del Mondo di gigante
Sarà la volta buona? La speranza è che la risposta sia affermativa. L’inizio della Coppa del Mondo di sci alpino femminile di Federica Brignone è stato all’insegna della positività. Dopo il doppio secondo posto nel gigante di Killington e nel superG di St.Moritz, alle spalle delle compagne di Nazionale Marta Bassino e Sofia Goggia, la ventinovenne valdostana si è portata a casa il primo successo stagionale.
L’ultima vittoria tra le porte larghe risaliva a più di un anno fa, nella citata Killington (24 novembre 2018). Il trionfo di Courchevel però è speciale perché, oltre che essere il sesto sigillo nella specialità in carriera e l’undicesimo in totale in Coppa del Mondo, è la dimostrazione che l’azzurra sta acquisendo continuità. La vittoria sul pendio transalpino, dove non era mai salita nemmeno sul podio, rappresenta un’indicazione chiara di come si possa pensare in grande, mettendo nel mirino la difficilissima Coppa di specialità in gigante, ben più prestigiosa di quella di combinata conquistata dall’azzurra l’anno scorso. Un traguardo raggiunto, storicamente in Italia, solo dalla mitica Deborah Compagnoni nella stagione 1996/1997 e da Denise Karbon in quella 2007/2008.
A questo punto, con 5 giganti da disputare e una prima piazza nella graduatoria, ci sono motivi per essere fiduciosi. Indubbiamente, Brignone dovrà mantenere questa costanza cosa che, in passato, non ha avuto, dopo aver iniziato in maniera brillante. La firma però sulle nevi francesi può essere un indizio chiaro di quanto la sciatrice nostrana abbia raggiunto un livello di completezza tale da essere in grado di esprimersi ad alto livello su tutte le tipologie di tracciato (tecnici e filanti).
L’appetito vien mangiando e guardando al prossimo appuntamento a Lienz (Austria), previsto il 28 dicembre, si buon sperare, ricordando il successo del 2017. Osservate speciali saranno le tappe del Sestriere (18 gennaio 2020) e soprattutto di Maribor (15 febbraio 2020). Sul pendio sloveno Federica è uscita di scena in quattro circostanze nelle cinque a cui ha preso parte, ottenendo solo un ottavo posto nel 2015. Stesso discorso per la gara a Ofterschwang (Germania), dove il rendimento è stato altamente deficitario (13° posto nel 2012 e poi zero punti), prima di proiettarsi a Cortina (22 marzo). Non resta che attendere gli eventi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Fisi/Pentaphoto