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Pattinaggio artistico, Europei 2020: finale amaro per Daniel Grassl e Matteo Rizzo; ma il futuro è tinto d’azzurro

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Masticano amaro le nostre punte di diamante Daniel Grassl e Matteo Rizzo, rispettivamente quarto e quinto classificato ai Campionati Europei 2020 di pattinaggio artistico, rassegna in scena fino a domenica 26 gennaio alla Steiermarkhalle di Graz (Austria). Inutile girarci intorno, gli azzurri hanno di fatto bucato l’appuntamento con la storia mancando una doppietta sul podio ampiamente alla portata. Ma la tensione gioca brutti scherzi, e alcuni errori tecnici hanno rallentato, inesorabilmente, il cammino dei nostri ragazzi.

Le chiamate di salto sottoruotato sono state il vero limite di Daniel Grassl, pattinatore comunque cresciuto tantissimo non solo da un punto di vista atletico ma anche sotto il profilo dell’interpretazione. All’altoatesino va dato atto di aver voluto alzare l’asticella nel primo segmento di gara, proponendo due quadrupli e un triplo axel, decisione forse fin troppo azzardata vista la caduta nel quadruplo lutz e le rotazioni non complete nel triplo toeloop in combinazione con il quadruplo rittberger e nel triplo axel. Malgrado ciò il nativo di Merano ha ben impressionato nel segmento più lungo, ottenendo il secondo riscontro tecnico dopo Aliev snocciolando in sequenza tre quadrupli, il lutz, il flip e il rittberger. Lo spettro delle rotazioni mancanti si è però purtroppo palesato anche nel libero, sottraendo punti preziosi al rittberger e, soprattutto, al triplo toeloop e al triplo salchow combinati entrambi con il il triplo lutz, imprecisioni che hanno, di fatto, impedito a Grassl di conquistare il primo bronzo europeo della carriera.

Un po’ più complicata la situazione di Matteo Rizzo che, per l’ennesima volta in stagione, ha riscontrato più di un problema in alcuni elementi di salto entrati senza patemi in passato, come la combinazione triplo lutz/triplo toeloop, chiamata con il secondo salto degradato nello short. La brutta caduta nel quadruplo toeloop e il lutz solo doppio del libero hanno fatto il resto, impantanando le lame del ventenne romano. Nonostante ciò il movimento italiano maschile, impreziosito dalla magistrale tredicesima posizione conquistata dal debuttante Gabriele Frangipani, ha confermato il suo enorme potenziale che adesso, con i dovuti tempi, dovrà però iniziare ad essere capitalizzato definitivamente. Il futuro in Europa è tinto d’azzurro, sta adesso ai nostri eccezionali pattinatori dimostrarlo una volta per tutte.

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Foto: Valerio Origo

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