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Kobe Bryant se n’è andato: la carriera irripetibile di un fuoriclasse leggendario. Tutte le vittorie e i record

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La notizia è rimbalzata in serata dagli Stati Uniti, lanciata per prima da Tmz, poi confermata da tutti gli organi di stampa, mentre i tifosi di tutto il mondo speravano si trattasse dell’ennesima bufala di cattivo gusto. Invece no, attorno alle 19 italiane Kobe Bryant è precipitato con il suo elicottero, perdendo la vita a soli 41 anni.

Kobe Bryant ha scritto la storia della pallacanestro mondiale ed è stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi dell’NBA. Un campione cresciuto, però, in Italia. Nato a Philadelphia il 23 agosti 1978, figlio dell’ex cestista Joe Bryant che dal 1984 al 1991 giocò nel campionato italiano. Giunse nel 1984 in Italia alla AMG Sebastiani Rieti e con lui c’era anche il piccolo Kobe che studia e inizia a giocare a basket proprio in Italia. Tornato negli USA per frequentare l’high school, fin da subito fa capire chi è, segnando 2.883 punti, infrangendo così il record di punti nel quadriennio liceale per la zona di Philadelphia detenuto da un certo Wilt Chamberlain.

Tredicesima scelta assoluta nel Draft NBA del 1996, non ancora diciottenne, viene scelto dagli Charlotte Hornets, che però lo girano subito ai Los Angeles Lakers, una scelta di vita per Kobe che, infatti, è stato il primo giocatore NBA a militare nella stessa squadra per 20 anni. Il debutto avviene il 13 novembre 1996 contro i Minnesota Timberwolves e lo score di Kobe resta fermo a zero punti. Qualcosa che, da quel giorno in poi, capitò ben poche volte. E quell’anno arriva un altro record per Bryant, con il giocatore che viene scelto nell’All-Rookie Second Team, più giovane cestista di tutti i tempi.

E dai 7,6 punti a partita il primo anno, nella seconda stagione passa subito a una media di 15,4 punti, nella terza 19,9 e nel 1999-2000 – primo anno dove i Lakers con Kobe vincono il titolo – supera i venti punti a partita, marcandone mediamente 22,5. Nella stagione 2005-2006, pur non arrivando il titolo, è l’anno dove Kobe Bryant è più prolifico in attacco, segnando una media di 35,4 punti a partita. In carriera il Mamba ha realizzato 33.643 punti, quarto miglior marcatore di tutti i tempi nell’NBA. Ironia del destino, Bryant era sceso dal podio proprio poche ore prima dell’incidente, superato da LeBron James.

Una carriera incredibile, che oltre a 5 titoli NBA (2000, 2001, 2002, 2009, 2010) ha visto Kobe vincere anche due medaglie d’oro ai Giochi Olimpici a Pechino 2008 e a Londra 2012. Tanti, però, anche i record individuali del numero 8 dei Lakers. Bryant, infatti, è stato il più giovane giocatore dell’All Star Game (19 anni e 175 giorni) l’8 febbraio 1998, e anche il più giovane giocatore ad avere vinto lo Slam Dunk Contest (18 anni e 175 giorni) l’8 febbraio 1997. Restando agli All Star Game, Kobe Bryant è colui che ha realizzato più canestri: 115.

Kobe, poi, è uno dei due giocatori della storia ad aver segnato 50 o più punti in 4 gare consecutive insieme a Wilt Chamberlain, ma anche chi ha segnato più tiri da 3 in un solo tempo, 8, mentre è anche l’unico giocatore nella storia NBA a segnare almeno 600 punti nella postseason per tre anni consecutivi (2008, 2009, 2010). Infine, Kobe Bryant è riuscito a essere vincente anche finita la carriera, con il campione che il 4 marzo 2018 ha vinto il Premio Oscar insieme al regista e animatore Glen Keane, nella categoria miglior cortometraggio d’animazione per Dear Basketball, che ha sceneggiato ispirandosi alla sua lettera di addio al basket.

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Foto: LaPresse

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