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Ginnastica artistica, il 2020 dell’Italia: le Fate sognano la medaglia alle Olimpiadi! Vanessa Ferrari per la leggenda. E gli uomini…

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La Polvere di Magnesio entra in un nuovo anno e si appresta a vivere un 2020 davvero molto intenso, avvincente, appassionante che culminerà con l’evento più importante dell’intero quadriennio: le Olimpiadi di Tokyo. L’Italia della ginnastica artistica ha già messo nel mirino l’appuntamento per eccellenza, mancano sette mesi ai Giochi che andranno in scena dal 22 luglio al 9 agosto e la nostra Nazionale femminile si sta già preparando alacremente per farsi trovare pronta nel Sol Levante. L’obiettivo è molto chiaro, ormai non ci si può più nascondere: lottare per la conquista di una medaglia nella gara a squadre, la prova regina, quella che premia la profondità nel movimento di un intero Paese. Dopo il bellissimo bronzo degli ultimi Mondiali, le Fate vogliono ancora stupire e hanno tutte le carte in regola per sognare: andare a caccia del podio a cinque cerchi è un’impresa fattibile a patto di confezionare la gara perfetta in terra asiatica, servirà una prova scevra di errori per sognare e per cercare di lasciarsi alle spalle le corazzate del circuito (gli USA vinceranno senza problemi, dubbi sulla presenza della Russia vista la sentenza di poche settimane fa, la Cina vorrà riscattarsi dalla delusione di Stoccarda, attenzione poi alle solite Francia, Giappone, Gran Bretagna).

Il CT Enrico Casella dovrà scegliere un quartetto, sulla carta si dovrebbe puntare sulla classe 2003 nella sua totalità: Giorgia Villa, Asia D’Amato, Alice D’Amato, Elisa Iorio. Le Olimpiadi prevedono infatti una squadra composta da quattro elementi e non da cinque come ai Mondiali, l’esclusione rispetto a quanto visto durante la rassegna iridata dovrebbe essere di Desiree Carofiglio ma staremo a vedere come si evolverà la situazione e come arriveranno le ragazze a ridosso dell’evento. La speranza è quella di aggiungere due posti per individualiste e presentarsi ai Giochi con sei ragazze, tutto dipenderà dalla Coppa del Mondo: Vanessa Ferrari e Lara Mori sono in lotta tra loro nel circuito di specialità, sarà testa a testa per il pass al corpo libero; l’altra carta potrebbe arrivare dal circuito all-around, spetterà alle Fate portare a casa punti importanti dalle quattro gare simbolo (American Cup, Deutscher Pokal, Grand Prix, Japan Cup) e sperare di essere tra le tre Nazioni che avranno un posto “bonus”.

Ci si concentrerà sulla squadra ma potrebbero arrivare gioie anche della gare individuali, pensiamo ad esempio a una tonica Giorgia Villa sul giro completo o alla solite roulette alla trave, o appunto a una possibile magia di Ferrari e Mori al quadrato. I prossimi sette mesi saranno totalmente incentrati sulla rassegna a cinque cerchi col sogno di tornare sul podio dopo addirittura 82 anni dalla prima e unica volta (argento a squadra ad Amsterdam 1928), tutti gli eventi rappresenteranno degli step verso Tokyo e sarà così anche per quanto riguarda gli Europei di Parigi dove si potrebbe andare a caccia di un pass olimpico nel caso le avventure in Coppa del Mondo siano andate male.

Gli uomini sognano invece un clamoroso ripescaggio: se la Russia verrà davvero esclusa dalle Olimpiadi allora si aprirebbe il portone per i nostri Moschettieri che potrebbero presentarsi in Giappone con l’intera squadra dopo l’amaro tredicesimo posto dei Mondiali. Sicuramente ci sarà Marco Lodadio, argento iridato agli anelli e pronto a scalare una montagna per entrare nella leggenda: il trionfo a cinque cerchi è un concreto obiettivo del laziale che ormai è diventato un vero e proprio riferimento internazionale, pronto a sbancare ancora una volta dopo due stagioni ai vertici. Ci sarà spazio anche per il settore juniores ma è chiaro che tutto passa in secondo piano nell’anno olimpico, il calendario italiano prevede come sempre quattro tappe di Serie A (la finale è totalmente rivoluzionata con un nuovo format) e il Trofeo di Jesolo (ci saranno gli USA) oltre naturalmente ai Campionati Assoluti che andranno in scena due settimane prima delle Olimpiadi.

 

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Simone Ferraro/FGI

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