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Basket, EuroCup 2020: Trento e Venezia iniziano il viaggio nelle Top 16, Darussafaka e Oldenburg i primi ostacoli

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Dopo la pausa di Natale, comune a tutte le Coppe europee tranne che all’Eurolega, parte la corsa vera in EuroCup, con le Top 16 che occuperanno tutte le settimane di gennaio e la prima di febbraio, per chiudersi a marzo a causa delle contingenze Coppe domestiche e Nazionali. Domani esordiscono Trento e Venezia, inserita l’una nel girone della Virtus Bologna e l’altra in quello di Brescia.

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DARUSSAFAKA-DOLOMITI ENERGIA TRENTO (Girone E, mercoledì 8 gennaio, ore 18:15)
Si apre in Turchia il percorso della squadra di coach Nicola Brienza, qualificatasi all’ultima giornata battendo l’Unicaja Malaga. Di fronte c’è la terza del girone C (quello di Brescia), il Darussafaka, che sotto canestro è soprattutto Johnny Hamilton, centro i cui 213 centimetri si fanno sentire. Parliamo, infatti, del secondo miglior rimbalzista di EuroCup (8.50 a gara) e del miglior stoppatore della competizione (1.70 ad allacciata di scarpe). Le responsabilità offensive degli uomini allenati da Selçuk Ernak sono piuttosto ben distribuite, con lo stesso Hamilton miglior realizzatore a quota 12.1 punti di media seguito da Bonzie Colson (10.8), Jarrod Jones (10.6) e Gary Browne (10). Proprio Jones è una vecchia conoscenza del campionato italiano, avendo militato per la stagione 2016-2017 a Pesaro. Per Trento può essere un’occasione importante, dal momento che in stagione il parquet della Volkswagen Arena di Istanbul è stato violato per tre volte in EuroCup. Per l’occasione tutta la squadra, Aaron Craft e Alessandro Gentile in testa, dovrebbe essere a disposizione di Brienza, che per la terza volta su quattro partecipazioni si presenta oltre la prima fase, e nell’annata 2015-2016 riusci a volare fino alla semifinale. Dell’Aquila di allora sono rimasti Toto Forray, Davide Pascolo e Luca Lechthaler.

Queste le parole di Brienza nel presentare il match: “Iniziamo questa seconda fase di EuroCup con grande entusiasmo, con il piacere di esserci e con la consapevolezza che il livello qualitativo delle avversarie e il livello di sfida aumenta ancora. Non sarà facile, ma c’è grande volontà di provarci e di iniziare al meglio questa seconda fase di EuroCup che ci mette di fronte a tre squadre che hanno tutto per vincere la coppa“.

EWE BASKETS OLDENBURG-UMANA REYER VENEZIA (Girone F, mercoledì 8 gennaio, ore 20:00)
I Campioni d’Italia volano in Germania, nella Bassa Sassonia, per sfidare Oldenburg nell’esordio in queste Top 16. Gli uomini di Walter De Raffaele sono stati protagonisti di un percorso lineare nella prima fase, con due sconfitte iniziali seguite da otto vittorie di fila e conseguente primo posto nel girone B. L’EWE Baskets, invece, si è qualificato come terzo nel raggruppamento D, quello di Trento. Si tratta di una formazione difficile da battere in casa (4 vittorie su 5 in EuroCup, 5 su 7 in Bundesliga), il che fa il paio con le difficoltà lontano dal Taliercio della Reyer, soprattutto in campionato. In EuroCup, però, il problema scompare, viste anche le imprese su campi complicati come quello del Partizan. Oldenburg, per rinforzare il proprio roster, ha aggiunto la guardia Armani Moore, già all’Arka Gdynia in stagione e di ritorno nel club dopo l’annata 2017-2018. Il miglior realizzatore è Rasid Mahalbasic, 14.7 punti di media (anche se il centro austriaco a rimbalzo viagga a quota 6.2e), ma il motore degli uomini di Mladen Drijencic è a trazione americana, con l’ex Cantù Gerry Blakes a quota 12.3, l’ormai inamovibile Rickey Paulding (in squadra dal 2007) a 10.7 e l’ex Pistoia Nathan Boothe a 10.1. Attenzione alla vena da oltre l’arco di Philipp Schwethelm: non segna molto (5 punti a gara), ma il 55.2% da tre consiglia prudenza nella marcatura. C’è anche un terzo ex del nostro campionato, Tyler Larson, a Varese per metà stagione 2017-2018 con più ombre che luci. In casa Reyer, oltre che sulla partita, la preoccupazione è sulle assenze: Andrew Goudelock continua a non essere in grado di scendere in campo, mentre Bruno Cerella è stato operato in artroscopia al ginocchio destro.

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Credit: Ciamillo

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