Seguici su

Rally

Dakar 2020: Sainz e Brabec comandano tra le auto e le moto, attenzione alla seconda settimana!

Pubblicato

il

Si tira un po’ il fiato in Arabia Saudita, sede per la prima volta nella storia della Dakar. Il rally raid più famoso del mondo è al giro di boa, dopo che sei tappe sono andate in archivio. Nell’alternarsi di scenari più o meno affascinanti e tra dune impervie e la presenza di sassi ben “camuffati”, gli equipaggi devono fare i conti con quanto è stato ottenuto, oltre che con i danni riportati per criticità tecniche di vario genere.

Tra le moto lo statunitense Ricky Brabec, forte di due vittorie nella terza e nell’ultima stage, comanda la graduatoria generale con 20’56” sul cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna) e con 25’39” sul centauro della KTM Toby Price, campione in carica. Un vantaggio consistente ma non rassicurante quello dell’americano, soprattutto pensando che nella seconda parte della “Maratona del deserto” bisognerà fare i conti anche con le tappe più lunghe, come ad esempio la Marathon del 15 gennaio, che parte da Haradh e arriva a Shubaytah. Una corsa di resistenza nella quale orientarsi nel territorio desertico non sarà affatto facile, richiedendo tantissima abilità nella navigazione. Aspetti ben noti allo spagnolo Carlos Sainz, due volte vincitore della Dakar e leader della classifica tra le auto su Mini, vantando 7’48” di margine sul vincitore della stagione passata Nasser Al-Attiyah (Toyota) e 16’20” sul compagno di squadra Stephane Peterhansel, Mr Dakar, con le sue 13 vittorie. Fino ad ora la condotta dell’iberico è stata perfetta e la voglia di aggiornare la voce “vittorie” del 2010 e del 2018 è molta. Tuttavia, il qatariano e il francese non staranno lì a guardare, avendo ancora un ritardo non così importante da recuperare. In particolare Peterhansel, a segno nella stage 6, sembra aver trovato feeling con il navigatore portoghese Paulo Fiuza, dopo che alcuni problemi di comunicazione (scarsa conoscenza dell’inglese per entrambi) avevano un po’ fatto preoccupare. Il transalpino, inizialmente, avrebbe dovuto partecipare in compagnia della moglie Andrea, costretta però a dare forfait per un’indisposizione fisica.

Dando, quindi, uno sguardo alla classifica, si può pensare che siano i primi tre a giocarsi il successo finale, a meno di contrattempi e disastri, visto che il saudita Yazeed Al-Rajhi (Toyota) è a 36’48”, ma in una corsa di questo genere tutto può accadere. Ne sanno qualcosa Fernando Alonso e Marc Coma che in queste prime sei tappe hanno dovuto fare buon viso a cattivo gioco spesso e volentieri. Il due volte campione del mondo di F1, vedette di questa competizione, è attualmente in 16ma posizione a 3h18’38” dal vertice. Nando ha pagato dazio nella seconda stage, nel corso della quale, a causa di un sasso, ha danneggiato seriamente la sospensione anteriore della sua Toyota Hilux, rimanendo fermo quasi tre ore in attesa dell’assistenza. Un vero peccato, perché Alonso ha dimostrato di migliorare il proprio feeling con la macchina, piazzandosi nella top-10 delle singole tappe con costanza. L’obiettivo sarà quello di far parte dei migliori dieci al termine della competizione e il target non sembra impossibile.

Venendo alle altre categorie, Santa Madre Russia fa sentire il proprio peso tra i camion con gli equipaggi Kamaz guidati da Andrey Karginov e da Anton Shibalov, grandi protagonisti della gara per i mezzi pesanti. Appena 4’21” separano i due e quindi la contesa si presenta appassionante, ma attenzione al bielorusso del Maz Siarhei Viazovich che, a 12’32”, potrebbe giocare qualche scherzo, al pari dell’olandese dell’Iveco Janus van Kasteren (+13’55”), senza sottovalutare l’altro russo Dmitry Sotnikov (+14’46”), sempre a bordo di un Kamaz. Situazione un po’ più delineata tra i quad, con il cileno Ignacio Casale, due volte vincitore della Dakar in questa categoria, che fino ad ora ha gestito alla grande la situazione. Il vantaggio di 38’14” sul più immediato degli inseguitori, ovvero il francese Simon Vitse, pone il sudamericano in una posizione di forza, ma ancora c’è tanta strada da fare, come anche per l’altro cileno (leader della categoria SSV) Francisco Lopez Contardo.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DELLA DAKAR 2020

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità