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Judo, qualificazioni olimpiche Tokyo 2020: i ranking aggiornati. Sei azzurri qualificati, ma solo due pass sicuri

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Il percorso di qualificazione olimpica nel judo sta per entrare nella fase decisiva con gli ultimi quattro intensi mesi di tornei del circuito maggiore prima della data limite del 30 maggio 2020, in cui verrà stilato il ranking definitivo utile per assegnare 386 pass a Cinque Cerchi. Al momento l’Italia sarebbe qualificata in sei categorie (66, 73, 81 kg maschili e 52, 63, 70 kg femminili), ma solo due di queste carte olimpiche sono certe mentre per tutte le altre la situazione è in bilico senza escludere la possibilità dell’inserimento di nuovi atleti in extremis.

Manuel Lombardo è primo nella graduatoria di qualificazione olimpica dei -66 kg con 5392 punti all’attivo, un bottino già sufficiente per poter virtualmente festeggiare il pass proprio come Odette Giuffrida, quarta classificata (ma con due giapponesi davanti a lei) nei -52 kg con un margine di sicurezza estremamente rassicurante nei confronti della prima delle escluse, distante 2445 punti. Discorso differente per tutti gli altri azzurri, ancora a caccia di qualche risultato di peso a partire dal Grand Prix di Tel Aviv fino a fine maggio per staccare il tanto agognato biglietto per il Giappone.

Lo scenario sembra abbastanza incoraggiante nei -63 kg femminili per il Bel Paese, che può contare su due judoka in zona qualificazione con Maria Centracchio sulla carta in una posizione più sicura rispetto ad Edwige Gwend nella concorrenza interna (ogni Paese può schierare al massimo un atleta per categoria) considerando i possibili scarti all’orizzonte. Il quinto posto del Masters di Qingdao ha permesso a Christian Parlati di fare un bel balzo in avanti nel ranking dei -81 kg avvicinando di conseguenza l’obiettivo, tuttavia il vantaggio sul primo degli esclusi è ancora troppo risicato (476 punti) per rallentare il passo nei prossimi eventi.

Passiamo adesso alle situazioni più complesse ed intricate che coinvolgono Alice Bellandi (70 kg) e Fabio Basile (73 kg), con la prima che sarebbe attualmente qualificata per i Giochi dalla porta principale per un soffio (due posizioni e 193 punti) ed il secondo virtualmente ripescato grazie alla classifica su base continentale. Il campione olimpico di Rio 2016 ha ancora tutte le carte in regola ed il tempo necessario per guadagnarsi la carta olimpica entrando tra i migliori 18 al mondo (tenendo conto di un solo rappresentante per Nazione) e liberando in automatico la quota continentale riservata eventualmente all’Italia.

Un altro nostro portacolori in bilico da mesi è Nicholas Mungai, uscito fuori dalla zona qualificazione sul finale della scorsa stagione ma ancora pienamente in lizza per volare a Tokyo nella categoria -90 kg. Possono sperare di rientrare nel novero dei qualificati anche Francesca Giorda o Francesca Milani nei -48 kg e Martina Lo Giudice nei -57 kg, momentaneamente escluse dal gruppo nazionale convocato ai Grand Slam, chiamate ad almeno un exploit nei prossimi Grand Prix per poter avvicinare prepotentemente le migliori 18 della classifica sperando in alternativa nel ripescaggio continentale. Appare sulla carta proibitivo il tentativo disperato di rimonta da parte di Elios Manzi nei -60 kg dopo aver gareggiato nei -66 kg per i primi dodici mesi di qualificazione, mentre in tutte le altre categorie di peso l’Italia è fuori dai giochi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: IJF

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