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Biathlon, la Norvegia vuole il poker nella Staffetta femminile di Ruhpolding 2020. Italia con Dorothea Wierer

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La quinta tappa della Coppa del mondo 2019/2020 di biathlon ha superato con successo le prime due giornate riservate alle sprint e ora è arrivato il momento delle staffette. Alla Chiemgau Arena di Ruhpolding (Germania) è infatti in programma tra oggi e domani la quarta prova a squadre della stagione per entrambi i sessi, prima di lanciarsi negli inseguimenti di domenica che saranno fondamentali in chiave classifica generale.

La Norvegia arriva a questa prova da imbattuta e assoluta favorita. Al momento ipotizzare che un qualsiasi team possa riuscire a battere sul campo il quartetto che ha dominato tutte e tre le precedenti 4×6 km di questo inverno sembra davvero difficile. Nonostante questo c’è da notare come in questo avvio di 2020 si sia verificato un grosso calo sia di Karoline Knotten, che aveva stupito oltremodo a dicembre, che di Ingrid Landmark Tandrevold, passata in dieci giorni da sfidante per la sfera di cristallo a raccogliere solamente 32 punti nelle tre prove individuali di questo nuovo anno solare, perdendo completamente la proverbiale precisione che la aveva contraddistinta fino a Le Grand Bornand. Certo, le Marte Olsbu Røiseland e Tiril Eckhoff di questo momento sono in grado di tenere a galla da sole qualsiasi staffetta ma la partita in caso di qualche errore di troppo potrebbe anche aprirsi. Le principali indiziate a provarci sembrano essere le svedesi, soprattutto dopo quanto è riuscita a far vedere in positivo Hanna Öberg nella sprint di mercoledì. A fare compagnia a lei, Linn Persson e Mona Brorsson non ci sarà la sorellina Elvira, qui sostituita da Anna Magnusson, ma il compito di dare fastidio alle rivali resta comunque complicato.

Dietro alle due principali contendenti troviamo Francia, Svizzera e Germania con prospettive di podio, in una lotta in cui potrebbero davvero inserirsi in tante qualora le percentuali non risultassero perfette. Le elvetiche sono state la maggiore rivelazione delle staffette di questo inverno, trovando due podi e buttando letteralmente via il terzo la settimana scorsa, ma la storia più particolare riguarda la Germania. Le padrone di casa, in campo femminile, hanno storicamente dominato in lungo e in largo questo format di gara, vincendo (nelle 28 competizioni totali disputate) per ben 12 volte e piazzandosi seconde per altre 10! In particolare in tutte e 16 staffette tra il 1992 e il 2009 le tedesche si sono classificate prime o seconde, una striscia clamorosa che si è interrotta nel 2010 paradossalmente proprio grazie a Magdalena Neuner, che pasticciò oltremodo nel tiro in piedi e costrinse le compagne ad una delle quattro 4×6 km di sempre in cui la Germania non finì neanche a podio. Ad eccezione della Russia (seconda a quota 5 vittorie) nessun’altra nazione ha mai vinto più di due staffette femminili alla Chiemgau Arena, compresa la Norvegia.

L’Italia sarà al via con Lisa Vittozzi, Michela Carrara, Dorothea Wierer e Federica Sanfilippo. Con una grande prova al poligono da parte delle due atlete più a rischio in seconda e quarta frazione il podio sarebbe tutt’altro che un’utopia, soprattutto dopo i buoni segnali dati dalla giovane valdostana in queste prime apparizioni nel circuito maggiore. Le azzurre qui hanno raccolto solamente due podi, entrambi negli ultimi quattro anni, con il terzo posto del 2016 (Vittozzi, Oberhofer, Runggaldier, Wierer) e il secondo del 2018 (Vittozzi, Wierer, Gontier, Sanfilippo).

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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