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LIVE Dakar 2020, tappa 6 gennaio in DIRETTA: incidente per Fernando Alonso. “Ho fatto il meccanico, ero senza freni”
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FERNANDO ALONSO: “HO FATTO IL MECCANICO E GUIDATO SENZA FRENI: CONTENTO DI ESSERE ANCORA IN GARA…”
LA CRONACA DELLA SECONDA TAPPA – MOTO
LA CLASSIFICA DELLA DAKAR 2020 DOPO LA SECONDA TAPPA – MOTO
LA CLASSIFICA DELLA DAKAR 2020 DOPO LA SECONDA TAPPA – AUTO
FERNANDO ALONSO SBATTE CONTRO UNA ROCCIA E PERDE DUE ORE E MEZZA
CRONACA SECONDA TAPPA – QUAD, CAMION E SSV
VIDEO FERNANDO ALONSO FA IL MECCANICO E RIPARA LA TOYOTA
FERNANDO ALONSO NEI PANNI DEL MECCANICO, I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE ALLA TOYOTA
15.00 La nostra diretta termina qui, grazie per averci seguito e appuntamento a domani per la terza tappa della Dakar 2020.
14.45 Due ore, 34 minuti e 38 secondi. Alla fine è questo il ritardo definitivo accumulato da Fernando Alonso rispetto al vincitore della seconda tappa Al Wajh-Neom. L’iberico sprofonda così in classifica generale a più di due ore e mezza dal leader argentino Terranova.
14.10 Si è conclusa la tappa anche per quad e SSV. Ignacio Casale si conferma il favorito principale nei quad aggiudicandosi il secondo stage consecutivo e guadagnando terreno su tutti i rivali, mentre negli SSV Lopez Contardo ha fatto il vuoto quest’oggi balzando in vetta alla generale.
13.20 Lo sfortunatissimo Fernando Alonso è andato a sbattere con la sua Toyota contro una roccia, danneggiando le sospensioni. Un danno grave, che ha necessitato dell’attesa del camion dell’assistenza. Per questo l’iberico, che stava veleggiando intorno alla terza posizione, ha perso oltre due ore e mezza!
13.07 Fernando Alonso è finalmente arrivato all’intermedio del km 214 ma il suo ritardo parziale ammonta a 2 ore e 31 minuti! Sogni di gloria praticamente finiti per l’iberico, chiamato ad una rimonta disperata per rientrare nella top10.
12.52 Nel frattempo è praticamente ufficiale il successo nei camion del bielorusso Viazovich, capace di arrivare al traguardo di Neom con 1’46” di vantaggio sul russo Sotnikov e con 2’07” sull’altro russo Karginov. Limita parzialmente i danni il campione in carica Nikolaev, sprofondato a 14′ di ritardo nel corso dello stage per poi pagare 10’52” dalla testa alla fine della prova.
12.37 Marca riporta che la Toyota di Fernando Alonso è stata riparata e si è rimessa in marcia, adesso c’è solo da capire quale sarà il ritardo complessivo accumulato dall’asturiano al termine della prova speciale.
12.15 Tra le auto alla fine è il sudafricano della Toyota Giniel De Villiers a vincere la seconda tappa con un margine di 3’57” sull’argentino Terranova (Mini) e 5’42” sull’emiratino Al Qassimi (Peugueot). Quarta piazza al traguardo per il francese Serradoli, quinto il campione in carica Al-Attiyah a 11’46” dalla vetta, mentre Carlos Sainz è sesto a 13’05”. Ancora nessuna novità su Fernando Alonso, ma di fatto le sue chance di alta classifica si sono già azzerate.
11.50: Si fa sempre più difficile la situazione di Fernando Alonso, fermo praticamente da due ore dopo aver danneggiato la sospensione della ruota anteriore destra. Secondo Marca, l’iberico avrebbe colpito una roccia nascosta al km 160 e sarebbe ancora fermo in attesa di riparare il danno.
11.35: Nei quad il cileno Casale è vicino al successo di questa seconda tappa, avendo aumentato il proprio vantaggio al rilevamento dei 314 km: 8’14” il vantaggio sul polacco Sonik e 10’41” sul francese Vitse.
