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Australian Open 2020: Novak Djokovic, è ottava finale a Melbourne. Roger Federer sconfitto in tre set
Novak Djokovic conquista la sua ottava finale agli Australian Open nell’edizione 2020. Il serbo, numero 2 del mondo e a caccia di un primato nel ranking ATP che arriverebbe in caso di successo finale, sconfigge in semifinale Roger Federer con il punteggio di 7-6 (1) 6-4 6-3. Si tratta della quarta volta consecutiva in cui il sette volte padrone di Melbourne sconfigge lo svizzero, e della ventiseiesima occasione in cui arriva all’ultimo atto di uno dei quattro tornei maggiori. Djokovic attende ora uno tra l’austriaco Dominic Thiem e il tedesco Alexander Zverev, ma dovrà aspettare 24 ore per conoscere il nome del suo avversario di domenica. Questo perché lo Slam di Melbourne è l’unico nel quale le semifinali maschili si giocano in due giorni differenti.
Il primo game rivela subito molte difficoltà di Federer, che finisce subito sotto 0-30 e poi 15-40. Djokovic non riesce però a fare molto, perché il servizio dello svizzero è il padrone del resto del game. In maniera quasi inattesa è il numero 3 del mondo ad avere due palle break subito dopo, regalandosi il 2-0 con un passante di rovescio lungolinea in corsa che fa esplodere la Rod Laver Arena. Comincia così una fase in cui per tre volte di fila il giocatore al servizio non riesce poi vincere il game, fino al 4-1 di Federer, con il serbo che appare sorpreso di quanto accade sul campo. Lo svizzero gioca dei punti meravigliosi, si trova ancora sullo 0-40 sulla battuta di Djokovic, che per due volte si salva con il servizio e nella terza è graziato dal dritto dell’elvetico. Il numero 2 del mondo, sul 5-2, vince ancora il game ai vantaggi, poi un doppio fallo, un rovescio in rete in avanzamento, un dritto in corsa largo e un altro in rete dello svizzero consegnano a Djokovic il nuovo recupero del break. Il numero 2 del mondo, sullo slancio, riesce a raggiungere il 15-40 sul 5-5, ma un buon punto e una prima di Federer sventano il pericolo. Djokovic rischia qualcosa nel dodicesimo game, ma trova il tie-break, in cui è soprattutto il suo dritto a fare la differenza: arrivano due minibreak nei primi 5 punti e, con un paio di splendide invenzioni che portano il nome della palla corta per il 6-1 e della risposta di rovescio per il 7-1, conquista il primo set.
La fiducia di Djokovic ad inizio secondo parziale corrisponde alle difficoltà di Federer, che si prende qualche minuto per un medical time out legato ai problemi alla gamba destra che già lo avevano condizionato contro Sandgren e anche in questa giornata lo vedono essere incerto sull’appoggio della stessa più d’una volta. Il serbo comincia a mettere insieme diversi grandi punti, trovandosi sullo 0-1 15-40, ma lo svizzero si aggrappa al servizio e si salva. Anche sul 2-3 Djokovic, dopo tre game relativamente privi di emozioni, si guadagna una palla break, ma è lo stesso serbo a non controllare il dritto. Sul 4-5 in suo favore, invece, arriva a guadagnare il set point con un gran passante in corsa di rovescio sul quale Federer si allunga a rete, ma non riesce a far passare la palla dall’altra parte. Djokovic trova, quindi, una buona risposta sulla seconda successiva, lo svizzero gioca una palla corta vincente in molti casi, ma non in questo, perché il serbo non solo trova la palla, ma la trasforma in un passante stretto vincente che gli regala il 6-4.
L’inizio di terzo set vive di alcuni momenti lottati e punti di alto livello, sebbene in due sole occasioni si arrivi, nei primi cinque game, a 30, nel secondo game con Federer al servizio e un’altra nel terzo quando è invece Djokovic alla battuta. Sul 2-3 il serbo torna a spingere sull’acceleratore, si guadagna una palla break e trova un gran passante incrociato che si stampa sulla riga a sinistra dello svizzero, che può solo registrare il fatto compiuto. Federer cerca di reagire con un paio di buoni punti, ma sullo 0-30 Djokovic approfitta di un paio di palle che finiscono in rete per respirare, poi mette a segno il nono ace e quindi sale sul 5-2. Il serbo riesce anche ad arrivare sul 30-30 sul servizio dello svizzero risalendo da 30-0, ma deve andare lui alla battuta per guadagnarsi l’ottava finale australiana. I primi due punti vedono Djokovic implacabile al servizio, poi Federer s’inventa un paio di numeri dei suoi. Il serbo arriva al match point con servizio e dritto in avanzamento, e la conclusione arriva con un rovescio dello svizzero che non supera il nastro. Dopo 2 ore e 19 minuti, il 7-6 (1) 6-4 6-3 consegna la ventiseiesima finale Slam all’uomo che, in caso di successo nella stessa, riconquisterebbe il numero 1 del mondo.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: LaPresse