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Biathlon, la Francia spezza il dominio della Norvegia e si impone nella staffetta di Ruhpolding! Austria a podio, Italia lontana

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Nella staffetta maschile di biathlon a Ruhpolding, sede della quinta tappa della Coppa del mondo 2019/2020, la Francia domina dal primo all’ultimo metro interrompendo la striscia di sette vittorie consecutive stagionali nel format (tra uomini e donne) della Norvegia. I transalpini sono partiti in maniera perfetta già con il lancio di Emilien Jacquelin, non hanno mai dovuto guardarsi indietro e sono riusciti a costruire un buon buco grazie a Martin Fourcade, che ha facilitato il compito di Simon Desthieux e Quentin Fillon Maillet. I quattro frazionisti norvegesi alla fine pagano 1’12” dopo una prova complicatasi fin dall’inizio per via di qualche ricarica di troppo, dieci rispetto alle sei dei vincitori. In terza posizione un altro ritorno eccellente, l’Austria, che al termine della migliore prova di stagione (solamente quattro ricariche totali) ritrova il podio dopo oltre un anno (l’ultimo fu a Oberhof 2019), chiudendo a 1’24”.

La Russia (+1’32”) riesce a tenersi alle spalle i padroni di casa della Germania (arrivata a 2’13” ma rialzatasi nel finale) ed entrambe sono a tutti gli effetti le deluse di giornata per aver mancato il podio. Per i primi citati il problema principale resta il passo sugli sci, visto che il quartetto è stato ancora una volta molto preciso ma ha faticato a restare attaccato alle code dei rivali in quasi tutte le frazioni. I tedeschi invece devono recriminare le tante ricariche utilizzate dai primi due frazionisti, che hanno costretto Arnd Peiffer e Benedikt Doll a una furiosa rimonta non completata. La staffetta dell’Italia invece si è spenta sul nascere, con Lukas Hofer che non è riuscito a mettere da parte i grossi problemi al tiro che in questo 2020 lo hanno fatto sprofondare anche nelle prove individuali ed è stato costretto a girare nella serie in piedi. Alla fine per gli azzurri, dopo tre discrete frazioni di Thomas Bormolini, Daniele Cappellari e Dominik Windisch, è arrivato un dodicesimo posto a 5’18” dalla vetta.

La Cronaca

La prima frazione di Jacquelin è incisiva e, con una ricarica utilizzata riesce a regalare un grande vantaggio ai suoi compagni visti soprattutto i problemi di Dale nel primo poligono Tuttavia, esattamente come avvenuto nella Sprint, l’ultima tornata del transalpino è stata davvero letargica e tutti si sono riavvicinati. In seconda posizione una super Cina, la Norvegia cambia a 22″, poi un ottimo Femling tiene davanti anche la Svezia a 28″. Purtroppo i recenti grossissimi problemi di Lukas Hofer al tiro hanno colpito anche oggi, costringendo l’azzurro a girare nel poligono in piedi e, di fatto, rinunciare fin da subito ad ogni sogno di podio.

La frazione di Martin Fourcade inizia nel migliore dei modi con uno zero a terra, eguagliato da Eliseev che porta la Russia in seconda posizione. Bene ancora la Svezia con Nelin mentre continuano a sbagliare seppur senza girare sia Norvegia che Germania che escono dal terzo poligono rispettivamente a 46″ e a un minuto dalla testa. Bormolini è autore di una solidissima prima tornata e con il 5/5 si riporta sulle code del tedesco. Fourcade chiude senza alcuna esitazione anche i bersagli in piedi e la Francia vola via con un margine sempre più importante. L’austriaco Eder è il più rapido degli inseguitori e scavalca Eliseev nonostante entrambi abbiano commesso un errore, Bjoentegaard e Nawrath ancora imprecisi e sprofondano ben oltre il minuto e 20. Bormolini è costretto a lavorare moltissimo con tutte le ricariche a disposizione ma alla fine evita il giro di penalità e paga quasi due minuti, uscendo dal poligono insieme allo svedese Nelin che deve invece imboccare i 150 metri aggiuntivi. Al cambio Desthieux può contare su 1’19” su Norvegia e Austria, a 1’40” la Russia accompagnata da Slovenia e Bielorussia, la Germania a 1’56” e l’Italia insieme alla Svezia a 2’15” in quattordicesima posizione.

Tarjei Boe rosicchia qualcosa a Desthieux nel primo giro, inseguito a ruota da Leitner. Una ricarica per il leader nella prima serie mentre gli inseguitori sono tutti puliti e il margine rispetto allo scandinavo si riduce di una decina di secondi sul minuto e 7 secondi. Anche Russia e Germania trovano ottime serie con Latypov e Peiffer e restano in lotta per il podio con Slovenia e Bielorussia, bene pure Cappellari che con un solo bersaglio mancato non perde troppo dai rivali e resta in zona Svezia. Sugli sci però Boe non riesce a guadagnare ulteriormente e lo stesso divario tra le due favoritissime della gara si presenta prima della serie in piedi. Oggi però sembra decisamente la giornata della Francia, Desthieux affronta il poligono in piedi con cattiveria e decisione, coprendo tutti i bersagli e allonantando ogni spauracchio con l’errore di Tarjei Boe che torna a 1’16”. Austria ancora terza a 1’27 con un ottimo Leitner, poi Russia e Germania continuano la risalita con due eccellenti frazioni di Latypov e Peiffer. Serie velocissima di Cappellari in piedi ed esce dodicesimo dal poligono a 3’23”. Francia cambia con 1’25” sulla Norvegia e 1’42” sull’Austria, poi a caccia del podio Peiffer si mangia tutti nel terzo giro e la Germania comanda il gruppo di Slovenia, Bielorussia e Russia a due minuti tondi. Il giovane classe 1997 italiano paga molto nell’ultima tornata e passa il testimone a Windisch con 4’32”.

Il quartetto di inseguitori del podio procede insieme, davanti invece Fillon Maillet guadagna e anche parecchio su Christiansen. Qualche sbavatura a terra per il transalpino c’è, ma il vantaggio era talmente elevato (1’40” ad entrata poligono) che il problema per la vittoria non si pone nemmeno. Il norvegese li prende tutti ma esce a 1’18”, Eberhard si complica la vita e viene riacciuffato da Loginov, mentre Doll perde qualche secondo in più con le ricariche. Salta per aria la Bielorussia con Yaliotnau. Anche Windisch pasticcia al poligono e il ritardo sale sui 5 minuti. La serie in piedi è la specialità di casa Fillon Maillet e nonostante anche qui qualche bersaglio mancato riparte in totale sicurezza verso la vittoria. Christiansen esce con 5/6 e per la Norvegia arriva un sicuro secondo posto. Dietro il numero lo fa Eberhard che chiude tutti i bersagli e porta a scuola Loginov. Doll prova a lanciarsi a caccia del russo con 16″ di distacco, ma per il podio non c’è assolutamente nulla da fare. Alla fine però Loginov non si fa sorprendere e le prime cinque posizioni restano congelate. Windisch col 5/6 in piedi porta si assicura il dodicesimo posto.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: F.Angiolini

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