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Tennis, inizia la stagione 2020! Primi tornei ATP e WTA: dove giocheranno gli italiani. Attesa per Fognini alla ATP Cup
All’avvicinarsi dell’inizio della stagione tennistica 2020, ormai dietro l’angolo, andiamo a vedere cosa faranno i giocatori italiani in termini di programmazione del primo mese del nuovo anno.
Partiamo da Matteo Berrettini, che dopo le leggere complicazioni addominali della preparazione invernale ha deciso di lasciar cadere il progetto di partecipazione all’ATP Cup ed orientarsi direttamente sugli Australian Open, al momento senza prevedere alcun torneo di avvicinamento. Un esordio a tinte rischiose, quello del romano, che si presenterà a Melbourne da numero 8 del mondo e con la prospettiva di poter guadagnare tanti punti nel primo Slam dell’anno, in cui lo scorso anno era uscito al primo turno contro il greco Stefanos Tsitsipas, in uno degli accoppiamenti più sfortunati del 2019.
Fabio Fognini è rimasto anch’egli in dubbio per l’ATP Cup fino a ieri mattina, ma la nascita della figlia Farah, che ha allietato il suo mondo e quello di Flavia Pennetta, dovrebbe aver scongiurato ogni dubbio sulla sua presenza nel nuovo torneo a squadre che si disputa in Australia. Il ligure ha già giocato tre match all’esibizione di Diriyah a metà dicembre, ed è inoltre iscritto al torneo ATP 250 di Auckland, in Nuova Zelanda, dove ha raggiunto i quarti di finale nel 2016 e nel 2019 e dove sarà testa di serie numero 2 (la prima è il russo Daniil Medvedev), prima di approdare a Melbourne Park.
Per Lorenzo Sonego, invece, la programmazione parte dallo storico ATP 250 di Doha, che quest’anno è rimasto solo come torneo di inizio anno, dal momento che l’ATP Cup si è portata via tutti gli altri. Il numero 3 d’Italia non sarà testa di serie in questo torneo, così come non lo sarà ad Auckland, dove l’entry list lo vede far compagnia a Fognini. Il torinese, poi, prenderà la via degli Australian Open per cercare di giocarsela con i big.
Si fa più incerto il quadro se si parla di Marco Cecchinato ed Andreas Seppi, che vanno inseriti in coppia perché la loro stagione parte in maniera praticamente identica (ma del resto di scelta ce n’è poca, soprattutto quest’anno). Il siciliano e l’altoatesino giocheranno entrambi nelle qualificazioni a Doha, al netto di rinunce che potrebbero portarli in main draw, e poi decideranno se giocare Auckland o Adelaide, sempre a livello di tabellone cadetto, prima dello Slam di Melbourne.
Quanto a Jannik Sinner, la sua scelta è per una strada diversa: l’iniziale idea di giocare a Doha è stata accantonata in favore del Challenger di Canberra, con un’entry list di alto livello e che, nelle intenzioni, serve da prova generale degli Australian Open al fine di mettere nelle gambe un numero accettabile di partite. Il diciottenne di San Candido affronterà per la prima volta uno Slam direttamente in tabellone principale, dopo esser passato dalle qualificazioni agli US Open.
Stefano Travaglia, invece, va a prendere il ruolo di numero 2 d’Italia nell’ATP Cup, dove inizierà il suo 2020. Per lui, poi, ci dovrebbe essere un Challenger (presumibilmente quello di Bendigo, a 131 km da Melbourne), e poi l’avventura degli Australian Open, in cui difende il secondo turno e dove, nello scorso gennaio, ha messo paura al georgiano Nikoloz Basilashvili, costringendolo ad arrivare al quinto set per chiudere i conti.
Per quanto riguarda invece l’ottavo ed ultimo dei giocatori italiani nei primi cento, Salvatore Caruso, il percorso sarà sostanzialmente uguale a quello di Cecchinato e Seppi: qualificazioni a Doha, poi in uno dei due tornei della settimana successiva e, infine, Australian Open.
Passando al settore femminile, invece, Jasmine Paolini, che affronta la stagione 2020 con i galloni di numero 1 d’Italia per la prima volta in carriera, è in procinto di cominciare dalle qualificazioni del WTA International di Shenzhen, per poi trasferirsi ad Hobart o Adelaide (più la prima opzione della seconda) e, infine, giocare nel main draw degli Australian Open.
Per quel che concerne invece Camila Giorgi, resta un certo mistero sulla sua programmazione successiva al 125K di Limoges, dove è uscita al primo turno. L’unica certezza è rappresentata da Melbourne, ma in qualunque luogo voglia andare, la marchigiana dovrà forzatamente passare dai tabelloni cadetti.
Un discorso di natura quasi identica si può fare per il resto della truppa italiana, con Giulia Gatto-Monticone, Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Sara Errani, tutte con lo stesso orientamento verso le qualificazioni dello Slam australiano come appuntamento principale per i loro obiettivi, che spaziano dalla scalata al rilancio, passando per il nome, appunto quello di Cocciaretto, che può rappresentare tante cose nel prossimo futuro del tennis femminile azzurro.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse / Olycom