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Sportivo paralimpico italiano del 2019 – Oscar OA Sport: Bebe Vio imperatrice, Barlaam Re dell’acqua, Legnante infinita

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L’universo paralimpico regala sempre grandi emozioni all’Italia, il 2019 non ha deluso le aspettative e gli azzurri hanno conquistato medaglie nelle grandi competizioni internazionali in cui erano presenti. OA Sport assegna l’Oscar 2019 per il miglior atleta paralimpico dell’anno, questa la nostra top 3:

 

OSCAR OA SPORT 2019, MIGLIOR PARALIMPICO:

PRIMO POSTO – BEBE VIO:

Se non ci fosse bisognerebbe inventarla, una personalità che trascende lo sport e che deve essere da stimolo per tutti quanti noi, un esempio di voglia di vivere, di energia, di carisma davvero fuori dal comune e che è per tanti una fonte di ispirazione. Una vera influencer dei tempi moderni, una genuina icona da prendere come esempio, una campionessa in pedana e nella vita di tutti i giorni. La 22enne ha vinto i Mondiali per la terza volta consecutiva e si lancia con grande convinzione verso Tokyo 2020 dove vorrà laurearsi Campionessa Paralimpica per la seconda volta in carriera: i successi sono quasi scontati quando la veneta prende in mano il suo fioretto e surclassa le avversarie con una facilità imbarazzante, quasi fosse una predestinata della scherma paralimpica, una ragazza dal viso acqua e sapone che promuove la campagna per il vaccino, a cui è stata dedicata una Barbie, che ha condotto un programma su Rai Uno, che ha partecipato all’ultima cena di Stato offerta da Barack Obama. Unica sempre e comunque.

 

SECONDO POSTO – SIMONE BARLAAM:

Cinque medaglie d’oro ai Mondiali di nuoto. Cinque sigilli perentori, cinque cioccolatini di rara bellezza, una manita d’autore, una pennellata da vero artistica delle acque, un fenomeno sui generis che si è esaltato a Londra dove si è erto a stella pulsante del firmamento azzurro. La categoria S9 è tutta ai suoi piedi: 50 e 100 metri stile libero, 100 metri dorso (tutti con il nuovo Record del Mondo!), 100 metri farfalla divorati come uno squalo indemoniato capace di dominare in lungo e in largo regalandosi poi anche l’affermazione nella staffetta 4×100 sl da vero trascinatore. Il 19enne nativo di Milano è semplicemente stato impeccabile, ha migliorato i due ori del Mondiale 2017 e ha ribadito ancora una volta di essere la migliore espressione del nostro nuoto paralimpico pronto a strabiliare anche a Tokyo 2020.

 

TERZO POSTO – ASSUNTA LEGNANTE:

Cannoncino ha cucinato un altro pasticcino dei suoi, prelibato, dolce, sfizioso, gustoso. Anzi due: un bignè alla crema che conosci a memoria, che non ti delude mai e che rappresenta una certezza irrinunciabile; una torta a sorpresa che ti stupisce e che ti fa venire l’acquolina in bocca. Campionessa del Mondo nel getto del peso per la quarta volta consecutiva, Campionessa del Mondo nel lancio del disco per la prima volta. Domina nel suo attrezzo di riferimento con una prestazione notevole, strabilia nella nuova specialità dove aveva sì conquistato un quarto posto alle Olimpiadi di Rio 2016 ma non era riuscita mai a salire sul podio. Siamo di fronte alla miglior italiana dell’atletica paralimpica, la sua doppietta negli Emirati Arabi Uniti è l’ennesimo sigillo di una carriera fenomenale e a 41 anni non conosce limiti: la prossima estate volerà a Tokyo per conquistare la tripletta a cinque cerchi dopo le apoteosi di Londra e Rio, nessuno può fermare la campana che dopo aver perso la vista ha saputo rigenerarsi e togliersi grandi soddisfazioni come faceva da normodotata.

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Foto: Lapresse

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