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Biathlon, Dorothea Wierer è pronta a cacciare la seconda Sfera di cristallo ma il dream team norvegese fa davvero paura

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Il movimento femminile del biathlon entra nell’anno nuovo e il fondamentale mese di gennaio, nuovamente con un grosso sorriso stampato sul volto. Dorothea Wierer ha completato nel 2019 tutto ciò che si poteva desiderare: Coppa del mondo generale, Mondiale e persino difesa del pettorale giallo nelle prime tre tappe di questo inverno. Il morale per la ventinovenne altoatesina è elevatissimo, sono arrivate già due vittorie (entrambe nella Sprint) e soprattutto la grandissima reazione d’orgoglio su suolo francese tra Inseguimento e Mass start che le ha permesso di ritornare in testa alla classifica generale rintuzzando il deciso attacco delle gemelle terribili norvegesi Tirill Eckhoff e Ingrid Landmark Tandrevold.

Ed è proprio in casa Norvegia che è necessario guardare, al momento, per trovare tutte le più serie rivali di Wierer a quello che potrebbe diventare uno storico e inimmaginabile bis in Coppa del mondo. Lisa Vittozzi, dopo aver spaventato tutti in estate, è incappata in qualche errore di troppo nell’opening stagionale di Östersund e non è mai davvero riuscita a reagire al poligono a quanto successo. Il valore dell’atleta è fuori da ogni discussione e anche la passata stagione il suo mese di dicembre fu meno incisivo, tuttavia per lei sarà assolutamente fondamentale ritrovare le perfette sensazioni già a Oberhof dove la passata stagione sono arrivati i primi e unici due successi della sua carriera, altrimenti il discorso sfera di cristallo potrebbe quasi considerarsi già chiuso per lei. In modo analogo, il malanno occorso alla svedese Hanna Öberg in Francia, unito a prestazioni discrete ma mai convincenti fino in fondo nelle precedenti tappe, la ha fatta scivolare a 122 punti dalla testa della classifica, complicando oltremodo le sue ambizioni in Coppa soprattutto vista la costanza di quelle davanti.

E allora eccoci qui, a parlare, come promesso di Norvegia. Non una, non due ma ben tre sono gli assi nella manica dello squadrone scandinavo, che mai come in questa stagione si è trovato a dover gestire un’abbondanza tale di stelle di prima grandezza. Marte Olsbu Røiseland ha sorprendentemente deciso di saltare la tappa di Le Grand Bornand e il suo divario da Wierer è già di 168 lunghezze, tuttavia la ventinovenne nativa di Arendal è sempre stata la più incisiva di tutte sugli sci stretti tra Svezia e Austria e, considerando gli scarti, se dovesse trovare ottime sensazioni al poligono come è accaduto alla connazionale Eckhoff, è da considerarsi tutt’altro che fuori dalla lotta.

Discorso molto diverso invece per Tiril e Ingrid, native della stessa cittadina vicino ad Olso e ora fianco a fianco come rivali più dirette nella sfida alla nostra azzurra. La situazione tra le due è comunque differente: Eckhoff è stata davvero ingiocabile tra Hochfilzen e Annecy e, purtroppo, l’impressione è che se la fiducia ritrovata al tiro anche grazie al nostro Patrick Oberegger dovesse continuare a dare questo tipo di risultati in modo continuativo, il discorso Sfera di cristallo potrebbe davvero finire senza neanche iniziare. La prepotenza sugli sci, da sempre tratto caratteristico della scandinava, la rende molto complicata da battere per tutte quando le percentuali sono dalla sua, quindi molto di quanto accadrà dipenderà dalle sue mani. E’ tuttavia quantomeno ottimistico (o pessimistico, dipende dal verso dal quale la si guarda) pensare che un’atleta da 75% in carriera possa diventare improvvisamente da 93% come lo è stata nelle ultime quattro prove individuali, dominate, quindi la situazione resta ampiamente da monitorare. Tandrevold invece sta regalandosi una costanza di risultati encomiabile, sta sparando col 90% (percentuale molto sporcata dall’ultima Mass) e pare poter dunque rappresentare il ruolo di costante spina nel fianco delle avversarie da qui alla fine, costringendole a non commettere alcun passo falso. Dopo tutto, proprio la giovane norvegese e Wierer sono le uniche ad essere sempre andate a punti tra la passata stagione e l’inizio di questa, e non è un caso che le ritroviamo entrambe lì davanti.

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Foto: Federico Angiolini

michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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