Sci di fondo

Sci di fondo, 14° Tour de Ski maschile: Johannes Høsflot Klæbo concederà il bis?

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Nel weekend comincerà da Lenzerheide la prova multi stage per antonomasia dello sci di fondo, ovvero il Tour de Ski, crocevia fondamentale per la conquista della Sfera di cristallo e appuntamento ormai abituale delle vacanze natalizie.

Per questo 2019-’20 appare piuttosto difficile fare pronostici, anche se per il successo si vede all’orizzonte l’ennesimo duello tra Norvegia e Russia. Infatti i più accreditati per l’affermazione finale sono Johannes Høsflot Klæbo, vincitore lo scorso anno, e Sergey Ustiugov, impostosi tre inverni orsono. Partono invece in seconda fila Emil Iversen e Alexander Bolshunov, se non altro perché mai capaci di rubare l’occhio sulla massacrante scalata finale del Cermis.
In tal senso non andranno sottovalutati i norge Sjur Røthe e Simen Hegstad Krüger, i quali appartengono alla categoria degli outsider, così come la vecchia volpe Dario Cologna. Già in passato l’elvetico ha dimostrato di saper trovare lo smalto migliore proprio in occasione del Tour de Ski, non per caso già vinto quattro volte. Tra i veterani mancherà invece Martin Johnsrud Sundby, il quale ha preferito alzare bandiera bianca dopo un inizio di stagione deficitario.

Quella prossima all’apertura sarà la XIV edizione del Tour de Ski, evento che vide la luce durante l’inverno 2006-’07 e rappresentò giocoforza una rivoluzione interna allo sci di fondo. La manifestazione è infatti concepita come una corsa a tappe ciclistica, in quanto lega i risultati di una serie di gare al fine di stabilire una classifica finale. Tuttavia, per rimanere nell’ambito delle discipline nordiche, sarebbe più corretto definirla uno scimmiottamento della popolarissima e ben più antica Tournée dei 4 Trampolini di salto con gli sci, che peraltro si svolge in contemporanea.
Nel corso degli anni il Tour de Ski ha generato innumerevoli figli e figliastri, quali le prove multi stage di tre giorni, oppure il suo clone canadese (visto nel 2015-’16) e quello scandinavo (a cui assisteremo per la prima volta nel mese di febbraio).

In questo 2019-’20 il Tour de Ski prevede sette tappe divise in tre località. Si partirà da Lenzerheide (Svizzera), dove sono in programma due gare a skating, una mass start di 15 km e una sprint. Dopodiché ci si trasferirà in Italia, a Dobbiaco, sulle cui nevi andranno in scena una 15 km a skating contro il cronometro e un inseguimento di 15 km in alternato. Infine ci si sposterà in Val di Fiemme, dove si disputeranno una mass start di 15 km a tecnica classica, una sprint a tecnica classica e la scalata Cermis.
Proprio riguardo la scalata finale, è prevista una novità assoluta. Per la prima volta gli atleti non partiranno secondo i distacchi accumulati in classifica, bensì tutti assieme. Il cambiamento è stato deciso dalla Fis per tentare di aumentare lo spettacolo e il pathos. Tuttavia questa scelta avrà come conseguenza quella di non aiutare l’immediata comprensione dell’accaduto da parte dello spettatore.
Infatti se fino a oggi l’atleta che tagliava per primo il traguardo del Cermis era automaticamente il vincitore del Tour de Ski, da quest’anno potrebbe essere necessario fare i calcoli in base ai gap in classifica generale alla partenza della tappa.

A proposito di calcoli, bisognerà attendersi una rivoluzione nella graduatoria di Coppa del Mondo. Infatti, come di consueto, il Tour de Ski assegnerà un numero spropositato di punti secondo l’abituale sistema di punteggio della manifestazione.

Dunque al termine di ogni tappa il primo raccoglierà 50 punti, il secondo 46, il terzo 43, il quarto 40, il quinto 37, il sesto 34, il settimo 32, l’ottavo 30, il nono 28, il decimo 26, l’undicesimo 24, il dodicesimo 22, il tredicesimo 20, il quattordicesimo 18, il quindicesimo 16, il sedicesimo 15 e via a scalare di uno sino al trentesimo, che otterrà 1 punto.
Ovviamente verranno assegnati punti di Coppa del Mondo anche sulla base della classifica finale del Tour de Ski, quadruplicando quelli del normale sistema Fis. Pertanto chi vincerà la manifestazione riceverà 400 punti, il secondo 320, il terzo 240, il quarto 200, il quinto 180, il sesto 160, il settimo 144, l’ottavo 128, il nono 116, il decimo 104, l’undicesimo 96, il dodicesimo 88, il tredicesimo 80, il quattordicesimo 72, il quindicesimo 64, il sedicesimo 60 e via a scalare di quattro sino al trentesimo, che raccoglierà 4 punti.

Venendo all’albo d’oro della manifestazione, in campo maschile le tredici edizioni andate sinora in scena hanno avuto otto vincitori diversi.
Fra di essi spicca indiscutibilmente Dario Cologna. Nel corso della sua carriera lo svizzero ha infatti conquistato ben 4 edizioni del Tour de Ski (2009, 2011, 2012, 2018).
Una coppia di atleti ha invece primeggiato 2 volte. Si tratta del ceco Lukas Bauer (2008, 2010) e del norvegese Martin Johnsrud Sundby (2014, 2016).
Infine hanno ottenuto 1 successo il tedesco Tobias Angerer (2007), il russo Alexander Legkov (2013), il norvegese Petter Northug (2015), il russo Sergey Ustiugov (2017) e il norvegese Johannes Høsflot Klæbo (2019).

Bisogna tuttavia rimarcare come l’edizione del 2015 sia passata di mano un anno e mezzo dopo la sua conclusione. Infatti inizialmente era stata conquistata da Sundby, che però nel luglio 2016 venne squalificato dal Tas al termine di una lunga vicenda giudiziaria a causa di consumo eccessivo di salbutamolo proprio durante l’evento. Di conseguenza il norvegese perse il successo finale in favore del connazionale Northug.

Per quanto riguarda l’Italia, non solo non è mai arrivata una vittoria, ma anche i podi sono merce rara. L’unico piazzamento nella top-three è stato ottenuto da Giorgio Di Centa, il quale si classificò nell’ormai lontano 2008.

Guardando agli azzurri in attività, invece, i migliori risultati sono due 9’ posti di Francesco De Fabiani (2016, 2019).

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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