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Australian Open 2020, il tabellone degli italiani: Berrettini e Fognini, possibili ottavi contro. Sinner in cerca di Shapovalov, sfortuna Sonego e Cecchinato

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Il sorteggio del tabellone principale degli Australian Open 2020 ha regalato agli italiani soddisfazioni variabili: si va dalle buone prospettive di Matteo Berrettini a un giocatore detestato (solo sul piano tennistico) da Fabio Fognini, dalla sfortuna di Lorenzo Sonego, Marco Cecchinato e Salvatore Caruso alle possibili prospettive di Andreas Seppi e Stefano Travaglia, per finire con Jannik Sinner, piuttosto fortunato nel sorteggio del qualificato. Andiamo a scoprire nel dettaglio da cosa sono attesi i nostri giocatori. L’ordine nel quale sono citati è rigorosamente quello del tabellone.

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LORENZO SONEGO
Molto sfortunato il torinese, cui tocca in sorte Nick Kyrgios, l’idolo di casa, che è apparso in gran forma durante l’ATP Cup. C’è un precedente tra i due giocatori, ed è quello del primo turno del Masters 1000 di Cincinnati, in cui fu l’australiano a vincere per 7-5 6-4 in un’ora e 21 minuti. Nel primo evento dell’anno solo una versione di lusso dello spagnolo Roberto Bautista Agut è riuscita a disinnescare Kyrgios, protagonista di tre precedenti vittorie, la più significativa delle quali in tre tie-break contro il greco Stefanos Tsitsipas. Sonego, invece, ha perso al primo turno sia a Doha che ad Auckland, contro il serbo Laslo Djere e il polacco Hubert Hurkacz. In caso di impresa, perché di tale si tratterebbe considerate le premesse, il torinese sfiderebbe uno tra l’uruguaiano Pablo Cuevas e (più probabilmente) il francese Gilles Simon, tentando di puntare alla sfida con il russo Karen Khachanov al terzo turno.

ANDREAS SEPPI
L’altoatesino sfida uno dei giocatori più interessanti della generazione che sta tentando di imporsi all’attenzione del tennis mondiale. Miomir Kecmanovic, numero 53 del mondo e finalista lo scorso anno sull’erba di Antalya (perse contro Sonego), ha cominciato l’anno particolarmente bene, arrivando brillantemente in semifinale a Doha, prima di essere travolto dall’uragano russo chiamato Andrey Rublev, che dalla fine del 2019 sta inanellando solo vittorie. Seppi ha invece iniziato perdendo con il cinese Zhe Li nel primo Challenger di Bendigo (doveva giocarsi a Canberra), mentre ad Auckland, dopo aver battuto il francese Adrian Mannarino, ha pagato lo sforzo delle due partite in un giorno e si è arreso, non senza lottare, al britannico Kyle Edmund. Parte favorito Kecmanovic, ma per tutti vale sempre lo stesso discorso: mai sottovalutare Andreas, altrimenti le conseguenze si pagano carissime. L’altoatesino, in caso di vittoria, si regalerebbe una sfida d’antan, dai bei ricordi, con lo svizzero Stan Wawrinka.

MARCO CECCHINATO
Il siciliano è alla caccia della prima vittoria in uno Slam che non si chiami Roland Garros 2018, ma anche in quest’occasione l’appuntamento sembra dover essere rinviato. Il suo, infatti, è tra i sorteggi peggiori possibili: Alexander Zverev. Certo, il tedesco non ha brillato in ATP Cup, collezionando sconfitte (e pesante nervosismo) con l’australiano Alex de Minaur, il greco Stefanos Tsitsipas e il canadese Denis Shapovalov, ma in questo momento la distanza tra i due giocatori è davvero ampia. Dopo un 2019 in cui Cecchinato ha subito l’onda lunga della sconfitta contro il francese Nicolas Mahut al primo turno di Parigi, in questo 2020 ha perso dal francese Pierre-Hugues Herbert al primo turno di Doha e poi, ad Auckland, ha fatto sua una battaglia in due giorni con l’argentino Leonardo Mayer, prima di perdere (complici i tre tie-break) dal promettente transalpino Ugo Humbert. Dovesse riuscire il clamoroso ribaltone, al siciliano toccherebbe uno tra il norvegese Casper Ruud e il bielorusso Egor Gerasimov, buoni interpreti del veloce. Eventualmente, il terzo turno avrebbe con buone probabilità il nome del georgiano Nikoloz Basilashvili.

MATTEO BERRETTINI
Il romano è partito con due incontri di esibizione al Kooyong Classic, dove ha vinto contro l’australiano Marc Polmans e perso contro il greco Stefanos Tsitsipas, mostrando però una condizione in crescita dopo la lunga pausa (con infortunio addominale) di dicembre dopo le ATP Finals. Il suo primo avversario, l’australiano (e wild card) Andrew Harris, numero 162 del mondo, un match vinto a Bendigo (stesso Challenger di Seppi), non dovrebbe essere un problema. Berrettini avrebbe poi di fronte l’americano Tennys Sandgren (sorprendentemente ai quarti nel 2018, oggi numero 101 del ranking e con non grande fiducia) o un qualificato, ma la vera sfida sarebbe quella con il croato Borna Coric, 28° della classifica ATP e suo coetaneo. Potrebbe essere uno dei più bei terzi turni in programma, anche se Coric in ATP Cup ha faticato e il primo turno con lo statunitense Sam Querrey non è da sottovalutare. La speranza è quella di un ottavo con Fabio Fognini (comunque non scontato), in cui ci sarebbe un interessante scontro di stili. All’orizzonte ci sono Roger Federer e il canadese Denis Shapovalov.

