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Rally
Dakar 2020, Marc Coma su Fernando Alonso: “Non era facile comunicare con lui, per il rispetto che provavo…”
Se si fa un piccolo viaggio indietro del tempo, a poco più di un anno fa, il 43enne catalano Marc Coma mai si sarebbe aspettato di tornare in scena nella Dakar. Lui, capace di imporsi nell’affascinante rally raid più famoso del mondo in cinque circostanze (successi arrivati nel 2006, nel 2009, nel 2011, nel 2014 e nel 2015), si era legato ormai al marchio KTM, casa con la quale si era portato a casa le proprie vittorie, diventando General Manager nella sede iberica.
Ecco che serviva un pilota come Fernando Alonso a far virare il percorso di Coma verso qualcosa di agonistico, ricoprendo un ruolo complicato come quello del navigatore, al fianco dell’asturiano. A bordo della Toyota Hilux la coppia ha cercato di trovare nel più breve tempo possibile la “chimica” giusta, per capire come comunicare al meglio. “Se me lo avessero detto 12 mesi fa non ci avrei creduto e ora sono contento del lavoro che abbiamo svolto. Abbiamo migliorato giorno dopo giorno le nostre prestazioni. E’ chiaro che la prova del nove sarà in questa competizione. Posso comunque dire che abbiamo effettuato una preparazione molto intensa e accurata, con l’obiettivo di conoscere al meglio la macchina. Non avevo mai avuto modo di lavorare con Fernando (Alonso ndr.) e all’inizio non era facile comunicare con lui, per il rispetto che provavo…ma il mio ruolo mi ha imposto di far valere certi aspetti nella guida. Una buona parte del successo in una Dakar si basa proprio sulla fiducia tra pilota e navigatore“, ha sottolineato Coma (fonte: Marca).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse