Ciclismo
Campionati Italiani ciclocross 2020: Dorigoni sfida Bertolini tra gli uomini, duello Lechner-Arzuffi tra le donne
I campionati italiani di ciclocross 2020 che si terranno questa domenica a Schio, in provincia di Vicenza, si prospettano i più interessanti da molti anni a questa parte. Nel nuovo millennio sono stati solo cinque i crossisti che si sono aggiudicati il tricolore tra gli uomini Elite, vale a dire Daniele Pontoni, Enrico Franzoi, Marco Aurelio Fontana, Luca Braidot e Gioele Bertolini. Proprio quest’ultimo si è imposto per ben tre volte su quattro edizioni disputate dal 2016 ad oggi (solo nel 2018 perse il titolo di campione nazionale per mano di Luca Braidot).
Quest’anno, però, i favori del pronostico non sono dalla parte di Gioele, il quale ha trascurato un po’ il cross per concentrarsi sulla mountain bike nella speranza di strappare un pass per le Olimpiadi. A partire in prima fila, infatti, sarà l’astro nascente del pedale azzurro Jakob Dorigoni, al momento l’atleta che può vantare i migliori risultati nella disciplina sia in Italia che all’estero tra quelli che si presenteranno al via della gara uomini Elite. Jakob, classe 1998 e, dunque, ancora U23, ha esordito tardi nel cross in questa stagione a causa di un infortunio, ma è stato capace di vincere le gare internazionali di Brugherio e Vittorio Veneto, battendo, nella seconda, oltre a Bertolini, anche un crossista del calibro del ceco Michael Boros che negli anni ha conquistato tantissime top-15 e diverse top-10 in gare di Superprestige, DVV Verzekeringen Trofee e Coppa del Mondo. Dorigoni, oltretutto, ha dato prova del suo valore anche in campo internazionale: in Coppa del Mondo U23 ha agguantato il podio a Namur e lo ha sfiorato a Zolder, mentre tra gli Elite è giunto 15esimo all’Avondcross di Diegem, gara storica che fa parte del Superprestige. In quell’occasione si è anche messo dietro un certo Zdenek Stybar.
Non sono molti i crossisti che possono pensare di inserirsi nel duello tra Dorigoni e Bertolini. I gemelli Luca e Daniele Braidot e Nadir Colledani, gli atleti che possono contare sulla cilindrata maggiore insieme ai sopraccitati, sono praticamente all’esordio stagionale. I tre negli anni si sono concentrati sempre più sul cross country, disciplina di cui sono degli assi (Luca è 13esimo nel ranking mondiale, Nadir 28esimo e Daniele 32esimo) e hanno messo un po’ da parte il ciclocross, trascurandolo financo più del solito in questa stagione per preparsi al meglio all’annata olimpica che li aspetta
Potrebbero, dunque, giocarsi un posto sul podio anche il vincitore del Giro d’Italia ciclocross Cristian Cominelli, l’Highlander Martino Fruet, ancora competitivo a livello nazionale nonostante i suoi 42 anni, e Nicolas Samparisi, quest’anno vincitore della gara svoltasi sul durissimo circuito di Saccolongo, 40 anni fa teatro dei campionati del Mondo vinti da Albert Zweifel tra gli Elite e da Vito Di Tano tra i dilettanti.
Atteso un grande duello in una prova femminile che si preannuncia spumeggiante, anche per via del fatto che le tre categorie maggiori (Elite, U23 e junior) gareggiano insieme. Eva Lechner, vicecampionessa d’Europa in carica, ha vinto 10 campionati nazionali su 11 disputati dal 2009 a oggi. La sua grande rivale, Alice Maria Arzuffi, l’unica azzurra capace di ottenere dei successi parziali in Superprestige nelle ultime due stagioni (prima a Gavere e, poi, a Boom), invece, si è dovuta accontentare di collezionare quattro piazze d’onore dal 2015 a oggi. Il livello delle due è da sempre molto simile, probabilmente Arzuffi può fare affidamento su un motore leggermente superiore, ma ha delle lacune in fase di partenza, che sovente, oltretutto, la costringono a iniziare le gare lontano dalla testa della corsa, al contrario della rivale che è una delle migliori al mondo in questo fondamentale.