FABIO FOGNINI
Per il secondo Slam consecutivo, il ligure si ritrova a dover affrontare il gigante americano Reilly Opelka, che in una fase della stagione con molti più problemi di natura fisica dell’attuale lo sconfisse in quattro set agli US Open. Il ligure l’ha poi sconfitto nella nuova Coppa Davis, ma per sua stessa ammissione non ama giocarci contro. Opelka, nel frattempo, si è arreso subito all’uruguaiano Pablo Cuevas ad Adelaide, mentre Fognini è andato a corrente alternata in ATP Cup e, ad Adelaide, ha perso subito dallo spagnolo Feliciano Lopez, altro giocatore che soffre particolarmente nel gioco. L’eventuale secondo turno lo giocherebbe contro il kazako Alexander Bublik o l’australiano Jordan Thompson, con ben diverse impostazioni del gioco a seconda della situazione (in particolare Bublik ha un gran servizio, spesso però incostante), mentre al terzo turno potrebbe esserci la sfida latina con l’argentino Guido Pella, che in ATP Cup ha sorpreso il croato Marin Cilic. Fognini spera di tornare agli ottavi di finale, dove i principali candidati a sfidarlo sono Matteo Berrettini e Borna Coric.

JANNIK SINNER
Il diciottenne di San Candido, al suo primo Slam in tabellone principale, si incontrerà con l’australiano Max Purcell, proveniente dalle qualificazioni, in cui ha eliminato tra gli altri il nostro Gianluca Mager. Arrivato da una partita persa, ma brillante, contro il francese Benoit Paire (che ha poi speso grandi parole di elogio per lui parlando del primo turno di Auckland su Instagram), Sinner può arrivare a quello che sarebbe l’incontro più difficile, per classifica dell’avversario, fino a questo momento: quello con il canadese Denis Shapovalov, molto brillante in ATP Cup, ma sorpreso dal rampante francese Ugo Humbert ad Auckland. L’altoatesino potrebbe lottare contro il ventenne nato a Tel Aviv, ma arrivato in Canada con la famiglia all’età di appena nove mesi. Il divario tra i due, però, al momento esiste, anche se si tratterebbe di un match interessante per molte ragioni. In caso di risultato contro le attese (e il ranking ATP), Sinner potrebbe imbattersi nel bulgaro Grigor Dimitrov, recente semifinalista agli US Open, ma partito con il freno a mano tirato nel 2020. I sogni di un ottavo con Roger Federer, per ora, appaiono destinati a restare tali.

SALVATORE CARUSO
La sfortuna colpisce il siciliano, che deve sfidare il greco Stefanos Tsitsipas, il quale a sua volta pesca per la seconda volta consecutiva un giocatore italiano al primo turno di Melbourne, dopo Matteo Berrettini lo scorso anno. Due volte sconfitto in ATP Cup, Tsitsipas si è poi giocato la carta dell’esibizione al Kooyong, mentre Caruso ha giocato le qualificazioni sia a Doha che ad Adelaide, senza superarle, ma venendo ripescato nel secondo caso (e perdendo ugualmente al primo turno contro il tedesco Jan-Lennard Struff). Di tutti i sorteggi degli italiani in quest’edizione dello Slam australiano, questo è certamente quello più nefasto, con le minori chance di successo per l’uomo che, al Roland Garros, fu capace di guadagnarsi Novak Djokovic sconfiggendo lo spagnolo Jaume Munar e distruggendo il francese Gilles Simon. Un’improbabile impresa lo porterebbe sui binari di un interessante secondo turno con, presumibilmente, il tedesco Philipp Kohlschreiber.

STEFANO TRAVAGLIA
L’uomo che in ATP Cup ha colto la più bella vittoria della sua vita, fino a questo momento, contro l’americano Taylor Fritz ha un sorteggio non semplice, ma forse anche non impossibile viste le sue recenti prestazioni. Il cileno Cristian Garin, 23 anni, numero 33 del mondo, ha nel ruolino di marcia del suo 2020 solo sconfitte, tra ATP Cup e Adelaide. Potrebbe dunque rimanere aperta la porta del successo a sorpresa, tanto più che Travaglia ha fatto seguire i fatti alla vittoria su Fritz, arrivando fino alla finale del Challenger di Bendigo (quello già presente in calendario), senza perdere un set e potendo sfidare l’americano Steve Johnson. Un successo trascinerebbe l’ascolano tra le braccia, o meglio tra gli ace, del canadese Milos Raonic o di fronte al rovescio a una mano del moldavo Radu Albot. Lo spot di terzo turno è quello di Tsitsipas. Per il ventottenne marchigiano l’importanza di questo Slam è legata anche alla difesa dei punti del 2019, in cui arrivò al secondo turno tramite le qualificazioni e poi mise in grossa difficoltà il georgiano Nikoloz Basilashvili.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LivePhotoSport.it / Roberto Zanettin

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