Atletica
Atletica, Eyob Faniel e il trionfo a Bolzano: il nome nuovo per l’Italia? Azzurro outsider alla Maratona delle Olimpiadi
Eyob Faniel ha chiuso il 2019 con il botto, è stato un San Silvestro di festa per l’azzurro che ha vinto la Bo Classic, tradizionale 10 km che va in scena a Bolzano nell’ultimo giorno dell’anno. Il vicentino si è imposto nella quarantacinquesima edizione di questa prestigiosa competizione, lo ha fatto contro qualsiasi pronostico della vigilia e battendo avversari di lusso tra cui si distinguevano in particolar modo l’etiope Telahun Haile Bekele (primatista mondiale stagionale dei 5000 metri, sverniciato con una progressione stellare sul rettilineo conclusivo) e il keniano Amos Kipruto (bronzo iridato in carica nella Maratona).
Un italiano è tornato così a imporsi nel capoluogo altoatesino dopo addirittura 31 anni dall’ultima volta (Salvatore Antibo nel 1988), Faniel ha stupito davvero tutti e si lancia verso un 2020 che si spera sia davvero roseo per la sua carriera. Questo 27enne di origini eritree risiede nel nostro Paese dal 2004 quando ha raggiunto il papà in Veneto, nelle ultime stagioni si era comunque messo in luce concludendo la Maratona degli Europei 2018 al quinto posto e classificandosi in quindicesima posizione durante la 42 km dell’ultima rassegna iridata senza dimenticarsi che nel 2017 vinse la Maratona di Venezia col personale di 2h12:16.
L’allievo di Ruggero Pertile ha palesato una condizione di forma davvero stellare al Bo Classic, ha mostrato una facilità di corsa imbarazzante, un cambio di ritmo repentino e un’agilità sublime senza sottovalutare l’aspetto mentale: ha sempre creduto nella possibilità di ottenere un buon risultato anche se non era tra i favoriti della vigilia e ha fatto centro con pieno merito. Faniel ora risiede a Bassano del Grappa (in provincia di Vicenza), è papà della piccola Wintana e ha nel mirino le Olimpiadi di Tokyo 2020: per quanto visto ieri pomeriggio potrebbe davvero essere un outsider di lusso in quel di Sapporo dove si svolgerà la Maratona, l’Italia ha forse trovato un nome “nuovo” su cui puntare.
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stefano.villa@oasport.it
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Foto: FIDAL/Colombo