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Biathlon, Wierer pronta a interrompere l’egemonia di Eckhoff nella Sprint di Oberhof 2020, Vittozzi a caccia di risposte

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Venti giorni dopo le fatiche di Le Grand Bornand la stagione 2019/2020 del biathlon riparte dalla Germania. Ci si sposta in Turingia verso una delle classiche del calendario, Oberhof, che ha esordito nel 1991 ed è diventata da vent’anni a questa parte un appuntamento fisso delle prime settimane di gennaio. Un mese ricco di azione, il primo di questo 2020, che si sposterà poi in Baviera a Ruhpolding e infine in Slovenia a Pokljuka per chiudere il trittico di preparazione agli ormai imminenti Mondiali di Anterselva.

In campo femminile si riparte dunque ancora con una certezza tutta azzurra. Dorothea Wierer è riuscita infatti a difendere il proprio pettorale giallo di leader della classifica generale dall’attacco delle indiavolate norvegesi Ingrid Tandrevold e Tiril Eckhoff e si presenta in una località dove per lei sono arrivati in carriera due secondi posti, nella Sprint del 2015 e nell’Inseguimento del 2018. In questa stagione la ventinovenne altoatesina può, però, vantare due successi nel format sui due poligoni, fattore che può essere determinante per darle ancora più fiducia in vista della gara che scatterà alle 14:30.

Eckhoff viene però da quattro vittorie consecutive, competizioni nelle quali ha sparato colpendo 65 dei 70 bersagli totali. La coetanea di Dorothea sta letteralmente volando sulle ali dell’entusiasmo grazie anche alla cura del tecnico azzurro Patrick Oberegger, ha festeggiato le festività nel Bel paese ad Anterselva e se dovesse continuare a dimostrare questo tipo di progressi al tiro diverrebbe davvero complicato per tutte anche solo pensare di poterla sfidare. Non va certo sottovalutato il fatto che Oberhof sia unanimemente considerato il poligono più complicato tra quelli del calendario, per via di un lungo tratto in falsopiano da percorrere prima di posizionarsi sulle piazzole, quindi il test che attende la fuoriclasse scandinava sarà doppiamente provante.

La “cugina gemella” Tandrevold si presenta invece in Germania con un ammirevole 90% complessivo al tiro in competizioni individuali stagionali, un dato oltretutto sporcato dall’opaca mass start conclusiva ad Annecy. Tra le atlete di classifica la sola Wierer è l’unica a restare vicina ad una tale precisione (86,4%) mentre tutte le altre pagano più di quattro punti percentuale di differenza. Certamente questo è un fattore che potrebbe aiutarla molto in una situazione complicata da gestire come quella bavarese.

Da valutare poi il rientro delle due grandi assenti, per motivi diversi, a Le Grand Bornand. La svedese Hanna Öberg sembra aver superato definitivamente il malanno che l’aveva colpita dopo la Sprint francese e potrebbe tornare più agguerrita che mai, consapevole che se l’obiettivo restasse la Coppa del mondo è necessario cominciare a mettere in cascina molti punti fin da questa settimana. Lo stesso discorso vale per l’altra norvegese Marte Olsbu Røiseland, la più temibile sugli sci stretti nelle prime due tappe ma poi stranamente tornata in patria invece che presentarsi in Francia. Il gioco degli scarti la tiene ancora ampiamente in lotta per le posizioni che contano, ma d’ora in avanti per lei è tassativo non sbagliare più, a cominciare da questa settimana in una località come Oberhof dove non ha mai trovato il podio.

Apriamo poi il capitolo Lisa Vittozzi, che, al contrario, vanta su queste nevi i migliori ricordi della sua carriera riferiti proprio alla passata stagione. La sappadina riuscì infatti nell’impresa di conquistare la doppietta Sprint-Inseguimento, iniziando di fatto in quel modo la rincorsa alla Coppa del mondo poi svanita nelle ultimissime competizioni. Quest’anno il trend di inizio stagione è stato fin qui davvero sotto tono e quindi l’obiettivo primario diviene quello di rialzare la testa, ritrovare le migliori sensazioni al tiro e magari portare a casa anche un podio individuale che potrebbe sbloccarle la testa. In casa Italia, oltre a Nicole Gontier e Federica Sanfilippo, farà il suo esordio assoluto la classe 1997 Michela Carrara. La valdostana, campionessa mondiale junior nella Sprint a Brezno Orsblie nel 2017, riesce quindi a raggiungere la Coppa del mondo dopo un paio d’anni di purgatorio dovuti ad alcuni problemi fisici e al tiro ed è chiamata a incamerare esperienza in vista del futuro.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: Pentaphoto

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