11.30: Siamo al 314° km di questa speciale per le auto di questa seconda tappa e la classifica sorride sempre al saudita su Toyota Al Rajhi. Alle sue spalle troviamo la Mini dello spagnolo Sainz a 2’42” e l’altra Mini dell’argentino Terranova a 4’33”, mentre il francese Peterhansel (Mini) è quarto a 8’26”. La classifica è ancora in divenire e quindi bisognerà attendere l’ufficialità. Per quanto concerne Alonso, lo spagnolo sulla Toyota è in grande difficoltà: gli ultimi aggiornamenti parlavano di uno stop per problemi tecnici dopo il 160° km e, di fatto a, rilevamento del 214° km l’iberico ancorra non risulta, dopo 50 equipaggi hanno già un crono a quel rilevamento.
10.54: Situazione molto difficile per Fernando Alonso che ancora non ha un crono al km 214. Dopo il passaggio di 27 equipaggi, tra le auto, asturiano in compagnia di Marc Coma è stato rallentato da un problema tecnico dopo 160 km e di fatto ancora si hanno sue notizie. Nel frattempo comanda sempre il saudita Al-Rajhi con 6’06” di vantaggio sul sudafricano De Villiers e con 7’18” sul russo Vasilyev al passaggio del km 264.
10.26: Per quanto riguarda i quad, il cileno Casale si sta rivelando anche oggi il riferimento: in sella alla Yamaha il sudamericano, al km 214, precede il polacco Sonik (Yamaha) di 5’24” e il francese Vitse (Yamaha) di 7’21”. Salvo colpi di scena, la graduatoria pare essere già delineata.
10.23: Per quanto concerne le auto, comanda sempre la Toyota di Al Rajhi: il saudita precede di 4’51” il sudafricano della Toyota De Villiers e di 7’09” la Mini del russo Vasilyev, al km 214. Fernando Alonso è attardato, non essendo passato ancora a questo rilevamente, per via di un problema tecnico dopo 160 km di speciale, costati circa 20′ di stop.
10.18: Primi arrivi al traguardo tra le moto: il pilota del Botswana Branch, in sella alla KTM, ha ottenuto il miglior riscontro al momento con 1’24” sul britannico della KTM Sunderland, in grande rimonta e con 2’21” sul cileno della Husqvarna Quintanilla. Si sono un po’ ripresi, dopo una fase molto problematica, lo statunitense Brabec (Honda) e l’australiano Price (KTM), vincitore ieri, giunti al traguardo con un ritardo di 8’45” (11°) e di 12’13” (14°). La graduatoria, comunque, è in evoluzione.
9.49: Come riporta il sito ufficiale della Dakar, Fernando Alonso è stato costretto a fermarci per circa 20 minuti dopo 160 km. Un problema tecnico sulla Toyota dell’asturiano che, quindi, perderà posizioni.
9.35: Costretto al ritiro tra le moto il boliviano Daniel Nosiglia Jager, undicesimo l’anno scorso nella Dakar. Il centauro sudamericano è stato protagonista di una caduta dopo 141 km, riportando un lieve trauma cranico e costretto ad alzare bandiera bianca.
9.33: Per quanto concerne le moto, sempre il pilota di Botswana Branch (KTM) a comandare con 1’04” sul cileno Quintanilla (Husqvarna) e 2’51” sull’argentino Benavides (KTM). 14° il vincitore della prima tappa Price (KTM): l’australiano è a 14’33” dal vertice.
9.30: Al passaggio dei 159 km, tra le auto, si conferma davanti il saudita Al Rajhi con la Toyota. Alle sue spalle, il campione in carica Al-Attiyah (Toyota) distanziato di 3’58” e la Mini dell’argentino Terranova a 4’35”. Fernando Alonso è settimo a 6’10”, mentre 11° Peterhansel a 10’39”.
9.04: Tra le moto Branch si conferma il migliore con la KTM: il centauro dello Botswana precedere di 54″ il cileno della Husqvarna Quintanilla e di 2’47” l’americano Short (Husqvarna). Price solo 18° con la KTM ed a 13’24” dal vertice.
9.00: Al km 104 si conferma in vetta tra le auto il saudita Al Rajhi su Toyota a precedere di 2’16” il qatariano, campione in carica, Al-Attiyah. Sono ben quattro le Toyota davanti, vista la presenza del sudafricano De Villiers (+2’25”) e di Fernando Alonso quarto, a 3’29”. Fernando continua a stazionare ai piani alti di questa speciale.
8.30: Muta la situazione anche tra le moto: davanti a tutti la KTM del pilota del Botswana Branch che precedere di 54″ Quintanilla (Husquvarna) e di 2’47” l’americano Short (Husqvarna) dopo 214 km disputati. Prova a risalire la china Price, ora 14° a 13’24”, dopo un avvio disastroso.
