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Jannik Sinner e i problemi della crescita. Avvio di stagione con due sconfitte, strada lunga e tortuosa

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Dopo un 2019 vissuto all’insegna della scalata costante, il 2020 di Jannik Sinner è iniziato con due sconfitte in quelli che, a conti fatti, saranno gli unici incontri ufficiali disputati prima degli Australian Open che partiranno lunedì, e che lo vedranno per la prima volta giocare nel tabellone principale di un torneo dello Slam.

Al Challenger di Canberra è arrivata la sconfitta contro il finlandese Emil Ruusuvuori, tutt’altro che uno sprovveduto: ventenne, fa anch’egli parte di una nidiata di grandi promesse del tennis del futuro, tant’è vero che dopo aver eliminato Sinner si è arrampicato fino alla finale con tanti risultati di valore e costringendo al terzo set il tedesco Philipp Kohlschreiber. Questo, senza dimenticare il fatto che in Coppa Davis era riuscito a battere l’austriaco Dominic Thiem. In breve, l’altoatesino è risultato sia sfortunato nel sorteggio che imballato dalla preparazione invernale, un fattore che lo accomuna a tantissimi all’inizio della stagione.

Ad Auckland, nel suo primo ATP 250 della stagione, dov’è giunto tramite wild card, ancora una volta l’urna non gli ha sorriso, “regalandogli” il francese Benoit Paire, numero 24 del mondo e giocatore assai imprevedibile, che pochi al mondo possono gestire nelle sue multiple sfaccettature senza rischiare nulla. Sinner, in questo caso, ha giocato una buona partita, riuscendo a giocare un brillante secondo set che ne conferma una volta di più le ottime qualità, ma non è riuscito a rimontare il break di svantaggio iniziale nel terzo parziale, denotando comunque una chiara crescita di condizione.

Questi due risultati indicano quel che vale un po’ per tutti i talenti dello sport, e specialmente del tennis, in una qualunque fase della loro carriera: il percorso di crescita non è tutto rose e fiori. Le sconfitte ne fanno parte, così come i periodi non positivi: è del tutto normale, dunque, che il diciottenne di San Candido vada incontro a questi momenti. Si è spesso parlato del confronto con i grandissimi del tempo attuale alla sua età. Facendo l’esempio di Novak Djokovic, il serbo, alla sua età, nel 2005 doveva far fronte a forse anche maggiori problemi, se è vero che l’anno gli diede il benvenuto con Marat Safin a Melbourne, con annesso atto di distruzione compiuto dal russo (che poi avrebbe vinto il torneo) in forma di 6-0 6-2 6-1. Molte sconfitte di Nole arrivarono con giocatori al tempo particolarmente quotati, ed è un po’ quello che sta accadendo a Sinner in questa fase.

Per questa comparazione, basta scorrere i nomi della gran parte degli ultimi giocatori che sono riusciti ad avere ragione del giovane azzurro: Stan Wawrinka (Svizzera), Aljaz Bedene (Slovenia), Mathias Bourgue (Francia), Gael Monfils (Francia), oltre a Ruusuvuori e Paire. Di questi, solo Bourgue era fuori dai 200 nel Challenger di Mouilleron le Captif. Gli altri sono tutti giocatori affermati, in rampa di lancio o comunque con un ottimo passato che è ancora buon presente. Uomini che, in breve, hanno la sua stessa fame o possono ancora contare su un bagaglio di esperienze molto ampio, quello che Sinner non può, per forza di cose, avere. Oggi questi giocatori lo battono, alle volte a fatica, e solo il futuro, e le scelte di crescita dell’allievo di Riccardo Piatti, diranno che cosa potrà succedere in un’evoluzione che, comunque, appare impostata per affrontare senza remore anche le difficoltà rappresentate dai big.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

1 Commento

1 Commento

  1. Fabio90

    13 Gennaio 2020 at 12:25

    Trovo eccessivo valutare e tracciare linee dopo ogni partita di Sinner, è talmente giovane…talmente avanti nel percorso e talmente con palesi margini di miglioramento…che può essere liberissimo di perdere diverse partite…curare dettagli e vivere al momento di su e giù con picchi significativi.
    Federer, di cui sono enormemente tifoso, a questa età non è che facesse faville, questo non per paragonarlo a colui che sarà inimitabile..ma per dire che è la cosa piu normale al mondo, inoltre ha perso con Paire…non con uno numero 250.

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