Biathlon

Giuseppe Montello, biathlon: “Difficile il rientro per i Mondiali, sento ancora dolore alla spalla”

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Giuseppe Montello era uno degli atleti più attesi al riscatto al via di questa edizione di Coppa del Mondo di biathlon in casa Italia, anche dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle competizioni su ski-roll durante l’estate, ma purtroppo l’infortunio occorso alla spalla nella prima tappa di Östersund rischia di compromettere la stagione del friulano dell’Esercito. La partecipazione ai Mondiali di casa è in forte dubbio per il dolore che accusa e che gli impedisce di riprendere gli allenamenti a pieno regime.

Innanzitutto ripartiamo da quel maledetto 2 dicembre, data in cui ti sei infortunato alla spalla. Puoi ricostruire l’accaduto?
“Dopo l’individuale con Lisa Vittozzi abbiamo deciso di fare una seduta defaticante, in una discesa con un sottopassaggio sono passato su una lastra di ghiaccio con dei sassi, sono caduto sul ghiaccio puro e scivolando in avanti ho sentito subito la lussazione della spalla. Fortunatamente al seguito c’era il medico Carlo Segattini e con lo staff siamo andati al pronto soccorso, dove mi hanno risistemato la spalla nella posizione corretta”.

Come ti senti ora e come sono impostati i tempi per il recupero?
“Ci eravamo prefissati di poter riprendere con la spalla a posto a metà gennaio, ma siamo stati troppo ottimisti. Durante la fisioterapia, per la quale ringrazio lo staff tecnico e medico e il mio fisioterapista di casa Antonio Vinco che mi ha visto tutti i giorni, abbiamo provato a velocizzare i tempi con buoni risultati per rientrare il prima possibile: sento ancora un po’ di dolore, ma solo in un’occasione ho provato a spingere. Prima preferisco sentirmi bene e non provare dolore e poi riprendere una buona condizione, sto facendo anche esercizi per mantenere il lavoro, ma è difficile capire quanto ho perso rispetto a dicembre. Per non lasciare nulla di intentato sto frequentando a Forlì il dott. Porcellini, uno dei migliori specialisti per i trattamenti alla spalla”.

Pensi che quindi sia difficile recuperare in tempo per i Mondiali di Anterselva, che prenderanno il via tra trenta giorni?
“Al rientro dalla Svezia dopo l’incidente ci eravamo fissati come obiettivo i Mondiali di casa, sinceramente ad oggi mi sembra difficile: provo a lavorare tutti i giorni ma di testa preferirei sentirmi pronto fisicamente prima di rientrare in gara senza forzare troppo, non vorrei presentarmi ai Mondiali se non sono pronto per poter gareggiare”.

Come vedi i tuoi compagni impegnati in Coppa del Mondo?
“Mi hanno fatto una grande sorpresa nel podio che hanno ottenuto a Östersund, si sono comportati bene nelle prime tappe, spero di non aver contagiato Dominik Windisch vista la caduta in cui è occorso ad Oberhof. Le condizioni non sembravano certo da Coppa del Mondo: se ad Annecy sono stati sfortunati con il meteo, non è accettabile una pista come quella tedesca, dove se un atleta allunga leggermente la curva, rischia di farsi così male. Dominik è un duro e quindi per fortuna non si è fatto niente, però le condizioni della transenna erano ben oltre il limite. C’è di positivo che dopo Oberhof tutti gli altri percorsi, da Ruhpolding in poi, sembrano molto più agevoli”.

Tu che la conosci bene, ti sei spiegato i problemi che ha avuto Lisa Vittozzi in questa prima parte di stagione?
“Spero e sono convinto che ne uscirà ancora più forte sia come atleta, ma anche a livello mentale. Deve riuscire a mettere insieme tutti i pezzi del suo biathlon per tornare al suo livello e dimostrare quello che sa fare e che ha già mostrato nella scorsa stagione”.

Un’impressione invece sulle prime tappe di Daniele Cappellari in Coppa del Mondo?
“Cappellari mi ha piacevolmente stupito, lo vedo carico e deve prendere questa prima stagione nel circuito maggiore come esperienza, però ha fatto vedere in staffetta il suo valore al tiro ed è molto solido, speriamo continui così e che si possa formare per il futuro”.

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nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Nicolò Persico

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