Dietro alle due grandi, ad ogni modo, c’è un plotone di giovanissime pronte a dare battaglia. Francesca Baroni, classe 1999, quest’anno ha dominato nelle gare del calendario italiano e ha vinto la classifica generale sia del SMP Master Cross che del Giro d’Italia ciclocross. Inoltre, si è piazzata al sesto posto agli Europei U23 di Silvelle e durante le feste si è cimentata anche nelle gare del calendario belga in cui ha conquistato un 15esimo posto all’Azencross di Loenhout, prova di DVV Verzekeringen Trofee, e un 17esimo a Zolder in Coppa del Mondo. Ottime prestazioni in campo internazionale le ha fatte anche Rebecca Gariboldi, 23 anni lo scorso dicembre, la quale ha ottenuto tanti bei risultati in Svizzera (nazione le cui gare, a livello di partecipazione, sono inferiori solo a quelle delle tre Challenge e alle altre corse che si svolgono in Belgio), tra cui un successo a Lucerna, un secondo posto al Radcross di Illnau e un quarto e un sesto posto nelle prove di Hittnau e Aigle di EKZ Cross Tour (quarto circuito più prestigioso del globo dopo Superprestige, DVV e Coppa del Mondo). Inoltre, Rebecca è anche giunta 14esima in una gara fiamminga: l’Ambiancecross di Wachtebeke.
Non sono da sottovalutare in ottica podio neanche Sara Casasola, altra giovanissima che quest’anno ha vinto a Brugherio, Saccolongo e Jesolo, Silvia Persico, quarta nella tappa di Aigle di EKZ Cross Tour e sempre quarta ai Mondiali U23 di Bogense del 2019, la 19enne Gaia Realini, 7° agli Europei U23 di Silvelle, e le veterane Alessia Bulleri e Anna Oberparleiter. Un po’ un’incognita, invece, Chiara Teocchi, stella assoluta da U23, quando vinse due Europei, e già terza ai nazionali l’anno scorso, la quale, però, nell’ultimo periodo non ha attaccato spesso il numero alla schiena nel ciclocross poiché si sta concentrando principalmente sul cross country.
Per quanto concerne la prova U23, data l’assenza di Dorigoni che gareggerà con i grandi, sembra tutto apparecchiato per un successo di Filippo Fontana, ragazzo che quest’anno ha vinto il SMP Master Cross mettendosi dietro tutti gli Elite e che è stato capace di arrivare 10° a Tabor in Coppa del Mondo U23. I rivali più temibili sono Antonio Folcarelli, in top-20 in Coppa del Mondo U23 a Namur, Federico Ceolin e Davide Toneatti.
La gara junior è quella, donne a parte, che può vantare il livello più alto. Ben tre, infatti, sono i ragazzi al via che hanno ottenuto grandi risultati in campo internazionale. Si dividono i favori del pronostico Davide De Pretto, 6° agli Europei di categoria di Silvelle e 2° in Coppa del Mondo juniores a Tabor (battuto solo dall’enfant prodige Thibau Nys) e Filippo Agostinacchio, 5° nella prova di Namur di Coppa del Mondo, 10° in quella di Zolder, 5° all’Azencross di Loenhout, tappa di DVV Verzekeringen Trofee, 13° nel GP Sven Nys di Baal, altra frazione dell’ex Trofeo della Gazzetta di Anversa, e 9° all’Avondcross di Diegem, in Superprestige. Agostinacchio, inoltre, a inizio stagione vinse anche la tappa di Aigle di EKZ Cross Tour juniores.
Appena dietro, nei pronostici, troviamo Lorenzo Masciarelli, un ragazzo che vive in Belgio e che quest’anno è giunto 7° al Koppenbergcross, gara inaugurale del DVV Verzekeringen Trofee, 8° a Meulebeke, 14° a Gavere in Superprestige, 15° agli Europei di Silvelle e 10° al Flandriencross di Hamme, al GP Sven Nys e al Silvestercross di Bredene. Non vanno sottovalutati, ad ogni modo, nemmeno Bryan Olivo, 13° a Zolder e capace di battere sia De Pretto che Agostinacchio a Brugherio, il figlio d’arte Kevin Pezzo Rosola, di recente vincitore a Lucerna, Cristian Calligaro e Manuel Capra.
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Foto: Live Photo Sport