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Dakar 2020: Carlos Sainz campione a 57 anni, Honda torna a vincere nelle moto dopo 31 anni con Brabec

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Dopo oltre 5000 chilometri di prove speciali distribuite su dodici tappe massacranti è andata in archivio la Dakar 2020, organizzata per la prima volta in Arabia Saudita dopo una parentesi di dieci anni in Sud America. La 42ma edizione della “Maratona del Deserto” ha regalato grande spettacolo fino al traguardo di Qiddiya, in cui sono stati incoronati i nuovi campioni nelle cinque categorie principali della manifestazione: auto, moto, quad, camion e SSV.

Degno di nota in primis il trionfo tra le auto di Carlos Sainz, arrivato al termine di una battaglia tiratissima con la Toyota del qatariota Nasser Al-Attiyah e con la Mini del leggendario francese Stephane Peterhansel. Il madrileno, due volte campione del mondo rally, ha compiuto una vera e propria impresa centrando il suo terzo successo alla Dakar dopo le affermazioni del 2010 e del 2018. Insieme al copilota Carlos Cruz, Sainz ha scritto una pagina indelebile della storia del motorsport migliorando il record (da lui detenuto) di vincitore più anziano del rally raid più importante al mondo con i suoi 57 anni, 9 mesi e 5 giorni.

Nella corsa delle moto è arrivato un successo altrettanto storico da parte di Honda, che ha interrotto la striscia vincente della KTM (sul gradino più alto del podio nelle ultime 18 edizioni consecutive) tornando ad imporsi dopo un digiuno lungo 31 anni (nel 1989 vinse il francese Gilles Lalay). Si tratta di un trionfo importante anche a livello individuale per il 28enne Ricky Brabec, divenuto il primo americano di sempre a vincere una Dakar (precedendo di pochi minuti il connazionale Casey Currie negli SSV) dopo l’immensa delusione della scorsa edizione in cui dovette ritirarsi a tre tappe dalla fine quando si trovava davanti a tutti nella generale.

Annata trionfale per il cileno Ignacio Casale, dominatore incontrastato tra i quad dopo l’infelice parentesi del 2019 con gli SSV. Il 32enne di Santiago del Chile ha raggiunto l’argentino Marcos Patronelli in vetta alla graduatoria all-time a quota tre primi posti in questa categoria, stabilendo anche il nuovo primato assoluto di vittorie di tappa (23). Prosegue nel frattempo l’egemonia della Russia tra i camion, con il Team Kamaz capace di aggiudicarsi le ultime quattro Dakar consecutive e sette delle ultime otto. Quest’anno il successo è andato al 43enne Andrey Karginov, il quale ha potuto festeggiare la sua seconda affermazione in carriera nella Maratona del Deserto (la prima fu nel 2014) interrompendo la striscia di tre successi di fila del connazionale Eduard Nikolaev.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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