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Australian Open 2020: Fabio Fognini, obiettivo seconda settimana a Melbourne e poi….

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Dal 20 gennaio al 2 febbraio gli Australian Open di tennis andranno in scena a Melbourne. Un’edizione condizionata dalla problematica incendi che ha funestato e sta funestando l’intero territorio australiano, andando a peggiorare drasticamente la condizione dell’aria nel contesto oceanico.

Al di là di questi aspetti, il tennis italiano si approccia al primo Slam dell’anno con la voglia di confermare gli ottimi risultati del 2019: otto giocatori nella top-100, due nella top-15 e un Under-19 di altissimo profilo nei primi 100 sono riscontri che meritano considerazione. Rientrante in questo gruppo di meritevoli vi è Fabio Fognini. Il classe ’87 ligure viene da una grande annata, conclusa da n.12 del mondo e suggellata dal successo nel Masters 1000 di Montecarlo, togliendosi la soddisfazione di eliminare nel corso del torneo del Principato giocatori del calibro del tedesco Alexander Zverev e del n.1 del mondo Rafael Nadal.

51 anni dopo Nicola Pietrangeli, il ligure ha posto la bandierina del Bel Paese e nella settima monegasca le magie sono state molte e in parte si sono riverberate a nei 1000 in Canada e a Shanghai, dove Fabio ha raggiunto i quarti di finale. L’obiettivo vero e proprio in vista degli Open australiani è quello di centrare la seconda settimana e, magari, provare a migliorare il miglior risultato ottenuto in carriera (nel 2014 e nel 2018), ovvero il quarto turno. Sui campi di Melbourne, solitamente, Fognini ha sempre fatto un po’ di fatica, viste le loro caratteristiche di grande rapidità. Lui che del gioco in manovra fa un vanto, ha spesso trovato delle difficoltà nell’adattarsi a una superficie con tali peculiarità.

Tuttavia, negli ultimi anni, i miglioramenti sul cemento del tennista nativo di Arma di Taggia sono evidenti e, di conseguenza, si può sperare che il percorso sia meno problematico rispetto al passato. Ovviamente, tanto dipenderà dal sorteggio del main draw che si terrà domani. Ci si augura anche che la collaborazione tecnica con Corrado Barazzutti, capitano non giocatore della Nazionale di Coppa Davis, sappia dare la giusta tranquillità a Fabio, diventato tra l’altro papà per la seconda volta sul finire del 2019 dopo l’arrivo della piccola Farah, nata dalla relazione con Flavia Pennetta.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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