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Australian Open 2020, la riscossa di Camila Giorgi a Melbourne. Si vuol sfatare anche il tabù Kerber

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Il 76% di quindici ottenuti con la prima di servizio, l’80% dei punti conquistati a rete, 27 vincenti e 14 errori: numeri di una prestazione praticamente perfetta di Camila Giorgi. A Melbourne Park, lì dove l’oggi è già il domani (04.00 di venerdì 24 gennaio), si pensa a quel che sarà in questi Australian Open 2020 di tennis. Per esigenze di fuso orario, qui in Italia si fa un piccolo passo indietro, senza per questo andare a citare polemiche sanremesi sul tema “step back”.

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Sì, perché la prestazione di Giorgi ha in sé tanti significati. Ai nastri di partenza di questo torneo, la marchigiana di dubbi ne aveva molti. I problemi al polso che l’avevano costretta a giocare poco e male l’anno passato avevano causato una discesa netta in classifica, oltre la 100ma posizione del ranking. Qualcuno già l’aveva data per persa, valutando decisamente apprezzabili dal punto di vista estetico alcuni contributi Instagram ma poco proficui sul piano squisitamente tecnico. Ebbene, Camila, in barba a chi le prospettava un futuro da Influencer, ha fatto parlare il campo. I fastidi fisici, nei primi due match del Major, sembrano un lontano ricordo e il suo tennis di aggressività è tornato a far male.

Un gioco rischioso come al solito, poco ragionato in alcune circostanze, ma se in giornata devastante. E’ quanto accaduto oggi e per la povera “Sveta” (Svetlana Kuznetsova) c’è stato poco da fare. Gli scambi sono stati un progressivo avvicinamento al momento della stretta di mano. La russa si è vista, infatti, presa a pallate da Camila, ingorda nel proprio desiderio di winners. Il numero di errori limitato, citato precedentemente, ha dato energie supplementari all’azzurra e quindi il terzo turno si è materializzato. E ora? C’è un altro tabù da sfatare. Kuznetsova era tennista che Giorgi mai aveva battuto e lo stesso discorso riguarda la tedesca Angelique Kerber. Un pesante 4-0 quello che l’italiana ha nel suo storico e l’ultimo ko risale al torneo di Sydney dell’anno passato.

Come fare per invertire il trend? Giocare come oggi; concetto semplice da esprimere, ma non altrettanto da attuare. E’ evidente che la continuità di gioco di Giorgi, contro una tennista solida come la teutonica, sarà aspetto determinante e, nello stesso tempo, la ricerca del vincente potrebbe essere la vera chiave per scardinare il muro eretto dalla 32enne nativa di Brema.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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