Biathlon
Biathlon, Andrea Zattoni: “Dorothea Wierer vuole restare al vertice, Vittozzi sta ritrovando serenità”
Concluso il primo weekend di gare del 2020, abbiamo effettuato il punto della situazione con Andrea Zattoni, tecnico della nazionale di biathlon, per una valutazione complessiva sulle prime tappe della stagione di Coppa del Mondo. Rispetto alle aspettative su cui ci eravamo confrontati alla vigilia della tappa di Östersund, ci siamo soffermati sulla condizione e sugli stati d’animo degli azzurri quando mancano ad oggi 30 giorni al via dei Mondiali di Anterselva.
Se prima della stagione agonistica ci si chiedeva se Wierer avesse ancora motivazioni per eccellere dopo i fasti della precedente annata, nelle prime tappe ha risposto in maniera superlativa. Sugli sci è ancora più performante e ha mantenuto le sue percentuali: è abituata a partire forte e guida la classifica generale. Gareggia libera senza pressioni, ma è decisa a lottare per mantenere sulle proprie spalle il pettorale giallo.
“Dorothea si è dimostrata ancora con grande voglia di eccellere, di voler stare ai vertici della Coppa del Mondo. Lo ha fatto fino adesso, anche nelle gare di Oberhof in condizioni non facili: durante le vacanze natalizie abbiamo lavorato io e lei a casa in Val di Fiemme. Con Dorothea abbiamo lavorato intensamente rispetto ai programmi che abbiamo predisposto per tutta la squadra, chi più chi meno in base alle proprie esigenze personali. Ci siamo concentrati sia sul volume che sull’intensità e comunque quest’anno soprattutto con lei siamo arrivati a Oberhof ottenendo una buona condizione ovvero con due quarti posti, se consideriamo che lo scorso anno fu 24esima nella sprint, quindi alla fine abbiamo messo in cascina un buon lavoro che penso verrà utile e comodo durante il prosieguo della stagione”.
Chi invece ha faticato a esprimersi al livello della passata stagione è Lisa Vittozzi, che finora non è riuscita a rispettare le aspettative dopo un’estate incoraggiante. Pensi che possa ritrovare i suoi equilibri, in particolare al tiro, salendo di condizione da gennaio, oppure troverà la miglior forma in vista dei Mondiali di Anterselva?
“Per quanto riguarda Lisa anche con lei abbiamo dedicato una parte di periodo natalizio al recupero di energie mentali e anche fisiche, poi abbiamo ripreso a lavorare. Sono contento che abbia ritrovato un po’ di serenità e di tranquillità al tiro che alla fine era forse quello che è mancato nel mese di dicembre e penso che comunque la sua condizione stia crescendo sempre di più”.
Anche su Lukas Hofer e Dominik Windisch c’erano dubbi sul rendimento. Entrambi hanno risposto positivamente con due sprint consecutive nella top ten, sebbene il primo non sia ancora al top della forma per via dei problemi alla schiena, mentre Dominik per via dei classici alti e bassi al tiro. Gli aspetti più positivi consistono nel fatto che ci sono ampi margini per crescere da qui ad Anterselva.
“Per quanto riguarda i maschi alla fine le gare parlano abbastanza chiaro: Lukas ha avuto un percorso abbastanza travagliato fin da inizio stagione perché ha avuto problemi dal punto di vista della salute perché da Sjusjoen ha patito sia raffreddore che mal di gola, cosa che si è poi ripetuta durante le vacanze di Natale, in aggiunta soffre anche di un mal di schiena che lo perseguita ormai da quasi tre mesi. Non è facile riuscire a ottenere delle prestazioni buone, però stiamo lavorando per fare il meglio con lo staff medico e fisioterapico: stiamo cercando di metterlo nelle migliori condizioni per per esprimersi al meglio e per poter dare il massimo. Il discorso vale anche per Dominik Windisch, anche se è stato seguito da Klaus Höllrigl e Nicola Pozzi durante la preparazione: ha dimostrato un buon rendimento da Hochfilzen in poi, ha ben figurato però anche nella mista di Östersund. Purtroppo nella staffetta di Oberhof è incappato in una caduta tutt’altro che piacevole, speriamo che non abbia conseguenze e/o risentimenti nelle prossime gare”.
Possiamo ritenere dopo queste prime quattro tappe Thomas Bormolini l’atleta most improved, ossia che ha saputo migliorarsi di più rispetto alla scorsa stagione. Non a caso è arrivato il miglior piazzamento della carriera nella sprint di Oestersund, ma soprattutto nelle gare sui quattro poligoni potrebbe cogliere i risultati più prestigiosi…
“Thomas ha fatto un piccolo passo in avanti dal punto di vista la condizione fisica, gli manca ancora penso uno step dal punto di vista motivazionale e psicologico perché per esempio quello che ha messo insieme ieri in staffetta, ovvero un’ottima prestazione. Però ancora in gare individuali gli manca continuità perché ha ben figurato a Östersund ma non è poi riuscito a ripetersi né a Hochfilzen, né ad Annecy e nemmeno a Oberhof: i presupposti buoni ci sono, è un bravo tiratore e dal punto di vista atletico ha fatto un bel salto in avanti però adesso dobbiamo cercare di unire le due prestazioni distinte e riuscire a concretizzare una buona prestazione di biathlon per ottenere un buon risultato”.
nicolo.persico@oasport.it
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Foto: archivio privato Andrea Zattoni