8.26: Cambia il quadro dopo 52 km tra le auto in questa seconda tappa: comanda il saudita Al Rajhi su Toyota a precedere di 31″ l’emiratino Al Qassimi (Peugueot) e un grande Fernando Alonso. Ottima partenza dello spagnolo sulla Toyota Hilux a 1’28” dal vertice. Solo 10°, con 2’16” di ritardo, il lituano Zala (Mini), che ha sofferto molto il fatto di dover iniziare per primo questa speciale, avendo pochi riferimenti.
8.12: Nella gara riservata alle auto comanda dopo 52 km la Toyota del qatariano Al-Attiyah con un vantaggio di 19″ sulla Mini del russo Vasilyev e con 30″ sull’altra Mini dello spagnolo Sainz. Fernando Alonso non è ancora giunto al rilevamento cronometrico.
8.09: Dopo 159 km lo spagnolo Barreda (Honda) guida la seconda tappa tra le moto. L’iberico precede di 1’01” Branch (KTM) e di 1’18” Quintanilla (Husqvarna). Piuttosto indietro il leader della prima giornata Price che su KTM è solo 24° a 13’31”.
7.40: Alle 7.20 italiane ha preso il via anche la seconda tappa per le auto, con il lituano Zala su Mini che aprirà la danze. Fernando Alonso (Toyota), dopo l’11° posto di ieri, spera di avere meno contrattempi, sfruttando anche il fatto di avere dei piloti davanti che potrebbero aiutarlo in fatto di navigazione.
7.37: Da registrare i primi ritiri: nelle moto, Willy Jobard, Marcel Butuza, Ismael Nietto e Philip Turner sono stati costretti a lasciare la corsa, mentre Axel Dutrie ha dovuto alzare bandiera bianca tra i quad. I piloti sauditi Mohammed Al Sudairy (camion) e Abdulaziz Alyaeesh (auto) non hanno risposto all’appello…
7.35: Tra le moto, il rilevamento del km 104 sorride allo spagnolo Barreda (Honda) che precede di appena 12″ la KTM del pilota del Botswana Branch e di 33″ la Husqvarna del cileno Quintanilla. Più indietro l’australiano Price (12°), con l’altra KTM e lo statunitense Brabec (11°), sulla Honda, che hanno pagato dazio quest’oggi, partendo per primi, vista la classifica di ieri.
7.30: Buongiorno e bentrovati alla DIRETTA LIVE della seconda tappa della Dakar 2020. La carovana del rally raid più impegnativo ed importante al mondo che si appresta ad affrontare la tappa Al Wajh-Neom da 393 km complessivi con soli 26 di trasferimento e poi 367 di prova speciale.
Il programma della seconda tappa Dakar 2020 (6 gennaio) – La classifica tra le auto – La classifica tra le moto – La classifica delle altre categorie
Buongiorno e bentrovati alla DIRETTA LIVE della seconda tappa della Dakar 2020. La carovana del rally raid più impegnativo ed importante al mondo che si appresta ad affrontare la tappa Al Wajh-Neom da 393 km complessivi con soli 26 di trasferimento e poi 367 di prova speciale. Il percorso odierno si sviluppa sempre in direzione nord sulla costa saudita del Mar Rosso per uno stage sulla carta tecnicamente accessibile in cui gli equipaggi incontreranno principalmente terreno e ghiaia, mentre saranno assenti le dune. Sarà dunque fondamentale non correre rischi eccessivi per non compromettere definitivamente le speranze di alta classifica, ma d’altro canto ci potrebbe essere campo libero proprio per alcuni outsider senza nulla da perdere.
Tra le auto le attenzioni, come è ovvio, saranno per Fernando Alonso. Lo spagnolo, insieme al connazionale Marc Coma, ha concluso la prima stage in undicesima posizione con la sua Toyota, dovendo fare i conti anche con problematiche tecniche (forature) e di navigazione. Fernando, comunque, è stato abile a limitare i danni e oggi, con fiducia, cercherà di guadagnare alcune posizioni e di chiudere nella top-10. Osservati speciali gli alfieri della truppa Mini, guidata dal sorprendente lituano Zala, ma attenzione agli esperti Stephane Peterhansel e Carlos Sainz, pronti ad approfittare di qualsiasi incertezza. Per quanto riguarda la Toyota, detto di Alonso, cercherà di recuperare terreno il campione in carica Nasser Al-Attiyah, frenato ieri anch’egli da diverse criticità con le gomme.
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Foto: LaPresse