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Australian Open 2020: Dominic Thiem sconfigge in rimonta Alexander Zverev e conquista la sua prima finale a Melbourne
È Dominic Thiem il secondo finalista degli Australian Open 2020. Il ventiseienne austriaco, dopo tre ore e trentaquattro minuti di gioco, sconfigge Alexander Zverev con il punteggio di 3-6 6-4 7-6 (3) 7-6 (4) e conquista la sua prima finale a Melbourne, dove affronterà il sette volte campione Novak Djokovic.
I primi due game hanno un andamento piuttosto inatteso: prima Zverev e poi Thiem si portano infatti in vantaggio per 0-40 in risposta e riescono a strapparsi il servizio a vicenda, firmando break e immediato controbreak. Nel corso del settimo gioco l’austriaco ha un nuovo passaggio a vuoto sul turno di battuta e permette così al tedesco di riportarsi avanti di un break. Thiem appare teso e frettoloso, non riesce a dominare lo scambio come vorrebbe e commette numerosi errori, anche perché dall’altra parte c’è un avversario che fa della regolarità e della serenità i propri punti di forza. Il numero 5 del seeding cede la battuta per la terza volta durante il nono game e perde dunque il primo set: 6-3 per Sascha.
Ad inizio secondo set Zverev, fino a quel momento impeccabile al servizio (con oltre il 90% di prime in campo), ha un improvviso irrigidimento e, con due doppi falli e due errori di dritto, regala a Thiem un break pesante, che costituisce una vera e propria boccata di ossigeno per l’austriaco. Il servizio continua a non essere un fattore: nel sesto gioco il teutonico riesce recuperare il break di svantaggio, salvo poi cedere nuovamente la battuta all’avversario nel game successivo. Nel decimo gioco Thiem va dunque a servire per il set: dopo un paio di punti spettacolari da una parte e dall’altra e dopo aver annullato due palle break, il nativo di Wiener Neustadt ottiene il 6-4 e pareggia i conti.
Nel terzo set a partire meglio è ancora Thiem che, rinfrancato dalla raggiunta parità, ha più fiducia e riesce a prendere il controllo degli scambi e a piazzare il break nel corso del terzo gioco. Zverev, però, non molla di un centimetro e, dopo aver annullato una palla break durante il quinto game, riesce a strappare il servizio all’austriaco e a ristabilire la situazione di parità. La tensione si fa alta: il tedesco, che continua a mettere in campo la prima con estrema regolarità, si procura due set point in risposta sul 5-4, ma Thiem è abile ad annullarli. Si arriva al tie-break: Zverev è troppo attendista e permette a Thiem di esaltarsi e di chiudere sul 7-3.
Nel quarto set i turni di battuta si susseguono velocemente e senza alcuna chance per chi risponde. La conseguenza inevitabile è il tie-break, nel quale la tensione la fa padrona e causa errori evidenti da una parte e dall’altra: alla fine quello che sbaglia di meno è Thiem, che chiude sul 7-4 e vola meritatamente in finale.
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