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Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Europei 2020: il bilancio dell’Italia tra sorrisi e qualche rammarico
Sorrisi e qualche rammarico. Possiamo riassumere così l’esperienza della spedizione azzurra ai Campionati Europei 2020 di pattinaggio artistico, andati in scena questa settimana presso la Steiermarkhalle di Graz (Austria). I nostri ragazzi hanno chiuso la rassegna europea con un dato bizzarro e significativo, quello di aver conquistato tre quarti posti nelle quattro gare disponibili.
Tuttavia in almeno due prove il pronostico è stato rispettato, ovvero nella danza e nelle coppie d’artistico. Charlène Guignard e Marco Fabbri si sono tolti la soddisfazione di piazzarsi al terzo posto dopo la rhythm dance, subendo poi l’attacco ferocissimo di Alexandra Stepanova-Ivan Bukin nel libero. Un risultato che però non deve scoraggiare i fan degli allievi di Barbara Fusar Poli, i quali hanno assottigliato ancora di più la distanza con le coppie di vertice, in questo momento davvero fortissime. Hanno invece perso un paio di posti in classifica Jasmine Tessari-Francesco Fioretti, pronti però a migliorare e a correggere gli errori nei prossimi appuntamenti.
Nelle coppie d’artistico Nicole Della Monica e Matteo Guarise hanno mostrato un miglioramento oggettivo rispetto alla prima parte di stagione, martoriata dal brutto infortunio subito da Nicole in estate. L’annata sportiva degli atleti di Cristina Mauri è infatti da considerarsi quasi “riabilitativa”; il ghiaccio austriaco in questo senso ha dato risposte convincenti: gli azzurri si sono ben comportati nello short program, rimanendo nella scia delle coppie russe. I tanti, piccoli, errori commessi nel segmento più lungo hanno fermato gli atleti delle Fiamme Oro a quota 195 punti nel totale, ottimo risultato se confrontato ai 182 della Cup Of China e i 171 dell’NHK Trophy. Nell’ultimo appuntamento blasonato della stagione, i Campionati Mondiali di Montreal, Nicole e Matteo dovranno compiere un ulteriore step, superare i 200 punti, giusto goal per ripartire poi nella fondamentale stagione pre-Olimpica. Continua a proseguire bene il percorso di crescita di Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, entrati con merito nella top 10 con un ottimo ottavo posto, piazzamento che sarebbe potuto essere anche più alto se consideriamo le sbavature nei salti in parallelo.
È invece mancata la medaglia, che poteva essere addirittura doppia, nella specialità dell’individuale maschile. Come già evidenziato in precedenza infatti alcune rotazioni mancanti hanno inchiodato l’altoatesino Daniel Grassl, un errore reiterato sulla combinazione triplo lutz/triplo toeloop e un quadruplo toeloop caduto nel programma libero hanno invece complicato e non poco il cammino di Matteo Rizzo. Tuttavia mai nella storia della disciplina due atleti italiani si erano posizionati tra i primi cinque d’Europa. Il dato diventa ancora più incoraggiante se consideriamo anche la bella tredicesima posizione guadagnata dall’esordiente Gabriele Frangipani. Il movimento maschile, oggi come oggi, ha tutte le carte in regola per diventare leader in ambito continentale. Il futuro dunque non potrà quindi non essere roseo.
Debutto con i fiocchi infine per Alessia Tornaghi nel singolo femminile, pattinatrice che ha superato un cospicuo numero di avversarie grazie alla superiorità nelle trottole e nella sequenza di passi, particolari non indifferenti. La splendida ottava posizione finale ottenuta dalla pattinatrice milanese consentirà all’Italia di piazzare due atlete nella prossima edizione della rassegna. Doveva aprire un nuovo ciclo Alessia. e lei, da vera leader, lo ha fatto. Ottimo lavoro.
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Foto: LaPresse