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Dakar 2020, Fernando Alonso si prepara per la seconda metà della gara con la voglia di crescere

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La Dakar 2020 si concede un giorno di riposo a Riyadh e non senza ragione. I primi sei giorni di gare, infatti, si sono dimostrati, come sempre, durissimi. Anche se il percorso non è più quello storico della Parigi-Dakar o quello sudamericano degli ultimi anni, anche il deserto dell’Arabia Saudita ha messo alla frusta i protagonisti ed i loro mezzi. Vincere questa corsa, la “più dura del mondo” non è da tutti, e se ne sta accorgendo anche Fernando Alonso.

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Lo spagnolo, dopo l’addio alla Formula Uno, ha deciso di cimentarsi in diverse sfide, quasi tutte realizzate. Dalla vittoria al Mondiale WEC, al trionfo nella 24 Ore di Le Mans, fino a quello solamente sfiorato della 500 Miglia di Indianapolis. Da qualche mese, invece, l’asturiano si è messo in testa di affrontare l’avventura alla Dakar e, da estremo professionista quale è, la sta completando nel migliore dei modi.

Dopo una preparazione accuratissima, l’ex campione del mondo della Formula Uno, si è presentato al via della Dakar, a Jeddah, con tanti punti di domanda ma, contemporaneamente, con la sua solita voglia di ben figurare. Uno come lui, dopotutto, non lascia nulla di intentato. Se prende parte ad una gara lo vuole fare al proprio massimo e, nonostante sia solamente un rookie in questo tremendo rally raid, l’iberico non sta certo deludendo le attese.

Sia ben chiaro, nessuno, lui in primis, poteva immaginare di poter lottare per la classifica generale sin dalla sua prima volta alla Dakar, ma il suo percorso sta procedendo in maniera interessante. Fernando Alonso, assieme al suo connazionale Marc Coma, si sta dimostrando decisamente solido. Efficace, senza correre troppi errori e con l’unico intoppo della seconda tappa, nella quale ha ceduto due ore e trenta per colpe non sue. I rischi, quindi, li lascia ai vari Carlos Sainz, Nasser Al-Attiyah o Stephane Peterhansel, che puntano al successo finale. Il portacolori del team Toyota Gazoo, invece, sta facendo esperienza e proverà a togliersi qualche soddisfazione fino al termine della competizione.

Un successo di tappa non sarà semplice da conquistare, ma nemmeno impossibile. Essere uscito subito di classifica permette allo spagnolo di correre con la mente libera e di fare esperienza. Da domani, tuttavia, non potrà certo rilassarsi, anzi. Dovrà tirare fuori gli artigli. La Dakar 2020 entra nel vivo e propone le sue difficoltà massime.

Si inizierà con la Riyadh – Wadi Al-Dawasir (741 km, 546 km di speciale), quindi l’ottava tappa Wadi Al-Dawasir – Wadi Al-Dawasir (713 km, 474 km di speciale), la nona Wadi Al-Dawasir – Haradh (891 km, 415 km di speciale), la decima Haradh-Shubaytah (608 km, 534 km di speciale), l’undicesima Shubaytah – Haradh (744 km, 379 km di speciale) prima del gran finale con la dodicesima Haradh – Qiddiyah (447 km, 374 km di speciale).

Una serie di sfide davvero importanti. Per Fernando Alonso sarà fondamentale portare la sua vettura al traguardo in questo suo esordio nella corsa più dura del mondo. Concludere nella top 10 non sarà facile visto l’enorme ritardo accumulato, ma con un campione simile “mai dire mai”. Non ci rimarrà che gustarci l’ultima settimana della corsa in territorio saudita, per vedere se l’ex McLaren e Ferrari sarà in grado di stupirci ancora una volta.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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