Precisione
‘Sognando l’Olimpo’: Diana Bacosi e la possibilità di uno straordinario bis a Tokyo 2020
Diana Bacosi, nata a Città della Pieve il 13 luglio 1983, è la stella azzurra della disciplina dello skeet (tiro a volo). Lei in realtà l’Olimpo lo ha già scalato nel 2016 a Rio de Janeiro, quando ha conquistato una splendida medaglia d’oro nella storica finale tutta italiana contro Chiara Cainero (a sua volta oro a Cinque Cerchi a Pechino 2008). Come tutti sappiamo, però, riconfermarsi è sempre più difficile e, nel caso di Diana, le motivazioni di sicuro non le mancano per puntare ad un clamoroso bis.
Con un’altezza di 175 cm ed un peso di 85 kg, Bacosi ha già conquistato sul campo diversi mesi fa il pass (non nominale) per Tokyo 2020, ed assieme a Cainero (pass non nominale anche per lei) saranno la coppia più temibile da affrontare, che nessuna nazione può mettere in campo, almeno a livello di potenziale e palmares. Peccato che in terra nipponica non ci sia anche la gara mixed team nello skeet (a differenza del trap), per questo dovremo aspettare a Parigi 2024 nel caso i cui il CIO utilizzasse il criterio di alternanza, come in altri sport.
Grazie alla passione del padre per la caccia, Diana si avvicina al mondo delle armi e del tiro, così a 14 anni disputa le prime gare nello skeet. I primi risultati di rilievo con la Nazionale azzurra arrivano nel 2004 (dunque a 21 anni): un argento nello skeet a squadre agli Europei di Nicosia. Grazie al suo indiscusso talento e ad indubbi margini di miglioramento, viene arruolata nell’Esercito Italiano nella primavera del 2005. Da quel momento iniziano ad arrivare una serie di metalli preziosi per la 36enne, quasi esclusivamente nelle gare a squadre. Ori e argenti a valanga nelle principali competizioni come Mondiali o Europei, ma l’acuto a livello individuale tarda ad arrivare. Il fatto di gareggiare accanto alla più esperta Cainero forse condizionava psicologicamente le prestazioni della tiratrice umbra (ma senese d’adozione).
Fino a quel magico pomeriggio in terra brasiliana. L’una contro l’altra, compagne e rivali. In qualifica Cainero è impeccabile, sembra avere una marcia in più. Una volta in finale, però, sbaglia durante i primi piattelli mentre Bacosi dimostra di avere i nervi saldi e ne sbaglia soltanto uno, praticamente alla fine. Il tabù è finalmente sfatato, e può correre ad abbracciare il CT Andrea Benelli.
Dopo aver ottenuto altri risultati di prestigio nel biennio post olimpico, in questo 2019 Diana si dimostra un vero cannibale in termini di risultati sportivi: agli European Games di Minsk arrivano l’oro individuale e l’argento nel mixed team (assieme a Riccardo Filippelli), mentre ai Mondiali casalinghi di Lonato del Garda arriva la doppietta d’oro individuale e mixed team (questa volta con l’altro campione olimpico Gabriele Rossetti). Non finisce qui: nella finale iridata individuale la tiratrice eguaglia il record del mondo con 58/60. Un vero trionfo.
Chi saranno le principali avversarie da tenere in considerazione per il podio a Cinque Cerchi l’anno prossimo? Sicuramente la prima della lista è la statunitense Kimberly Rhode, vero mostro sacro della disciplina, seguita dalla cinese Meng Wei e dalla stessa compagna di nazionale Chiara Cainero. Diana Bacosi però sarà lì pronta a dare battaglia per ottenere un risultato, il bis olimpico, che la esalterebbe come una delle più grandi dello sport italiano.
Possibilità di podio a Tokyo 2020 (da 1 a 5 stelle): ****
Maurizio Contino
NELLE PUNTATE PRECEDENTI…
Prima puntata: Marco Lodadio
Seconda puntata: Simona Quadarella
Terza puntata: Gianmarco Tamberi
Quarta puntata: Stefanie Horn
Quinta puntata: Gerhard Kerschbaumer
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Foto: ISSF