Vela
Vela, Mondiali 49er e Nacra 17 2019: nella notte il via alle regate. I favoriti classe per classe
Ci siamo, ad Auckland, in Nuova Zelanda, nel golfo di Hauraki, famoso per essere stato il playground di Luna Rossa nel magnifico anno 2000, quando teneva svegli gli italiani di notte, cominciano i Campionati del Mondo della più acrobatiche e spettacolari classi olimpiche, ovvero Nacra 17 (il catamarano volante), e gli skiff 49er (maschile) e 49er FX (femminile). Tutto mentre l’Ac75 (la nuova barca volante per la Coppa America) di Emirates Team New Zealand continuerà le sue uscite di messa a punto ed allenamento, anche se i suoi uomini di punta, Peter Burling e Blair Tuke, saranno impegnati nel Mondiale 49er di cui sono campioni olimpici in carica e quattro volte campioni mondiali. Vediamo nel dettaglio, classe per classe, la partecipazione degli equipaggi italiani ed i protagonisti stranieri, anche analizzando i risultati del Campionato dell’Oceania che si è appena concluso sullo stesso campo di regata ed a cui hanno partecipato quasi tutti i migliori.
NACRA 17
Una classe dove siamo protagonisti praticamente da quando è nata. Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri hanno dominato nel quadriennio precedente Rio, ma poi si sono persi nella medal race brasiliana restando giù dal podio. Da quando la barca è stata dotata di foil (tengono gli scafi fuori dall’acqua) si sono messi in evidenza Ruggero Tita e Caterina Banti, che nella scorsa stagione hanno vinto tutto ed hanno qualificato la barca per Tokyo vincendo i Mondiali 2018. Difficile pensare che non tocchi a loro il pass olimpico, Vittorio Bissaro, che ora regata in coppia con Maelle Frascari, che per sperare di poter superare Tita deve solo vincere il Mondiale, ai Campionati dell’Oceania ha concluso al decimo posto. Chiudono la pattuglia azzurra i giovani Gianluigi Ugolini in coppia con Maria Giubilei e l’indomito Lorenzo Bressani con Ceciloia Zorzi. Oltre agli azzurri i favori del pronostico sono per gli inglesi Saxton/Boniface, i francesi Besson/Riou, gli austraci Zajac/Matz, oltre ai campioni olimpici argentini Lange/Carranza.
49ER
La mission, come per il campionato femminile FX, è raggiungere la qualificazione olimpica. Sia in campo maschile che in campo femminile in questi Mondiali sono a disposizione quattro posti: quattro nazioni, non quattro equipaggi. I nostri atleti di punta nel 49er sono Uberto Crivelli e Gianmarco Togni, che hanno chiuso il Campionato dell’Oceania con un ottimo ottavo posto, più indietro Jacopo Plazzi e Giacomo Cavalli (ventiquattresimi), che sono appena rientrati nella flotta dopo che Plazzi si era dedicato al cento per cento a Luna Rossa (anche Ruggiero Tita è nel team di Coppa America, ma è rimasto concentrato sulla campagna olimpica). La qualificazione non è facilissima perché due posti sembrano già assegnati ad austriaci (Bildstein/Hussl) e spagnoli (Botin/Lopez Marra) a pari punti in testa al Campionato dell’Oceania, entrambi l’anno scorso avevano mancato il pass olimpico per una controprestazione ai Mondiali. Replicando il risultato delle regate della settimana scorsa l’Italia si garantirebbe la qualificazione proprio dietro ad Austria e Spagna.
49ER FX
Bei tempi quando Giulia Conti e Francesca Clapchich erano ai vertici della classe e la qualificazione olimpica non era un problema, anche se poi le Olimpiadi di Rio sono andate male. Oggi Giulia allena le americane Stephanie Roble e Margaret Shea, che sono ai vertici della classe ed ai Campionati dell’Oceania si sono classificate al terzo posto dietro le neozelandesi Maloney/Meech e le brasiliane Grael (figlia di Torben, indimenticato tattico di Luna Rossa) e Kunze. Il miglior equipaggio azzurro, formato da Alexandra Stalder e Silvia Speri, ha chiuso con un confortante dodicesimo posto, precedendo di appena una posizione Maria Ottavia Raggio in equipaggio con Jana Germani. Scorrendo la classifica delle regate da poco concluse, tra le nazioni a caccia della qualifica precedono le italiane solo Germania e Spagna. Insomma, sulla carta conquistare un posto per le Olimpiadi non sembra un’impresa impossibile, ma poi è sempre il vento che comanda. Bisogna essere ottimisti.
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Foto: Comunicato Federvela